21/03/2013
Il ricongiungimento per i pubblicisti: il problema è il dopo
Non è da aprioristicamente buttare nel cestino, come taluno ha già frettolosamente fatto, la decisione del consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti di introdurre una forma di “ricongiungimento” dei pubblicisti per l’accesso all’esame di Stato al fine di diventare giornalisti professionisti. Il documento del consiglio nazionale nega che questa sia una sanatoria: in realtà lo sarà, ma non è questo il punto di maggiore interesse della questione. Il problema reale è il dopo
Il punto da cui partire per proporre un commento sulla decisione del consiglio nazionale è che ci si rivolge a colleghi pubblicisti che già lavorano. Si è quindi in un quadro di concretezza e non di auspici. Il che è positivo perché il “ricongiungimento” consentirebbe sia di regolarizzare, almeno teoricamente, le loro posizioni professionali, sia di fissare pro futuro ruoli e funzioni.
E’ il caso quindi di prendere in esame il regolamento del “ricongiungimento”. In base ad esso essere ammessi all’ esame di Stato i “ricongiungisti” dovranno dimostrare ai consigli regionali dell’Ordine di “avere esercitato in maniera sistematica ed esclusiva attività giornalistica retribuita per almeno 36 mesi anche non continuativi nel quinquennio precedente”.
Non ci sono quindi limitazioni nei confronti di quale giornalismo e di quale contratto di lavoro. Nel contempo si amplia e si muta lo spazio temporale: dai 18 mesi del classico praticantato ai 36 mesi di lavoro anche non continuativo in qualche redazione o ufficio stampa. Questo sembra poter aprire le porte per l’accesso all’esame di Stato, ossia venire incontro alla “libertà di accesso alle professioni” citata nel regolamento.
Proprio nel regolamento si rinvia però esplicitamente al documento di indirizzo del 3 luglio 2002 con cui il consiglio nazionale introdusse i criteri di controllo per l’iscrizione al registro dei praticanti.
Qui cominciano ad emergere le difficoltà e si profila una contraddizione.
Le difficoltà: i criteri interpretativi del 2002 per l’accesso all’esame di Stato di chi non ha in corso un praticantato “normale” prescrivono l’accertamento a) della consistenza delle strutture redazionali …, b) della qualità e dell’ampiezza del lavoro giornalistico …, c) della non precarietà delle iniziative editoriali…. Questi controlli quindi dovranno essere ancora adempiuti, accompagnati dalle più facili verifiche sulla retribuzione e sulla durata dell’attività lavorativa.
La contraddizione: chi è in grado di superare i controlli previsti nel 2002 può fare la domanda di riconosciuto praticantato a prescindere dalla nuove possibilità offerte dal “ricongiungimento”; chi non supera i controlli non potrà essere ammesso al “ricongiungimento” in forza del richiamo esplicito al documento di indirizzo del 2002.
Non pare esista attualmente una terza via. Se si vuole che il “ricongiungimento” abbia effetti concreti qualcuno deve inventarla. Potrebbe essere quella di privilegiare la “qualità e l’ampiezza del lavoro giornalistico”, ma questo deve essere autorevolmente e pubblicamente deciso. Il problema del dopo.
Il professionismo riconosciuto in questo modo non porta a modifiche di tipo contrattuale. Il pubblicista che ha il contratto di impiegato, pur lavorando nell’ufficio stampa di un qualche ente pubblico, non si vedrà automaticamente applicato il contratto Fnsi. Il pubblicista che si vede applicato il contratto Aer Anti Corallo continuerà su quella strada.
L’ammissione all’esame di Stato quindi può rivelarsi solo una soddisfazione personale (legittima) e non una soddisfazione economica (necessaria). Le difficoltà di applicazione della legge 150 del 2000 lo stanno a dimostrare.
Detto questo, resta aperto il problema di chi, da pubblicista, lavora da professionista. L’idea del “ricongiungimento” va quindi considerata un punto di partenza. Il punto d’arrivo nessuno per ora lo conosce, ma aiuterebbe molto sapere se, in tempo di crisi del lavoro, il cambio del “tesserino” è davvero una così gran soddisfazione.
Mauro Lando
Segretario Generale Ungp