14/06/2013
Dal Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati proposte e iniziative
per la perequazione delle pensioni
Il Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati, nella consueta riunione mensile tenuta al Circolo della Stampa di Milano, ha affrontato e discusso i temi più attuali in materia di pensioni e si è impegnato a sostenere le iniziative dei propri associati che attraverso proposte concrete atte a salvaguardare i legittimi interessi della categoria, intendono individuare percorsi amministrativi e giudiziari
Soddisfazione è stata espressa per la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha annullato i provvedimenti legislativi che autorizzavano un prelievo forzoso del 5 per cento sopra i 90 mila euro di pensione, come a suo tempo lo si era fatto nei confronti della Cassazione che aveva decretato illegittimo il cumulo lavoro-pensione per i colleghi pensionati sotto i 65 anni. I pensionati lombardi chiedono anche alla Fnsi e all'Ungp sostegno per quella che dovrà essere la “madre di tutte le battaglie” se nel 2014 il governo non attuerà la perequazione delle pensioni bloccata dal 2008.
La riunione dei pensionati lombardi si è aperta con una relazione del presidente Gian Fulvio Bruschetti che si è soffermato sui punti più caldi in questo momento per il settore dell'editoria e la categoria dei pensionati: ex fissa, rinnovo del contratto, sentenze di Consulta e Cassazione, da ultima quella del TAR del Lazio che ha decretato per l'Inpgi e le altre Casse dell'Adepp la “natura pubblica”. Bruschetti ha chiesto il mantenimento dell'art.21 del Contratto che sancisce l'istituzione del Fondo perequativo, auspicando che il Comitato di gestione decida in tempi brevi modalità e tempi di ridistribuzione del tesoretto di circa 4 milioni maturato dal 2011 grazie al contributo di 5 euro mensili dei colleghi in attività, e ha manifestato perplessità per i continui ricorsi da parte dell'Inpgi contro colleghi che hanno vinto in vari gradi di giudizio contro il divieto di cumulo.
La relazione ha dato luogo a una approfondita discussione sia su questi temi che sulla valutazione dei risultati delle ultime elezioni che hanno riguardato l'Ordine e la Casagit. Ai pensionati eletti in questi due organismi sono stati formulati i complimenti e gli auguri di buon lavoro, con l'auspicio che portino avanti le istanze del gruppo soprattutto in materia di coinvolgimento dei colleghi nella formazione professionale, che per legge gli Ordini regionali dovranno fare. Per quanto riguarda la Casagit l’impegno richiesto è di sostenere una politica di welfare a favore dei soggetti più anziani e bisognosi di interventi in materia sanitaria e assistenziale.
Dai colleghi Andriolo, Iselli, Chiodini, Abruzzo e altri, si sono avuti molti spunti e anche chiarimenti alla luce degli ultimi pronunciamenti in materia giudiziaria che riguardano soprattutto l'Inpgi. In particolare è stato espresso l'auspicio che l'Istituto abolisca definitivamente il divieto di cumulo, viste le sentenze sfavorevoli persino della Cassazione e che desista dal ricorrere in giudizio ai vari livelli contro colleghi che hanno ottenuto viceversa sentenze favorevoli.
Infine, sulla scia del pronunciamento della Corte Costituzionale che abolisce il contributo del 5 per cento sulle pensioni oltre i 90 mila euro, già si è pensato di agire anche sul versante della perequazione delle pensioni ferme al 2008, qualora nel 2014 il governo decidesse di non dare corso al loro riequilibrio, impegnando sin d'ora Fnsi e Ungp a sostenere questa che è già stata definita “la madre di tutte le battaglie” in difesa della categoria, stante anche alcune recenti prese di posizione molto critiche, ma francamente assai opinabili e del tutto personali, nei confronti della recente sentenza della Consulta da parte di politici, ex ministri e commentatori vari.