13/12/2022

Consiglio nazionale dell’Ungp. Verbale della seduta del 28 ottobre 2022


Nella la sede di Corso Vittorio Emanuele 349 in Roma alle ore 11 del giorno 28 ottobre 2022 si è aperta, in presenza e in modalità di videoconferenza, la riunione del Consiglio Nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:

1)  Approvazione del verbale della seduta precedente;

2) VIII Congresso Ungp;

3) Transizione Inpgi-Inps;

4) Varie ed eventuali.

Hanno partecipato in presenza: Guido Bossa presidente, Ottavio Rossani presidente del Collegio dei revisori, Stefania Giacomini vicepresidente vicario, Gianfulvio Bruschetti vicepresidente, Virgilio Squillace tesoriere, Romano Bartoloni, Giuseppe Di Pietro, Stefanella Campana, Ermanno Corsi, Patrizia Disnan, Enzo Ferrini, Mauro Lando, Tiziana Longo, Claudio Mazza, Felice Salvati, Giuseppe Sgambellone. 

Sono intervenuti da remoto Paolo Baggiani, Fulvio Gardumi, Antonio Lovascio, Pietro Ruo, Enrico Valente.

Sono intervenuti: in presenza Raffaele Lorusso presidente Fnsi, in videoconferenza Angelo Luigi Baiguini vicepresidente Cnog, Gianfranco Giuliani presidente Casagit, Marina Macelloni presidente Inpgi. 

Ha preso la parola Raffaele Lorusso che ha osservato come nell'informazione sia in atto una trasformazione dei rapporti di lavoro: ”Il lavoro dipendente cede il passo sempre più al lavoro precario, con la conseguente riduzione dei livelli retributivi”.  Lorusso fa fatto il punto sul passaggio Inpgi-Inps: “Se ci fosse stato un approccio diverso si poteva salvare l'Inpgi nella sua interezza. Sarebbe stato necessario un approccio diverso, però, non solo da parte della politica ma anche della categoria, all'interno della quale si è voluto insistere su una linea a sostegno di presunte garanzie pubbliche”.

“Dal primo luglio – ha ricordato il segretario Fnsi – siamo in un altro mondo. Siamo una goccia in un mare molto più grande. Poco più di 8.000 pensionati mostrano una categoria piccola”. Ed ha aggiunto: “Non ho nulla da rimproverare all'Inps. Quello che è cambiato sono le regole e l'approccio a determinati problemi. L'Inps segue le regole della burocrazia statale. Se qualcuno era abituato a risolvere i problemi con la telefonata all'Inpgi, adesso dovrà comunicare con l'Inps attraverso lo Spid. Un altro mondo, altre regole. Intanto siamo riusciti a portare a casa il rateo dell'ex fissa 2022. E' stato possibile grazie a un approccio pragmatico dell'Inpgi.  Ringrazio la presidente Macelloni e la direttrice Mimma Iorio. Con le risorse disponibili abbiamo garantito il pagamento dei ratei, la cifra complessiva è di circa 9 milioni.”.

Per Lorusso la categoria attraversa una fase molto critica che richiede un approccio sistemico. La legge che riguarda questo settore è del 1981, ciò che rende necessaria una legge che accompagni il settore giornalistico attraverso il sostegno al mercato del lavoro. “Il nostro – ha insistito il segretario Fnsi – è un sistema industriale che è decisivo per la democrazia nel nostro Paese. Abbiamo bisogno di riforme strutturali e di una legge di sistema. Il contratto che abbiamo sottoscritto con la Fieg è ancora valido. Ma oggi la Fieg non è disponibile, perché pretende che si elimini la parte normativa”. 

La presidente dell'Inpgi Marina Macelloni ha sostenuto: “La storia avrebbe potuto essere diversa. In questi giorni come sapete l'Ordine sta discutendo un provvedimento con cui darà la possibilità di iscriversi a   tutti gli operatori del settore dei Social Media Manager. Noi avevamo risolto proponendo un provvedimento simile, per l'iscrizione dei comunicatori all'Inpgi. Ma siamo apparsi chiusi, come una categoria che voleva a forza difendere l'esistente. Questo ci ha nuociuto. Nessuna parte politica avrebbe potuto aiutarci più di quanto abbiano fatto. Mi sono sentita dire mille volte: ma guarda che i tuoi colleghi vogliono andare nell'Inps! Nelle condizioni date abbiamo garantito la migliore soluzione possibile”.

