21/05/2013

Consiglio Nazionale Ungp, approvati i bilanci e due ordini del giorno
In sintesi, gli interventi della riunione

Alla riunione del Consiglio nazionale del 17 maggio 2013 hanno partecipato i colleghi Paolo Aquaro, Gianclaudio Bianchi, Guido Bossa, Francesco Brozzu, Gianfulvio Bruschetti, Giovanni Carisi, Claudio Cojutti, Ermanno Corsi, Gianluigi Corti, Dario De Liberato, Antonio De Vito, Enzo Ferrini, Giovanni Giacomini, Cristoforo Rino Labate, Mauro Lando, Domenico Marcozzi, Gianni Martellozzo, Giuliano Musi, Neri Paoloni, Mario Petrina,  Alfredo Maria Rossi, Gerd Staffler, Roberto Tafani, Antonio Villoresi


Il bilancio consuntivo 2012 e il preventivo 2013 sono stati illustrati dal tesoriere Cojutti. I conti del 2012 si chiudono con un disavanzo di 768 Euro a fronte di un totale di ricavi di 70.715 Euro. Il bilancio preventivo 2013 prevede un pareggio tra entrate ed uscite di 69.610 Euro.
Il presidente del collegio dei revisori dei conti Mario Petrina, ha letto la relazione di controllo in cui si certifica la regolarità dei bilanci. Formula poi la proposta di verificare entro l’estate la possibilità di acquisire entrate dal settore della pubblicità per finanziare un’eventuale ripresa della pubblicazione del bimestrale dell’Unione e per potenziare il sito Internet.
Il presidente Bossa ha chiesto un maggiore impegno a che siano raggiunti accordi con le associazioni sindacali regionali al fine della corresponsione all’Unione di parte delle quote sindacali degli iscritti, invitando ad avviare rapporti diretti con le associazioni. Recentemente sono stati raggiunti accordi con le associazioni sindacali del Lazio e della Campania.
Messi ai voti, i bilanci consuntivo e preventivo sono ambedue approvati all’unanimità.
Dopo la relazione del presidente Bossa, il dibattito è stato aperto dal presidente della Fnsi Giovanni Rossi che ha aggiornato il Consiglio sulla trattativa per il rinnovo del principale contratto di lavoro da poco avviata. Gli editori hanno già comunicato che non intendono concordare alcun aumento salariale, ipotesi questa respinta dal segretario della Fnsi Franco Siddi. Si sono comunque costituite quattro commissioni paritetiche per smussare i punti di maggiore contrasto. Uno di essi riguarda la “ex fissa” che gli editori vorrebbero abolire. Per la “ex fissa”, a fronte dei molti anni di attesa prima della corresponsione e del diniego governativo a che l’Inpgi possa concedere un prestito agli editori, si ipotizza una rateizzazione oppure un prestito dell’Inpgi ai singoli giornalisti e garantito dagli editori.
Altro tema contrattuale è quello del lavoro autonomo che va regolamentato ma non al ribasso. In questo ambito, ha spiegato il presidente Rossi, si colloca l’attuazione della legge dell’ “equo compenso” frenata dal fatto che gli editori non nominano il loro rappresentante nella prevista commissione. Sarà difficile pertanto che il Governo decida in contrasto con gli editori, il che renderà necessario un accordo tra le parti a prescindere dalla commissione. E’ comunque necessario mantenere aperta la trattativa generale sul contratto e sulla eliminazione dell’esasperato precariato.
In merito al fondo di perequazione della pensione il presidente Rossi ha espresso la necessità della sua salvaguardia nel contesto contrattuale considerandolo una conquista da mantenere visto il suo valore altamente solidaristico.
Sui temi legati all’Unione ha invitato a promuovere il proselitismo tra i nuovi pensionati e ad impegnarsi negli altri enti di categoria. Per quanto concerne i rapporti con le associazioni regionali per il tema legato al finanziamento ha concordato sull’opportunità di percorrere la strada degli accordi diretti.
Proprio sul tema del Fondo di perequazioni e della “ex fissa” il presidente Bossa ha messo ai voti due ordini del giorno, che pubblichiamo a parte. Dopo suggerimenti di Francesco Brozzu e Gianfulvio Bruschetti i due documenti sono stati approvati all’unanimità.
Gli interventi nel dibattito. Ermanno Corsi ha invitato l’Unione ad uno sforzo di elaborazione per distinguerci come sindacato di base e mettere a disposizione di tutta la categoria la conoscenza ed esperienza dei pensionati. In ciò si potrà avere un ruolo di seniores capaci, nell’ambito della formazione e dell’accesso alla professione, di essere stimolo e coscienza critica. Ha poi sollecitato l’Ordine ad essere più vigile ed il sindacato ad essere più scattante.
Domenico Marcozzi ha chiesto ai colleghi di impegnarsi nella formazione dei più giovani, di evitare scontri tra Ordine e sindacato e soprattutto di non perdere di vista la difesa della Casagit.
Paolo Aquaro, ricordati i cambiamenti avvenuti nell’Ordine pugliese, ritiene necessario che l’Unione si impegni per far sentire la propria voce. Da qui la sollecitazione ai colleghi a scrivere per il sito Internet.
Mario Petrina si è soffermato sul momento di crisi della categoria con i gravi problemi di precariato per i giovani e non solo. Ha lamentato il venir meno di importanza dell’Ordine per a perdita del potere disciplinare, per il fallimento della riforma e per le candidature ai vertici.
Gianclaudio Bianchi ha commentato che l’informazione dell’Unione attraverso il sito Internet è sì importante, ma molti pensionati non usano il computer. E’ quindi opportuno che le Associazioni stampino le notizie principali consegnandole poi ai pensionati quando frequentano gli uffici. In merito al Fondo di perequazione invita a tutelare le pensioni più basse creando un meccanismo di ripartizione basato sulle fasce di reddito.
Antonio De Vito, vice presidente vicario, ha chiesto di spingere ulteriormente sulla strada della autonomia finanziaria dell’Unione. Giudica opportuna la partecipazione dei colleghi pensionati nella vita degli organismi di categoria. Ricorda infine due colleghi recentemente scomparsi: Enrico Mania che fu uno dei rifondatori dell’Unione divenendone poi segretario e Giuseppe Peruzzi che è stato a lungo attivo e autorevole componente del consiglio esecutivo.
Cristoforo Rino Labate dopo aver sollecitato i colleghi pensionati a partecipare nella vita degli enti di categoria ha espresso la necessità di potenziare e migliorare il sito Internet dell’Unione. Propone una periodica newsletter del presidente a tutti i pensionati.
Gianni Martellozzo ha sottolineato la necessità di utilizzare il Fondo di perequazione della pensione soprattutto per i redditi più bassi tenendo contro di criteri di solidarietà. In merito all’Ordine lamenta il fallimento della riforma e per quanto riguarda la formazione permanente avanza dubbi sulla possibilità concreta dei giornalisti di potervi aderire. Per quanto riguarda il giornale ribadisce l’opportunità di avere un unico organo di informazione per tutti gli enti di categoria.
Enzo Ferrini rivolge l’invito ad una maggiore concretezza puntando soprattutto sulla “ex fissa” e sul Fondo di perequazione della pensione. Chiede la revisione delle scuole di giornalismo, e sollecita una maggiore presenza dell’Unione negli organismi di categoria.

