03/03/2023

Comitato esecutivo Ungp. Verbale della seduta del 16 gennaio 2023

Il giorno 16 gennaio 2023 nella sede di Corso Vittorio Emanuele 349 a Roma si è aperta in videoconferenza la riunione del Comitato esecutivo dell'Ungp con i seguenti punti all'ordine del giorno:

1) Approvazione del verbale della seduta precedente;

2) VIII Congresso Ungp;

3) Varie ed eventuali.

Presenti: Guido Bossa presidente Ungp, Gianfulvio Bruschetti vicepresidente vicario, Stefania Giacomini vicepresidente, Ottavio Rossani presidente del collegio dei sindaci, Virgilio Squillace tesoriere, Stefanella Campana, Patrizia Disnan, Mauro Lando, Claudio Mazza.

Approvato il verbale della riunione precedente, la riunione è stata aperta dall'intervento del presidente Guido Bossa, che ha riepilogato alcuni aspetti organizzativi del VIII Congresso Ungp a Roma dal 23 al 25 gennaio 2023: dalle modalità di sistemazione di delegati e membri di diritto presso l'Hotel Atlante Garden, ai buffet nelle pause di metà giornata durante i lavori congressuali, alle cene fissate al ristorante Taverna Giulia a pochi passi dalla sede del Congresso. Il presidente ha anche anticipato alcune novità, come la registrazione con foto dei delegati, la consegna del testo degli interventi alla segreteria per la pubblicazione sul sito Ungp, la registrazione video-audio dell'intero congresso, ciò che eliminerà la necessità di verbalizzare ogni sua fase. I lavori congressuali si apriranno con la proposta di Bossa riguardo alla presidenza del congresso, alla commissione verifica dei poteri ed alla segreteria da insediare. Lo stesso Bossa ha anticipato che proporrà Gianfulvio Bruschetti presidente del Congresso, Patrizia Disnan vicepresidente; per la Commissione verifica dei poteri Claudio Mazza, Antonio Lovascio, Claudia Mirta; per la segreteria Mauro Lando, Virgilio Squillace, Lucia Visca. 

Bossa ha reso noto che proporrà al Congresso la costituzione della Commissione pari opportunità dell'Ungp, confidando anche sull'esperienza fatta da Campana nella Commissione della Subalpina. La proposta ha trovato l'adesione del Comitato esecutivo. Bruschetti ha suggerito un iter che parta dallo statuto della Commissione che potrà essere scritto da alcune colleghe, quindi presentato al congresso per l'approvazione. 

Stefania Giacomini ha chiesto se potranno fare parte delle commissioni congressuali anche colleghi non delegati. Bossa ha precisato che i membri di diritto potranno essere eletti nelle commissioni, e che possono concorrere, come tutti gli iscritti all'Ungp, anche se non partecipanti al congresso. 

Alla richiesta di Campana, sulla lunghezza prevista per le sintesi dei testi degli interventi da consegnare alla segreteria, il presidente ha precisato che non c'è un limite di lunghezza, e che i testi saranno consegnati per essere pubblicati sul sito Ungp. Bruschetti ha chiesto se fosse stata invitata al Congresso la presidente dell'Inpgi Macelloni, la risposta di Bossa è stata affermativa in quanto sono stati invitati la presidente Macelloni e il vicepresidente Gulletta, che è delegato del gruppo pensionati della Sicilia. Il presidente della Casagit Giuliani ha fatto sapere che interverrà Martedì 24 mattina alle 10,30. Non è previsto dibattito sui saluti al congresso pronunciati dai presidenti degli enti della categoria.

Patrizia Disnan ha domandato se si riteneva opportuno che l'Ungp intervenisse sul problema del contributo di solidarietà. Bossa ha spiegato che il tema sarà uno dei punti della sua relazione al congresso. Poi ha precisato di non credere che sia necessaria un'azione legale collettiva. Campana ha proposto di chiedere un incontro al Ministro del lavoro. Disnan ha chiesto se la Fnsi sarebbe intervenuta sulla questione. Giacomini ha reso noto che Stampa Romana aveva intenzione di promuovere un'azione legale collettiva.

