29/10/2012
La Fnsi di nuovo in piazza contro il ddl sulla diffamazione
Cancellato il raddoppio di pena in caso di recidiva
Nuovo presidio della Federazione Nazionale della Stampa a Piazza del Pantheon dopo quello della settimana scorsa contro il ddl sulla diffamazione. Nel corso della manifestazione sono stati esposti cartelli in stile Halloween con la scritta ''E' uno scherzo di cattivo gusto. No al bavaglio alla stampa'' e il disegno di una zucca. No al raddoppio della pena in caso di
recidiva. L'Aula del Senato approva gli emendamenti Udc-Idv al ddl sulla Diffamazione che prevedono la soppressione della norma che puntava ad aumentare la pena nel caso si fosse tornati a delinquere, cioe' a diffamare, nel giro di due anni
''Non c'e' piu' uno spread finanziario, questo paese si sta assumendo la responsabilita' di aumentare lo spread democratico - ha detto il segretario della Fnsi, Franco Siddi - questo e' il primo vero attacco al governo Monti, che in questa materia, attento ai destini della democrazia europea, ha espresso una linea liberale e condivisibile. Con il ministro Severino ha detto no al carcere e ha chiesto strumenti chiari di riparazione del danno alla dignita' della persona. Chi decide di andare avanti con questa legge punitiva e rancorosa - ha proseguito - regola male i conti con i giornalisti perche' non sa che sta chiudendo i ponti con la popolazione. La nostra protesta continuera' con tutti i mezzi possibili''.
Se in Senato qualcuno pensa che ci siano due caste in contrapposizione sbaglia di grosso - ha aggiunto il presidente del sindacato, Roberto Natale - si sta mobilitando non solo la categoria dei giornalisti ma parte dell'opinione pubblica che vuole essere informata correttamente. Siamo pronti a convocare una grande manifestazione e porteremo in Europa la battaglia.
Dedichiamo questa manifestazione al collega greco Costas Vaxevanis, arrestato ieri ad Atene per aver pubblicato sul suo sito l'elenco di duemila grandi evasori greci. Siamo solidali con chi, per informare, rischia persino il carcere''. (ANSA)