31/03/2013

Fra i premiati a Milano Iselli, Borsi, Airò, Abruzzo, Squarcialupi, Velluto

Al Circolo della Stampa di Milano, si è tenuta l'annuale assemblea generale dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Seguendo una tradizione ormai consolidata, sono state assegnate anche le medaglie d'oro per i 50 anni di professione a 66 colleghi tra professionisti e pubblicisti iscritti dal 1963, anno di istituzione dell'Albo dell'Ordine Nazionale


Con i suoi 25.759 iscritti l'Ordine della Lombardia si conferma il più numeroso d'Italia. In mezzo secolo di attività dell'istituzione gli iscritti lombardi sono diventati sei volte più numerosi. Nel 1965, quando sono iniziate le prime iscrizioni, dopo i primi esami di Stato previsti dalla legge, i professionisti erano 1060 e il totale degli iscritti appena 4367. Il bilancio 2012 – che è stato approvato all'unanimità - si è chiuso con un avanzo di esercizio di 39.131,19 Euro, somma che sarà destinata al Fondo adempimenti pluriennali.
Premesso che anche il 2013 sarà un “anno horribilis” per l'intero settore dell'informazione, Letizia Gonzales, Presidente dell’Ordine regionale, si è soffermata soprattutto sulla “riforma” entrata in vigore di recente, invocata da anni ma “purtroppo assai deludente allo stato dei fatti“, perché ”riguarda soltanto due passaggi di un quadro generale” per cui è risultata “monca, confusa e costosa” in quanto prende in esame unicamente l'organizzazione dei procedimenti disciplinari attraverso la costituzione dei Consigli di disciplina e la formazione permanente, che si esprime attraverso 60 crediti da maturare in tre anni, mentre viene abbandonato l'esame delle tante proposte per modernizzare la nostra istituzione.
Si tratta – ha detto polemicamente Letizia Gonzales – di una “pessima, burocratica ed inutile iniziativa ministeriale”. Proprio partendo da queste giudizio negativo – non solo lombardo – si è costituito a Milano lo scorso novembre un Coordinamento dei presidenti dei Consigli regionali (10 su 19) che ha voluto contrastare la tentazione del Consiglio nazionale di centralizzare a Roma qualsiasi attività inerente la riforma, invocando così lo spirito di autonomia dei territori, garantita dalla legge attualmente in vigore.
Un altro punto dolente toccato dal Presidente Gonzales è stato quello sullo stato dell'editoria. La chiusura di numerose testate e la crisi in aziende editoriali di consolidata tradizione (Rcs Corriere della Sera e Mondadori), offrono un panorama di forte preoccupazione per l'elevata quota di disoccupazione, precariato e messa in pensionamento di molti colleghi. Lasciando al sindacato ogni iniziativa, l'Ordine della Lombardia è impegnato ad organizzare corsi di formazione ed aggiornamento per i free lance espulsi dal mercato del lavoro e per favorire il reinserimento di numerosi colleghi nello stesso mondo del lavoro. “Sarebbe un errore imperdonabile rinunciare a tanti progetti messi in campo visto che proprio oggi, nel 2013 stiamo vivendo una tragedia senza precedenti sul fronte dell'occupazione”, ha concluso la Gonzales, citando come prova l'attività dell'ufficio legale che nella sua relazione denuncia una “fascia di precariato aumentata a dismisura a causa del mancato rinnovo di numerosi contratti a progetto, della interruzione di altre forme di collaborazione non più compatibili con la nuova normativa e della diminuzione dei compensi dei free lance”.
Come tradizione, in occasione dell'assemblea sono stati premiati 66 colleghi tra professionisti e pubblicisti che hanno compiuto 50 anni di iscrizione all'Ordine. Tra i numerosi che hanno meritato l'ambita medaglia d'oro i colleghi Franco Abruzzo, per molti anni presidente dell'Ordine della Lombardia, Marino Fioramonti già presidente dell'Associazione lombarda giornalisti, Antonio Airò firma storica di Giorno e Avvenire, Sergio Borsi ex presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Ino Iselli past president dell'Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, poi – tra gli altri - firme prestigiose di quotidiani, settimanali e della radiotelevisione come Maria Giulia Borgese, Gianni Clerici, Myriam De Cesco, Viviano Domenici, Paola Fallaci, Laura Mulassano, Ignazio Mormino, Paolo Occhipinti, Renato Ranghieri, Giuliano Albani, Mario Poltronieri, Renato Possenti, Saverio Sardone, Carlo Sassi, Vera Squarcialupi, Antonio Velluto, Arnaldo Verri e Graziella Weisser ex direttore dell'Europeo.