31/10/2012
La gestione del Fondo perequativo. Le proposte del Gruppo toscano
Il Consiglio direttivo del Gruppo regionale toscano è stato il primo a formulare proposte sulla gestione del Fondo di perequazione istituito presso l'Inpgi su iniziativa della Federazione nazionale della stampa. Con l'insediamento del Comitato di gestione, di cui diamo notizia, il Fondo ha iniziato la sua attività ordinaria. Attendiamo quindi i pareri di altri gruppi regionali, che saranno utili a indirizzare l'attività del Fondo in conformità con le prescrizioni del regolamento e con le esigenze degli iscritti. Tutti i contributi saranno messia disposizione del Comitato di gestione. Il testo del regolamento - lo ricordiamo - è pubblicato nella sezione documenti di questo sito
Ci è stato chiesto di esprimere pareri e formulare ipotesi circa il futuro funzionamento del Fondo perequativo delle pensioni: quando partire, modalità e criteri di applicazione, mantenimento o meno dell'attuale sistema di alimentazione del fondo ecc. ecc.
La richiesta è venuta dal Presidente Bossa nell'ultima riunione del Comitato esecutivo dell'UNGP e ci pare una buona idea. Tuttavia crediamo che per poterci muovere su un terreno più solido bisognerebbe preliminarmente incaricare gli Uffici dell'INPGI di predisporre una serie di simulazioni (numero dei giornalisti in attività che concorrono alla dotazione del Fondo, ammontare annuo dei contributi versati pro-capite, numero dei pensionati che vi attingeranno) in modo che partendo da una determinata cifra indicativa (per esempio la prevedibile consistenza finanziaria del Fondo al 31 dicembre dell'anno corrente), sia poi possibile calcolare una sua parziale ripartizione agli attuali pensionati in una misura proporzionale all'ammontare dell'assegno pensionistico di ciascuno.
Più in generale a nostro giudizio dovrebbero essere applicati i seguenti criteri:
1) Per una questione di forma e di sostanza il Fondo dovrebbe essere usufruibile da tutti i pensionati senza esclusioni di sorta. Magari chi ha una pensione alta riceverà un solo euro ma quell'euro gli spetta per una questione di principio. Se non altro perché quando lavorava ha versato la sua quota mensile come tutti.
2) Al Fondo si dovrebbe attingere una volta l'anno a compensazione delle perdite reali subite dalle pensioni in quell'arco di tempo in conseguenza di provvedimenti governativi o semplicemente del carovita.
3) E' ovvio che l'effetto perequativo non deve comportare l' “essiccamento” anche solo temporaneo del Fondo. Anche per questo è necessaria la simulazione cui alludevamo prima. Esempio, in cifre cervellotiche, puramente indicative: i giornalisti attivi che concorrono alla dotazione del Fondo sono 15 mila; ogni anno essi versano un contributo pari a 100 euro; i pensionati vecchi e nuovi che vi attingeranno in maniera proporzionale (chi ha la pensione più alta riceverà meno) sono 5 mila. Da un calcolo comparato di questi dati si ricaverà l'ammontare della perequazione ragionevomente praticabile.
4) Quando deve “partire” il Fondo? Aspettare che la dotazione finanziaria raggiunga i 5 milioni di euro come qualcuno ha suggerito, ci sembra eccessivo. Almeno per gli ultra ottantenni che hanno le pensioni più datate e in genere anche per questo più “leggere” e... meno tempo per l'attesa. Per costoro a nostro giudizio si dovrebbero anticipare i tempi.
Il riferimento alla solidità permanente del Fondo sollecita una riflessione su un'altra possibile modalità di alimentazione del medesimo. Ossia il passaggio dal contributo capitario uguale per tutti i giornalisti attivi ad un contributo proporzionale al reddito. E' evidente che una modalità del genere conferirebbe al Fondo, pur se la logica è la medesima, una fisionomia almeno in parte diversa, senz'altro più ambiziosa, ma forse più in linea con la probabile esigenza, se non interviene qualche inversione di marcia, di perequare in modo più consistente gli assegni orientativamente più “magri” delle future generazioni di giornalisti pensionati.
ASSOCIAZIONE STAMPA TOSCANA
Gruppo giornalisti pensionati
Il Consiglio direttivo