Adesso non dipende più da noi – secondo Macelloni – il governo deciderà come e quando andremo in pensione.

La presidente dell'Inpgi ha osservato: “Il passaggio da una gestione sotto un altro ente è complicato. E' stato fatto in tempi mostruosamente veloci. Inpdap e Enpals sono in una transizione che dura da 10 anni. Il nostro passaggio è avvenuto in 6 mesi. Cercare di far parlare i due sistemi sarebbe stato complicato. Invece abbiamo inaugurato questa ‘bolla’, un Cloud con tutti i nostri dati. Dentro questo Cloud l'Inps può entrare e lavorare. Ciò ha consentito ai nostri dipendenti, i 95 che dovranno passare all'Inps, di continuare a lavorare dalla loro scrivania accedendo agli stessi dati. Stiamo continuando a fare le trattenute Casagit”. 

Previsto dalla legge, c'è un altro aspetto che ha complicato il trasferimento dei dipendenti: “Senza un decreto interministeriale la soluzione per questi dipendenti non è stata attuata. Sappiamo che sono 95 dipendenti che andranno all'Inps. Intanto abbiamo dovuto fare un'operazione finanziaria con l'accordo dell'Inps e dei ministeri, per ottenere le risorse per pagare i dipendenti fino alla fine di ottobre.

A novembre queste persone dovranno passare all'Inps. Ci sono poi una serie di partite da definire: infortuni, prepensionamenti: l’Inps deve capire come funziona il nostro sistema e applicarlo al suo. I nostri pensionati hanno ancora la vecchia franchigia per reddito annuo di 23.900 euro. La partita degli infortuni è in attesa di capire se l'Inail la gestirà dal 1° luglio 2022”.

Macelloni ha quindi reso noto: “Durante la trattativa abbiamo capito che Inps e ministero del Lavoro avrebbero voluto tenersi la gestione separata. Ma siamo riusciti a tenercela, per tutelare i 46.000 iscritti, che hanno dei redditi la cui media è di 16.000 euro per le partite Iva e 6.000 per i lavoratori co.co.co. Questa gestione è rimasta a noi. Dovremo fare una riforma statutaria per questa gestione separata che deve diventare ente. Lo Statuto dev'essere aggiustato, per fare le elezioni e poi i nuovi vertici.  Lo Statuto è bloccato. Mancano 5/6 voti. La minoranza sta esercitando il suo diritto di veto. Alla fine di agosto ho fatto una proposta che accoglieva 4 delle 5 proposte dell'opposizione. L'ultimo punto riguarda i rapporti fra l'ente e il sindacato. Ma sono state respinte tutte le mediazioni. Non si possono fare le elezioni, non si può dare il via al nuovo corso. Il Governo non si è fatto carico, se ne farà carico il nuovo”.

Nel suo intervento Gianfranco Giuliani presidente Casagit si è soffermato sul contributo di adesione alla Cassa. “Abbiamo fissato alcuni paletti. Con un obiettivo: non penalizzare nessuno, non solo i colleghi al di sotto di reddito, ma neanche il pensionato che ha contribuito per tutta la vita lavorativa. Tutto questo interessa circa 9.000 persone. A tutti sarà applicato il 3,50%, la percentuale che viene applicata adesso. A tutti verrà applicato un minimale di 186 euro”.

Giuliani ha lamentato: “Oggi l'Inps non ci comunica l'ingresso dei pensionati. Dobbiamo chiedere agli editori. Bisognerà avere almeno 10 anni di contribuzione sul profilo Casagit. Col fondo di perequazione noi sosterremo 993 persone su 9000 totali che hanno una posizione previdenziale debole. Nulla cambia sul livello di prestazioni”.

Giuliani ha contestato: “Stanno circolando sulla Casagit notizie senza fondamento. Risponderemo con i fatti”.

