20/07/2013

Entro l’anno il primo intervento perequativo del Fondo pensionistico
contrattuale. A settembre le decisioni e il via libera

Il primo intervento perequativo del Fondo istituito presso l’Inpgi per integrare le pensioni più basse dei nostri colleghi potrà essere erogato entro l’anno ad oltre settecento pensionati individuati grazie ad uno studio predisposto dagli uffici dell’Istituto, che tiene conto dei redditi derivanti dai trattamenti pensionistici complessivi, sia diretti che ai superstiti, anche se riferiti a pensioni corrisposte da altri enti


Il Comitato di gestione del Fondo ha esaminato nella sua ultima riunione uno schema che comporta diverse modalità di erogazione per l’importo stanziato, che per l’anno in corso ammonta a un milione di Euro (ricordiamo che la consistenza del Fondo oggi ammonta a poco più di 2.700.000 Euro accertati, di cui 2.500.000 incassati; ne viene utilizzata solo una parte per consentire la ripetizione dell’intervento anche nei prossimi anni, senza esaurire le riserve).
Sono stati esaminati alcuni criteri di fondo: preso atto che negli anni 2012 e 2013 l’Inpgi ha già perequato i trattamenti pensionistici inferiori a tre volte il minimo Inps (circa 340 trattamenti fino a 19.300 euro lordi l’anno, pari a circa 1.400 euro mensili lordi), ed escludendo dall’intervento i redditi pensionistici superiori a 2.500 euro mensili lordi, la perequazione potrebbe riguardare appunto una platea di oltre 700 individui che si trovano negli scaglioni di reddito pensionistico più bassi pur avendo un’anzianità contributiva significativa, i quali otterrebbero una integrazione di reddito una tantum di importo significativo: fra i  mille e i millecinquecento euro lordi a seconda del criterio di distribuzione che verrà adottato.
L’impegno che il Comitato si è assunto, volendo procedere alla prima erogazione entro l’anno in corso, è di presentare entro il corrente mese di luglio alla giunta della Fnsi, alla quale compete l’indicazione dei criteri di erogazione degli interventi, il ventaglio delle proposte elaborate dall’Istituto, in modo che dalla giunta venga l’autorizzazione all’avvio delle procedure. A questo punto fra settembre e ottobre il Comitato, una volta acquisiti tutti i pareri necessari, potrebbe deliberare.
Resta inteso, per quanto riguarda gli organi dell’Unione nazionale giornalisti pensionati, che il Comitato esecutivo e il Consiglio nazionale verranno convocati entro il mese di settembre per essere informati nel dettaglio dei criteri adottati e anche delle caratteristiche dell’intervento che si andrà ad operare.