13/06/2013

Grecia: prosegue lo sciopero di tutti i media contro la chiusura di Ert
Siddi ad Atene: "Una decisione dissennata e antidemocratica
Intervenga immediatamente il Parlamento europeo"
Nella prossima settimana manifestazioni anche a Bruxelles

Il Segretario della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi intervistato nella redazione di Ert occupata, e circondata affettuosamente da migliaia e migliaia di persone sotto la sede della tv pubblica greca, ha ricordato come” la chiusura di Ert è un fatto gravissimo rispetto al quale cui il Parlamento e la Commissione europei non possono far finta di nulla”

La grande manifestazione di Atene contro la chiusura della tv pubblica Ert la si può vedere on line: LINK ALLA DIRETTA e LINK ALL'INTERVISTA A FRANCO SIDDI AD ATENE SU TG3 


“Una decisione pericolosissima – ha aggiunto il Segretario della Fnsi- che può innescare fenomeni di emulazione assolutamente inaccettabili”.
“Il fatto che attorno a questo incredibile tentativo di furto di informazione si sia raccolto un intero popolo e mobilitati i media internazionali vuol dire – ha concluso Siddi - che ancora la democrazia e i giornalisti hanno forti strumenti per reagire a scelte dissennate e antidemocratiche e non possono accettare in alcun modo che l'autorità espropri pezzi fondamentali della loro anima e dei beni di tutti. Qui in Grecia i cittadini, dopo lo spegnimento dei canali radiotelevisivi pubblici, hanno percepito che avrebbero subìto una spoliazione ingiustificabile. Oggi qui, anche chi aveva critiche da rivolgere al servizio pubblico, ricorda che se c'è un malato si cura, non si uccide. La Ifj - che Siddi, anche a none del presidente Jim Boumela, ha rappresentato ad Atene nei comizi conclusivi della manifestazione di Atene - è disposta con i sindacati dei giornalisti greci a trovare soluzioni per il migliore funzionamento del servizio pubblico di informazione e cultura in Grecia ma per questo chiede con forza che l'attività della Ert sia subito ripristinata e chiede all'Unione interventi non ipocriti nell'anno della cittadinanza europea".

Un nuovo appello a riattivare immediatamente la radio- tv pubblica greca, la Ert, è stato fatto dai 180 sindacati dei giornalisti di tutto il mondo, rappresentati nella federazione internazionale dei giornalisti, Ifj.
Il Presidente della Ifj, Jim Boumela, ha inviato al Capo del Governo greco, Antonis Samaras, una “esortazione” a risolvere con urgenza il problema provocato dalla chiusura del servizio pubblico radiotelevisivo, ricordando anche le obbligazioni assunte in sede di European Broadcasting Union, Ebu.
Secondo il trattato europeo firmato cinque anni fa, gli aderenti – tra cui appunto la Grecia – riconoscono la natura del servizio pubblico di trasmissione e informazione via etere come condizione centrale di democrazia e come pilastro per i valori  e l’effettività del pluralismo dei media in tutta l’Europa unita.
La Jfj, cui aderisce la Fnsi, in prima linea nella solidarietà ai colleghi ed ai cittadini greci, manifesta sgomento per la decisione del governo Samaras, al quale ricorda di essere “disposta, insieme con i sindacati dei giornalisti greci, a cercare soluzioni per il migliore funzionamento della radio tv pubblica. Ma “il ripristino delle trasmissioni è assolutamente urgente e condizione di civiltà.”
Nei prossimi giorni, tra martedì e mercoledì, la Federazione europea dei giornalisti, Efj, con quella internazionale, assumeranno nuove iniziative di sostegno ai colleghi in lotta che in questi giorni trasmettono in streaming (grazie a Ebu) via web e tengono manifestazioni di protesta ad Atene e in altre città del Paese. Prevista anche una conferenza pubblica a Bruxelles con intervento dei sindacati greci ed italiano e di parlamentari europei, tra i quali, in prima linea, l’on. David Sassoli.