02/12/2022

Assemblea dell’Ungp Toscana con Lovascio, Bennucci e Marchini. Eletti i delegati al Congresso e il Direttivo


I giornalisti pensionati dell’Associazione Stampa Toscana si preparano al Congresso UNGP, dopo aver rinnovato in parte il consiglio direttivo ed eletto i quattro delegati che li rappresenteranno a Roma nel prossimo gennaio. A quest’ultimo appuntamento la delegazione sarà completata dal riconfermato presidente del Gruppo Antonio Lovascio (senza diritto di voto, partecipando come consigliere nazionale uscente ) e sarà composta  da Pino Miglino, Paolo Pellegrini, Ivo Brocchi e Stefano Fabbri.  Miglino e Pellegrini sono stati riconfermati anche nel direttivo, rispettivamente come segretario e tesoriere. Porteranno poi un contributo di idee le new-entry Ivo Brocchi (vice presidente) e Stefano Vetusti, appartenente alla generazione dei neo-pensionati. 

Le elezioni sono state precedute dall’assemblea che si è tenuta nella splendida sala Brunelleschi dell’Antica Canonica di San Giovanni dell’Opera di Santa Maria del Fiore e che è stata presieduta con la consueta autorevolezza da Maurizio Naldini. Dopo aver rivolto un pensiero ai colleghi scomparsi, aprendo i lavori Il presidente uscente Antonio Lovascio, pur dolendosi per la forzata limitata attività del Gruppo imposta dalle restrizioni Covid, ha ricordato l’iniziativa portata avanti, durante la pandemia, di destinare delle somme a un Fondo di solidarietà dedicato dall’AST al suo compianto predecessore Marcantonio Morelli. Questo contributo ha consentito - attraverso una commissione ad hoc creata all’interno dell’Associazione Stampa - di aiutare alcuni giornalisti più giovani in difficoltà, selezionati nel vasto dilagante precariato.  Lovascio, richiamando la sollecitazione al rinnovamento del presidente UNGP Guido Bossa, ha pure auspicato un ricambio nella dirigenza e nella rappresentanza al Congresso dei pensionati toscani, insistendo sulla necessità di coinvolgere in primo luogo le colleghe per raggiungere prima possibile una parità di genere. Il presidente ha infine proposto di riprendere quanto prima le attività culturali collegandosi con le più prestigiose associazioni fiorentine e della Toscana. 

Si è entrati poi nel vivo in quelli che saranno i temi centrali dei prossimi congressi dell’UNGP e della FNSI, che dovranno affrontare pure il problema del finanziamento dell’Unione e dei Gruppi regionali. Ha portato il saluto dell’Associazione Stampa Toscana l’appena rieletto presidente Sandro Bennucci. Ha ricordato le durissime battaglie combattute in questi anni dal sindacato con le redazioni devastate da una faticosa mole di lavoro, anche 14 ore al giorno. Fatica improba misconosciuta dagli editori, che anzi perseverano nel ricorrere ai prepensionamenti e alla “solidarietà”, con stipendi sempre più esigui. Che tuttavia l’Associazione Stampa Toscana abbia fatto da argine in questi anni difficilissimi lo riconoscono nei fatti gli stessi giornalisti: come ha sottolineato Bennucci ci sono stati infatti 104 nuovi iscritti all’AST e alle ultime elezioni la partecipazione ha superato il 50%, un record senza precedenti.  Il presidente ha illustrato inoltre i premi di giornalismo che verranno consegnati nella festa degli auguri natalizi fissata per il 19 dicembre a Firenze. Inconsueto ma suggestivo il riconoscimento che andrà ai lavoratori metalmeccanici della Gkn che si battono per la riapertura della loro fabbrica, ma che hanno anche voluto conoscere la vita grama dei precari nelle redazioni. Un altro premio andrà; all'associazione “Vita e Libertà”, fondata dalle donne iraniane contro l'oppressione e la violenza nel loro Paese. Un terzo premio infine al decano dei giornalisti di giudiziaria Mario Del Gamba, che nella sua lunga e importante carriera ha raccontato gli anni del terrorismo rosso e nero, i sequestri di persona, i delitti del mostro di Firenze, le stragi e gli attentati di mafia. 

Due interessanti proposte sono venute dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana. Giampaolo Marchini. Riguardano entrambe la formazione dei giovani nell’accesso alla professione. Una prima idea è quella di assegnare a ciascun praticante un tutor, da individuarsi in un giornalista pensionato.  La seconda è l’istituzione di una sorta di Erasmus che consenta agli aspiranti giornalisti di passare qualche settimana in giornali o tv in Paesi dell’Unione Europea. Sempre nell’ambito delle proposte, di particolare interesse quella avanzata da Maurizio Naldini: andrebbe individuato un collega che si specializzi nei rapporti con l’INPS a cui potersi rivolgere saltando i labirinti della burocrazia previdenziale.  

Naturalmente si è parlato pure di CASAGIT, un tema che sta molto a cuore ai giornalisti pensionati. Il fiduciario toscano Pino Miglino (che ricoprirà ancora l’incarico di segretario del Gruppo) ha illustrato le ultime novità della Mutua. Quella di maggiore impatto è la possibilità di inviare online le richieste di rimborso con un significativo risparmio nei tempi di spedizione e nelle spese postali. 

A proposito di “salute”, il  tesoriere Paolo Pellegrini ha dettagliato la situazione finanziaria,  partendo dall’eredità reale e morale lasciata da   Marcantonio Morelli, storico presidente e anima dei giornalisti pensionati toscani. Nonostante le somme distribuite per la solidarietà ai colleghi in difficoltà e nonostante che le risorse siano crollate a un quinto  rispetto a quattro anni fa, in cassa  si contano 23.284 euro. Che inducono all’ottimismo per una più intensa ripresa dell’attività.