06/10/2012

Riunito il Comitato esecutivo. Soddisfazione per il Fondo di perequazione ma allarme per la crisi dell’editoria

Nella sua prima riunione dopo la pausa estiva, il Comitato esecutivo dell’Unione nazionale giornalisti pensionati ha preso atto con soddisfazione della nomina da parte della Federazione della Stampa dei componenti di sua competenza del Comitato tecnico di gestione del Fondo di perequazione. I colleghi Guido Bossa, presidente dell’Ungp e Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto della Fnsi, affiancheranno il presidente e il vice presidente dell’Inpgi Andrea Camporese e Paolo Serventi Longhi


Il  Comitato, che si avvarrà della collaborazione del direttore generale dell’Inpgi Tommaso Costantini e del direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia, inizierà presto i suoi lavori avendo come primo compito quello di una accurata ricognizione delle giacenze maturate nel Fondo, condizione necessaria per poi individuare, sulla base delle linee operative indicate dalla Fnsi, i criteri e le forme di intervento, la misura dell’integrazione, i soggetti e le categorie destinatari, eventuali criteri di priorità nella fruizione dei benefici. Fra i compiti del Comitato anche l’individuazione delle opportune forme di investimento del capitale accumulato onde proteggerlo dall’erosione dovuta all’inflazione.
Nella relazione introduttiva ai lavori del Comitato esecutivo, il presidente Bossa ha illustrato i termini di una iniziativa che verrà assunta d’intesa con la Fnsi e l’Inpgi per assicurare l’iscrizione al sindacato e quindi all’Unione dei nuovi colleghi pensionati. C’è allarme, ha detto Bossa, per l’evoluzione negativa dell’occupazione, per la crisi del settore editoriale che si riflette anche sugli istituti della categoria, e per l’inerzia del governo e del parlamento in tema di finanziamenti, riforma dell’editoria, distribuzione delle risorse pubblicitarie.
La buona amministrazione dell’Istituto di previdenza, documentata agli uffici ministeriali entro la scadenza prevista del 30 settembre, è una premessa per guardare con ottimismo al futuro, ma non è sufficiente a garantire dai rischi di stagnazione se non di riflusso. L’imminente apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale richiede l’individuazione di opportuni criteri di priorità nelle richiese economiche e normative.
Nel corso del dibattito, con l’intervento di tutti i colleghi presenti, sono stati affrontati i temi della riforma della legge 416, dell’evoluzione normativa che investe l’Ordine professionale, dei contributi delle Associazioni regionali al bilancio dell’Ungp.
Il Consiglio nazionale dell’Unione, preceduto da una riunione del Comitato esecutivo, sarà convocato entro l’anno.