07/06/2013

I seniores della Campania: nuove norme sull’accesso e modifiche alla legge 416

Il Consiglio direttivo dell'Unione giornalisti seniores della Campania, nella sua riunione del 24 aprile 2013, ha dedicato un particolare esame alle condizioni della professione giornalistica, rilevando, con inquietudine, che le criticità tendono a diventare sempre più numerose e che si va incontro da una degenerazione sempre più grave che mette a rischio l'intera impalcatura della professione


Il Direttivo dell'Ungp della Campania esprime pertanto voti perché il nuovo consiglio nazionale dell'Ordine si faccia promotore di un'incessante attività di stimolo nei confronti del legislatore affinché una volta per tutte approvi una legge di riforma dell'accesso alta professione, visto che quella vigente risale ad esattamente cinquanta anni fa e mostra inesorabilmente la ruggine del tempo. Il rinnovamento delle norme è indispensabile per porre un freno alla prepotenza degli editori e per eliminare l'anarchia che la sovrapposizione di prassi consuetudinarie ha generato a tutto danno dell'occupazione.
Di pari passo occorre che la Federazione nazionale della stampa si impegni con altrettanto vigore perché il legislatore apporti le modifiche necessarie all'altrettanto obsoleta legge 416, risalente al 1981. Quest'ultima ha offerto negli anni una formidabile arma nelle mani degli editori che sono riusciti nei fatti, attraverso il ricorso indiscriminato alle provvidenze della norma, a neutralizzare la riforma delle pensioni approvata dall'Inpgi e a stabilizzare il tetto dell'età pensionabile sulla cifra per loro favorevolissima dei 58 anni. Si tratta di una situazione insostenibile, visto che anche lo stato italiano ha provveduto all'innalzamento del tetto per le pensioni di anzianità. La modifica deve quindi andare nel senso che i "prepensionamenti" ex legge 416 dovranno avvenire con un limite più alto, che serva, soprattutto a difendere il futuro dell'Inpgi, messo a repentaglio dalla sconsiderata iniziative del mondo datoriale.
Il comparto dell'editoria, in tutte le sue articolazioni, ha bisogno di norme più moderne, oggettive e unificanti, al fine anche di evitare trattamenti disomogenei che rappresentano un ulteriore motivo di instabilità per tutto il settore.

Il Consiglio direttivo dell'Unione Giornalisti seniores della Campania