Ottavio Rossani ha spiegato di voler mettere in evidenza due elementi nella sua relazione al congresso in qualità di presidente dei revisori: l'ultimo bilancio con un avanzo di gestione è stato quello del 2021, mentre quello del 2022 per motivi che l'esecutivo conosce e che al congresso ricorderà, non ci sarà avanzo di gestione. Il secondo aspetto che Rossani tratterà sarà quello relativo alla necessità che la FNSI contribuisca direttamente all'Ungp.

Squillace ha osservato che, vista la particolare criticità di alcuni temi – transizione INPGI-INPS, prelievo dell'1%, ex fissa – appare prevedibile un dibattito congressuale ampio e articolato su diverse posizioni, per cui sarebbe opportuno riflettere sulla migliore organizzazione degli interventi, a partire dalla loro durata. Bossa ha precisato che il congresso è sovrano, e su questo si dovrà esprimere per favorire la dialettica congressuale: quello che può fare la presidenza è esercitare con prudenza la gestione degli interventi, l'ammissibilità delle proposte e dei documenti, tenendo presente che le richieste, le mozioni, siano commisurate alla realtà dei fatti.

E, prendendo spunto dal tema dell'ex fissa, il presidente Bossa ha invitato a diffidare da atteggiamenti populistici: “Suscitano aspettative che non possono essere soddisfatte. Quello che si può fare è scritto nell'allegato G del Contratto di lavoro giornalistico in vigore. Da sei anni a dicembre gli aventi diritto hanno avuto un'anticipazione sulle spettanze. Non è l'ideale. Ma sta funzionando. Che il governo presente, come quello in carica precedentemente, non guardino con favore alle richieste dei giornalisti è evidente. Anche nella conferenza stampa del presidente del Consiglio si è potuto vedere”. Bossa ha aggiunto: “Il passaggio dall'INPGI all'INPS non è un fatto amichevole del Governo. Avere eliminato l'INPGI è un atto politico che complica e ridimensiona l'indipendenza dei giornalisti”. Sulla questione dell'1% il presidente dell'Ungp ha sostenuto: “E' l'ultimo schiaffo dei due governi succedutisi. Le nostre pensioni non era scontato che venissero mantenute. Il tentativo di allineare le nostre pensioni alle modalità dell'INPS è stato fatto, ma non è passato. L'unica sede in cui si potrebbe risolvere la questione è quella politica”. 

Stefania Giacomini ha contestato gli argomenti populisti usati da alcuni colleghi della Stampa Romana: “Sono stati eletti. Ma non so che riusciranno a fare”. Giacomini ha contestato la penalizzazione comportata dalle ultime novità della Casagit, sostenendo che anche su questo l'Ungp deve farsi sentire. Bossa ha spiegato che il cambio di fiscalità della Casagit è conseguenza del cambiamento della Cassa, diventata Società di mutuo soccorso. E sul ruolo dell'Ungp: “Non è un organo corporativo che tutela i pensionati. E' un sindacato, che associa 2.700 giornalisti pensionati”.

Disnan ha messo in evidenza come in poche settimane il sindacato dei giornalisti pensionati abbia avuto tre stangate: la mancata rivalutazione, il prelievo dell'1%, la nuova fiscalità di Casagit: “Sarebbe negativo essere completamente inerti”. Bruschetti ha spiegato che su questi argomenti saranno sicuramente presentate mozioni al congresso, di cui dovrà occuparsi la nuova dirigenze eletta dell'Ungp. “Noi – ha affermato il vicepresidente vicario – abbiamo fatto quello che abbiamo potuto fare”.

Per Rossani l'unico modo di gestire gli interventi sarà quello di fisare dei limiti di tempo precisi. Bruschetti ha ricordato che nel VII congresso quattro anni fa gli interventi erano contingentati. Bossa ha ricordato che i delegati al Congresso sono 54, e che il presidente del congresso avrà un tasto blu che spegne il microfono se i tempi di un intervento si allungano più di quanto concordato e stabilito.