02/11/2022
L’Ungp verso il congresso: il contributo di Stefania Giacomini
Sollecitata dal presidente scrivo queste mie riflessioni su social media manager nuovi colleghi, formazione e flat tax per i pensionati
1) La presidente Macelloni giustifica il fallimento dell’INPGI e il passaggio all’INPS per la mancata apertura della nostra categoria professionale ai ‘comunicatori’ e ‘social media manager’….. mi sembra proprio una debole giustificazione visto che anche l’allargamento a nuovi soggetti non avrebbe colmato il deficit. La causa risale a molto tempo addietro o no?
E comunque se ci sono state e ci sono ancora perplessità è perché si vuole che il livello delle prestazioni giornalistiche sia affidabile e deontologicamente valido. Nessuna chiusura a prescindere ma stiamo osservando da tempo ormai ad una vera rivoluzione del sistema dell’informazione con l’introduzione del web e dei social media. Antiche procedure di controllo delle notizie si sono ‘dimenticate’ a favore della velocità della notizia spesso ‘falsa’ spesso data ‘ad effetto’ senza controllo della fonte.
E allora vedo di buon occhio l’idea del vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti Baiguini di far entrare i nuovi social media manager nella grande famiglia dei giornalisti a patto, come è stato detto, che debbano seguire un percorso formativo di 18 mesi con un tutor e poi un esame. Tutor, che ho proposto già in sede di consiglio, di scegliere tra le molte colleghe e colleghi dell’UNGP che di esperienza ne hanno da vendere. Personalmente durante la pandemia ho organizzato due corsi, uno in presenza sulle Fake news ed una via web sulle deep fake news (già quest’ultime che cosa sono? che sfera toccano? Le parole, l’immagine?). Questi corsi sono stati seguiti anche da colleghi ‘attivi’ con molto interesse.
La piattaforma dei corsi deve essere aperta a tutti, attivi e pensionati; la formazione obbligatoria credo giustamente che debba avere un limite per chi ha superato una certa età e non sia più attivo, senza pensare che ci sono pensionati che pagano la loro quota all’ordine e dunque perché escluderli?
Il corso di aggiornamento ha inoltre un valore anche culturale in una società dell’informazione che procede velocissima per capire dove siamo e dove stiamo andando…. Il fenomeno del metaverso per esempio che impatto avrà sui nostri comportamenti sociali e non solo sul fronte del marketing?
2) Siamo sicuri che i livelli dei nostri trattamenti pensionistici siano garantiti col passaggio all’INPS. E’ arrivata anche la buona notizia che altre rate dell’ex fissa saranno liquidate. Penso però a quei colleghi (è stato detto dalla Macelloni sono pochi) che sono andati in prepensionamento in questi mesi e che hanno la sospensione dei relativi pagamenti….. ma la presidente si sarà messa nei loro panni? Non si deve come dirigente INPGI fare del tutto per garantire il pagamento di ciò che spetta ai colleghi prepensionati?
3) Come già accennato dalla Macelloni restano ancora in sospeso la questione degli infortuni, il contributo di solidarietà e la disciplina dell’accumulo. Mi auguro che presto si trovi una soluzione.
4) Un particolare dal valore politico lo rivolgo alla vostra attenzione: la presidente Macelloni sull’INPGI ex gestione separata ha detto che la riforma statutaria è bloccata e dunque impedisce la partenza verso la gestione autonoma per mancanza di chiara maggioranza. C’è chi non vuole nessun rapporto tra sindacato ed ente e c’è chi vuole che si apra ad altri sindacati. Già perché questo blocco? Forse si guarda all’altro sindacato che si è formato in alternativa all’FNSI?
In proposito sono convinta che pur avendo tutto il diritto le colleghe e colleghi di aver creato altro sindacato questa azione non fa che indebolire la nostra rappresentanza sindacale. Gli editori fanno ciò che vogliono, i comitati di redazione non hanno più nessun valore, i giovani vengono pagati senza rispettare ‘ il minimo sindacale’. Problemi che ci riguardano poco? Non sono convinta anche perché a proposito del nuovo Governo che vuole proporre la ’flat tax’ per dipendenti , autonomi ed imprenditori riprendo la proposta del collega Paolo Baggiani di estenderla anche alle nostre pensioni visto che vengono tassate come se fossimo ancora attivi. Tassazione che risulta essere applicata solo in Italia.
5) Sul fronte della Casagit il presidente Giuliani ci ha rassicurato sul mantenimento dei livelli delle prestazioni. Ci ha sollecitato a rivolgersi sempre di più al web per la presentazione delle richieste dei rimborsi perche quelle cartacee hanno un costo ad oggi di circa centomila euro. Penso però che si debbano comunque mantenere presidi per aiutare colleghe e colleghi che non riescono a gestire il web anche perché alcuni anziani.
Stefania Giacomini vicepresidente UNGP