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UNIONE NAZIONALE GIORNALSTI PENSIONATI

Consiglio nazionale – Roma, 17 maggio 2013
Ordine del giorno

Il Consiglio nazionale dell’Ungp, riunito a Roma il 17 maggio 2013,
Ascoltata la relazione del presidente Guido Bossa,
Preso atto della trattativa per il rinnovo del CNLG

RACCOMANDA

alla Giunta della Federazione della Stampa e alla Commissione contratto di farsi carico nel confronto con gli editori delle legittime attese delle colleghe e dei colleghi pensionati che vedono, per responsabilità datoriali, illegittimamente rinviato nel tempo il godimento del diritto maturato alla ex fissa, onde accorciare gli attuali tempi di erogazione.

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UNIONE NAZIONALE GIORNALSTI PENSIONATI

Consiglio nazionale – Roma, 17 maggio 2013
Ordine del giorno

Il Consiglio nazionale dell’Ungp, riunito a Roma il 17 maggio 2013,
Ascoltata la relazione del presidente Guido Bossa,
Preso atto dell’imminente riunione del Comitato di gestione del Fondo di perequazione pensionistica di cui all’art. 21 del vigente Cnlg,
Tenendo conto dell’avvio della trattativa Fnsi-Fieg per il rinnovo del contratto, cui partecipa nella delegazione sindacale anche una rappresentanza dell’Ungp,

RACCOMANDA

alla Fnsi di impegnarsi a mantenere nella stesura del nuovo contratto l’articolo 21, conquista irrinunciabile della categoria, come strumento di solidarietà fra le generazioni e garanzia di intervento a tutela delle prestazioni previdenziali dei giornalisti pensionati e dei superstiti,

IMPEGNA GLI ORGANI DIRIGENTI DELL’UNGP

a valutare insieme agli organismi dirigenti della Fnsi e dell’Inpgi, nell’ambito del Comitato di gestione del Fondo, i criteri e i tempi più opportuni per la destinazione dei fondi accantonati, tenendo conto delle priorità da rispettare per il sostegno del reddito dei colleghi più svantaggiati.