20/06/2012

Ottanta, novanta, cento anni e oltre: tutte le cifre degli assistiti Casagit

Il presidente Casagit Daniele CerratoUna analisi elaborata dalla Casagit fornisce una fotografia aggiornata dell’evoluzione demografica dei giornalisti pensionati italiani e dei loro superstiti, di sicuro interesse per noi tutti, non solo in quanto iscritti alla Cassa. Procedendo dall’alto verso il basso delle fasce di età, i nostri auguri vanno al collega (o alla collega, poiché la privacy non ci consente di specificare) ultracentenario e ai (o alle) sei superstiti; e a guardare con un  po’ di invidia agli oltre 250 colleghi titolari che si collocano fra i 51 e i 60 anni di età. Ma lo specchietto riassuntivo che qui pubblichiamo e per il quale siamo debitori alla cortesia della presidenza della Cassa, consente di fare considerazioni più complessive e di sicuro interesse


Se guardiamo ai pensionati Inpgi, titolari e superstiti, vediamo che le fasce di età più consistenti sono quelle comprese fra i 61 e i 70 anni (2.199 soggetti) e fra i 71 e gli 80 anni (1.540). Fra i superstiti, le proporzioni si invertono: sono di più (622) i superstiti fra i 71 e gli 80 anni, di meno (333) quelli fra i 61 e i 70. Vuol dire che il mestiere logora chi lo fa? La conclusione sarebbe certamente azzardata, e certamente richiederebbe un’analisi più approfondita di quella che stiamo qui facendo. E tuttavia i nostri complimenti vanno ai 745 colleghi (e colleghe)  ultraottantunenni assistiti dalla Casagit e ancor più agli (e alle) 88 ultranovantunenni, e ai superstiti di pari età, che pure sono in numero considerevole. Anche qui si vede che, proseguendo nella scala dell’età, aumenta la percentuale dei superstiti. Auguri a tutti!
Ancora, lo specchietto consente di misurare la consistenza – non eccezionale ma comunque ragguardevole – dei non pensionati Inpgi che pure sono assistiti dalla Cassa in quanto titolari dei requisiti previsti dal regolamento. Anche qui si possono fare utili considerazioni.
Pubblichiamo questi dati non solo perché sono di per sé interessanti (magari con qualche risvolto di curiosità) ma anche, e soprattutto, perché attirano la nostra attenzione sull’attività della Casagit, che per noi pensionati è un istituto importantissimo. Con la Cassa integrativa dei giornalisti italiani abbiamo tutti a che fare quando presentiamo agli sportelli delle associazioni le nostre richieste di rimborso per le spese mediche o farmaceutiche; ma della Cassa non dobbiamo essere solo utenti magari insoddisfatti. La recente assemblea che ha approvato il bilancio (avanzo di gestione di 7,5 milioni di euro, prestazioni erogate per 68,2 milioni, un milione in più dell’ano precedente), ha evidenziato come anche questo istituto accompagna l’evoluzione della professione, un’evoluzione che per diversi aspetti ci allarma. “La popolazione oggi assistita da Casagit – ha ricordato il presidente Cerrato – perde contrattualizzati, salgono i pensionati e i giovani senza contratto restano fuori”. Al 31 dicembre 2011 gli assistiti (attivi e pensionati) erano 52 mila 375, 381 unità in meno dell’anno precedente. Salgono, in percentuale, i pensionati. Insomma, c’è da riflettere.
A tutti gli iscritti, in aggiunta alle tradizionali prestazioni, la Cassa fornisce un nuovo servizio di Assistenza in Emergenza, operativo dall’11 giugno 2912 e attivo tutto l’anno, chiamando i numeri verdi 800-902908 dall’Italia e lo 0039-0642115548 dall’estero. Per l’utilizzo di questo servizio, consultare il sito della Casagit.