Il vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti Angelo Luigi Baiguini ha illustrato una nuova interpretazione dell'articolo 34 dello Statuto, con riferimento ai Social Media Manager: “Non è il tentativo di aprire a queste nuove categorie per fare cassa, ma è un'apertura a queste nuove figure che oggi operano al di fuori dell'Ordine. Sono fonti di notizie affidabili. Per loro non basterà presentare la documentazione all'Ordine; saranno affiancati da giornalisti che li seguiranno passo passo, quindi sosterranno l'esame per accedere all'Ordine”. Per quanto riguarda l'obbligo di Formazione per i giornalisti, Baiguini ha precisato: “Quando un collega compie 67 anni non è più tenuto a sostenere la Formazione. Salvo che sia lui a comunicare la necessità di formazione”. Baiguini ha reso noto che il prossimo 3 novembre nella sede dell'Ordine nazionale dei giornalisti in via Sommacampagna a Roma verrà presentato il libro su Antonio Ghirelli dal titolo “Il mestiere più bello del mondo”.

Hanno dunque preso la parola alcuni consiglieri Ungp sugli interventi di apertura della giornata. Romano Bartoloni ha rilevato delle criticità nella perequazione, oltre che sul prelievo dell'1%. Stefania Giacomini ha proposto che i giornalisti pensionati vengano impiegati come tutor per i Social Media Manager. Pietro Ruo ha suggerito il sistema di autocertificazione come il più pratico per chi non ha intenzione di svolgere produzione professionale. Ed ha ricordato che i pensionati più deboli hanno difficoltà a inviare telematicamente le carte alla Casagit ed ha chiesto di mantenere anche la possibilità di mantenere l'accesso attraverso gli uffici di corrispondenza. Patrizia Disnan ha rivendicato che i pensionati sono in grado di svolgere attività formativa. Anche se esonerati per età, i pensionati che pagano la quota all'Ordine dei giornalisti devono avere la possibilità di accedere ai corsi. Enzo Ferrini ha insistito sulla necessità di mantenere per quanto possibile il cartaceo per inviare documentazione a Casagit. Giuseppe Sgambellone ha rilevato un problema per le quote corrisposte dai pensionati: ogni regione fa come crede sull'entità delle quote annuali. Tiziana Longo ha spiegato che alla Subalpina si sta organizzando un centralino unico per avere i servizi che sono stati sempre assicurati dalle associazioni. Ermanno Corsi ha espresso il rammarico perché uno Statuto(discutibile) impedisce di rieleggere, alla presidenza, Guido Bossa. L’Ungp solleciti con più forza la Fnsi affinché si acceleri la chiusura della vertenza ex fissa che ha provocato danni, non solo economici, a tanti colleghi per la lunga attesa. Il prossimo congresso rilanci la necessità del funzionamento dell’intesa fra organismi della categoria in difesa della specificità della professione in una fase tanto tormentata.

Il vicepresidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti Angelo Luigi Baiguini ha risposto su alcune delle questioni sollevate. Sulla formazione dei pensionati ha parlato di due possibili soluzioni: la prima prevede che i colleghi debbano segnalare all'ordine che non svolgono alcuna attività lavorativa; la seconda prefigura che automaticamente, all'età della pensione, si viene esentati dalla formazione. Sui Social Media Manager il vicepresidente Baiguini ha ribadito che quella del tutor è una funzione determinante: “Dobbiamo non disperdere la professionalità degli anziani, basterà comunicare all'Ordine la propria disponibilità a collaborare a titolo gratuito al percorso di un Social Media Manager.

Il presidente di Casagit Gianfranco Giuliani ha ricordato che la Cassa, al contrario di altre compagnie assicurative, lascia la propria libertà agli associati di scegliere le strutture sanitarie alle quali rivolgersi. Poi ha spiegato: “La digitalizzazione di una pratica può essere complicata: per questo la prossima settimana formeremo i referenti delle associazioni delle prime 4 regioni, poi seguiranno tutte le altre. Il socio potrà presentare le pratiche alla consulta e lì la consulta provvederà a trasformare le pratiche cartacee in digitale”.

Il Presidente
Guido Bossa

Nelle funzioni di Segretario
Virgilio Squillace