14/04/2013

Contratto, Fondo di perequazione, contributi all’Unione
Il documento del Gruppo Trentino Alto Adige

Soddisfazione per lo sblocco della fase preliminare delle trattive per il rinnovo del contratto di lavoro, ma anche sollecitazione alla segreteria della Fnsi a mantenere fermo, nel corso degli incontri con gli editori, l’articolo 21 del contratto. Si tratta del finanziamento del Fondo di perequazione pensionistica. Questo è quanto è stato espresso all’unanimità dal direttivo del gruppo Ungp del Trentino Alto Adige riunitosi a Bolzano


Dopo l’introduzione del presidente Ermanno Hilpold ed una relazione del segretario generale Ungp Mauro Lando il direttivo regionale dei giornalisti pensionati ha approvato in proposito un documento. In esso si invita la segreteria della Fnsi anche a fissare i criteri di corresponsione del Fondo di perequazione pensionistica ed a far sentire la propria voce sul tema del finanziamento dell’Ungp nazionale da parte delle Associazioni sindacali regionali.
Nel documento approvato si esprime pertanto “soddisfazione per l’avvio della fase preliminare di contrattazione tra Fnsi e Fieg al fine di giungere al rinnovo del contratto nazionale di lavoro della categoria”. Emerge però la preoccupazione “per la manifesta indisponibilità degli editori ad aperture significative sul piano economico e sul precariato”.  L’invito alla delegazione Fnsi è di “insistere sulla tutela delle fasce più deboli”. Nel contempo il gruppo Ungp di Bolzano chiede alla segreteria della Fnsi “un impegno particolare per il mantenimento all’interno del futuro contratto di lavoro di quanto previsto nell’attuale articolo 21, ossia il finanziamento del Fondo di perequazione pensionistica. Sottolinea a tal proposito che se il Fondo in questa fase va a vantaggio dei giornalisti già pensionati, se confermato e vieppiù potenziato sarà in prospettiva una importante tutela anche per i colleghi ora in attività”.
Il direttivo ha quindi invitato la segreteria della Fnsi “ad elaborare al più presto i criteri di utilizzo e distribuzione del capitale tutt’ora presente nel Fondo di perequazione. Ciò al fine di mettere il Comitato di gestione nelle condizioni di investire adeguatamente quanto già depositato e di predisporre un regolamento per la corresponsione”.
Infine il sollecito alla segreteria della Fnsi “a farsi carico del problema del finanziamento dell’Ungp nazionale da parte delle associazioni sindacali regionali utilizzando una parte delle trattenute sindacali che i pensionati versano alle stesse associazioni regionali”. A tal fine viene chiesta la trattazione dell’argomento “in una prossima consulta dei presidenti delle associazioni regionali, oppure l’individuazione di un orientamento generale al quale chiedere poi alle associazioni regionali di attenersi”.