26/07/2012
Anche il ministro del Lavoro Fornero "promuove" l'Inpgi
L'Istituto ha dimostrato la sostenibilità per i prossimi 50 anni
''Un incontro importante che ha chiarito una serie di profili e ha sgomberato il campo da fraintendimenti generati da lunghi mesi di mancanza di dialogo'': cosi' il presidente dell'Adepp (l'Associazione degli Enti previdenziali privati) e dell'Inpgi (giornalisti), Andrea Camporese, sintetizza positivamente l'esito dell'incontro delle casse con il ministro del Welfare, Elsa Fornero, sulla sostenibilita' a 50 anni (come richiesto dal Salva Italia) degli stessi enti. Entro il 30 settembre dovranno presentare i bilanci attuariali e adottare le misure per centrare tale obiettivo e cioe' assicurare l'equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti, appunto, ad un arco temporale di 50 anni (e non piu' di 30 anni). Impegno assicurato dalle casse dei professionisti. Attraverso le riforme gia' approvate o in corso di approvazione. Pena (come previsto sempre dal Salva Italia) l'applicazione, dal primo gennaio scorso e quindi retroattivamente, del sistema contributivo pro-rata per tutti gli iscritti e di un contributo di solidarieta', per il 2012 ed il 2013, a carico dei pensionati nella misura dell'1%
''Il ministro - ha sottolineato Camporese - ha riconosciuto la forte spinta riformatrice messa in atto dal sistema e l'effettivo miglioramento della sostenibilita'''. Inoltre, ''ha ribadito l'assoluta mancanza da parte sua di atteggiamenti ostili o punitivi''. Secondo il presidente dell'Adepp, ''e' importante che il ministro concordi con noi nel guardare alla sostanza della tenuta dei sistemi nel disegno previdenziale evitando questioni nominalistiche e concentrandosi sulla tenuta a lungo termine. Cosi' come riteniamo sia un passo avanti che abbia evidenziato che i patrimoni possano essere considerati a garanzia dei momenti di crisi straordinaria, ma non strutturale''.
Le casse hanno registrato positivamente l'apertura sulla possibilita' - hanno riferito al termine dell'incontro durato circa tre ore - di utilizzare i rendimenti generati dai patrimoni, nel limite del 3% (1% reale, 2% di inflazione). Quanto all'Inpgi, ''ho fatto presente delle anticipazioni sulle risultanze del nostro bilancio attuariale'', ha detto Camporese, ''in virtu' della riforma adottata e dei nuovi parametri forniti rientriamo nella norma sulla sostenibilita' a 50 anni. Utilizziamo per un periodo limitato di circa un decennio i rendimenti dei patrimoni mediamente all'1,2%''.
Tra gli altri enti previdenziali dei professionisti, l'Enpam (medici e odontoiatri) si e' detta pronta a far entrare in vigore la propria riforma dal primo gennaio 2013, come ha spiegato il presidente, Alberto Oliveti, (''se non ci sono osservazioni sostanziali e non credo ce ne siano''), parlando anch'egli di ''incontro positivo'' e garantendo la sostenibilita' a 50 anni dell'ente: ''Assolutamente si' e con un patrimonio in notevole crescita, che - ha sottolineato - deve essere destinato alla previdenza della categoria essendo costituito dalla stratificazione dei contributi versati. La cassa piu' grande - ha evidenziato - ha fatto il suo compito''. (ANSA).
Siddi: buone notizie per l'Inpgi, ora lo Stato pensi al mercato del lavoro
''I risultati dell'incontro del ministro del Lavoro Fornero con l'Associazione degli Enti Previdenziali (Adepp), guidata da Andrea Camporese (che e' anche Presidente dell'Inpgi), evidenziano una volta di piu' la qualita' del lavoro dell'Istituto di Previdenza dei Giornalisti e delle parti sociali che ne sono fonte (Fnsi e Fieg) in una visione lungimirante, in una ottica di permanente attenzione alla buona salute dei conti e alla sostenibilita' degli obblighi pensionistici e in materia di tutela solidale degli iscritti''. E' il commento di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa.
''L'ufficializzazione della notizia che l'Inpgi e' in grado di assicurare, sulla base dei bilanci attuariali, la sostenibilita' a 50 anni per le prestazioni pensionistiche, come richiesto dalla cosiddetta norma Fornero, e' un risultato non casuale'', aggiunge Siddi in una nota.
''E', infatti, frutto di un impegno profondo delle parti sociali che, per tempo, ben prima dei nuovi obblighi di legge, in attuazione dei compiti affidati loro dalla legge di privatizzazione delle Casse professionali (dlgs 509/1994) avevano adottato misure importanti per la stabilita' delle prestazioni e per l'equilibrio dei conti, intervenendo, tra l'altro, su aliquote e fasce di eta' pensionabili''.
''I chiarimenti intervenuti ieri con l'Adepp, il presidente Camporese e il ministro Fornero segnano il primo esito di questo sforzo riformatore che, per il sindacato dei giornalisti, non puo' esaurirsi e non si ferma solo - come si nota - a operazioni di natura contabile. L'Inpgi ha una grande tradizione e capacita' di iniziativa sul terreno del riformismo solidale e questa e' la strada da seguire. Naturalmente nessun paradigma economico-finanziario garantira' per decenni e decenni pensioni giuste ed eque a nessun cittadino lavoratore se il mercato del lavoro non uscira' dall'attuale fase recessiva. Una buona previdenza - conclude Siddi - e' pilastro fondamentale di coesione sociale e di liberta', di autonomia nel mondo specifico dell'informazione, ma e' anche fondamentale la ripresa del lavoro regolare, nel rispetto delle giuste retribuzioni, garanzia di futuro per le attese di salario differito, quale e' quello rappresentato dalle pensioni. E per questo e' fondamentale un'azione coerente dello Stato a sostegno dello sviluppo''. (ANSA).