20/11/2012

L'Inpgi promosso allo "stress test": il Ministero del Lavoro approva il bilancio tecnico attuariale di sostenibilità per i prossimi 50 anni

La ministra Elsa ForneroIl ministro del Lavoro, Elsa Fornero "valuta positivamente" le delibere degli enti di previdenza privati per la sostenibilità dei conti nei prossimi 50 anni. Lo si legge in una nota del ministero nella quale si parla di una "risposta corretta e responsabile" da parte degli Istituti.  Il ministro a conclusione dell'attività di verifica sulle casse privatizzate ha parlato di una "risposta corretta e responsabile" e di "notevole sforzo" da parte di questi enti. Ha auspicato inoltre che "il percorso intrapreso, in una prospettiva di progressiva riduzione e diversificazione del rischio demografico ed economico cui i singoli enti sono soggetti, possa arricchirsi attraverso l'avvio di sinergie e di iniziative di condivisione tra i medesimi enti"


Sono stati valutati positivamente, ai fini della verifica, si legge nella nota, tutti i bilanci tecnici e gli interventi di riequilibrio presentati entro il 30 settembre (sono, invece, in corso di valutazione le iniziative sopraggiunte successivamente).
Il decreto Salva Italia ha previsto a garanzia della stabilità finanziaria delle gestioni degli Enti di previdenza di diritto privato l'obbligo di adottare misure volte ad assicurare l'equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti a un arco temporale di cinquanta anni. La logica di tale previsione era quella di imprimere anche sul panorama, complesso e
peculiare, degli enti privati di previdenza obbligatoria delle libere professioni, la svolta decisiva verso modelli autosostenibili.
"Non si poteva sottovalutare - scrive il ministro - l'urgenza, oggi davvero indifferibile, di rafforzare
la fiducia degli iscritti nelle rispettive forme di tutela, attraverso la certezza sulla solvibilità diretta delle
gestioni".
Le misure più frequentemente adottate dagli enti per conseguire l'obiettivo della sostenibilità cinquantennale hanno riguardato l'innalzamento dei requisiti di accesso al pensionamento, l'elevazione delle aliquote contributive, la rimodulazione delle aliquote di rendimento della pensione, l'adozione del sistema contributivo, ovvero del retributivo sostenibile (ovvero contributivo indiretto) con l'ampliamento
della base pensionabile all'intera vita lavorativa, e la rideterminazione delle soglie di perequazione dei trattamenti pensionistici. Con la convergenza dei regimi pensionistici gestiti dagli enti privati di previdenza verso il comune obiettivo di sostenibilità di lungo periodo, scrive il ministro, "si realizza un ulteriore passaggio del complessivo disegno di riforma del sistema pensionistico nazionale, delineato con il decreto "Salva Italia" per la messa in sicurezza della spesa previdenziale del Paese". (ANSA)