20/11/2012

Ddl diffamazione: liberi i direttori, in galera i giornalisti
Siddi: "Ora rattoppi impossbili, evitare nuove figuracce internazionali"

Il segretario generale della Fnsi Franco Siddi"Liberi i direttori, in galera i giornalisti? Un rattoppo con il buco. Impraticabile. Basta con una legge “deviata” e irrecuperabile". Lo afferma il segretario generale della Fnsi Franco Siddi. "Andando avanti cosi - aggiunge - con una sorta di asta sulle sanzioni  ai giornalisti per i procedimenti di diffamazione a mezzo a stampa, non solo si sfiora il ridicolo ma si arriva al disastro e a una figuraccia internazionale. Il rinvio in aula a giovedì della ripresa dell'esame del provvedimento in aula serva a far maturare la sola scelta, a questo punto, sensata: il ritiro, la cancellazione dall'ordine del giorno"


"La generosità e la pazienza del presidente della commissione Giustizia del Senato, Berselli, per evitare che un giornalista e direttore, Sallusti, finisca in carcere è fuori discussione. Ma il rattoppo che propone alla bozza di legge sulla diffamazione a mezzo stampa è inutile e impraticabile: può essere giusto una mozione di affetti non una norma equa e efficace. Liberi i direttori, solo multati, in galera i giornalisti: una soluzione impensabile, inaccettabile, offensiva anche per la dignità del collega destinatario della pesante condanna a 14 mesi di carcere, che aveva suscitato l'attivazione di un vasto movimento di riforma per una legge liberale che chiamasse alla responsabilità fondata sul giornalismo etico e sulle sue regole, con cancellazione del carcere. In linea di principio e di fatto. E ciò, per la Fnsi, può essere assicurato con attenzione precipua alla dignità della persona attraverso la rettifica documentata e il giurì per la lealtà dell'informazione. Non si vuole fare? Allora si fermi subito questa macchina fuori asse anziché provocare altri danni”.