24/06/2022
Consiglio nazionale Ungp. Verbale della seduta del 17 dicembre 2021
Presso la sede di Corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 10,30 del giorno 17 dicembre 2021 si è aperta, parte in presenza e parte da remoto, la riunione del Consiglio Nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della seduta precedente
2) Situazione politico sindacale
3) Varie ed eventuali
Hanno partecipato in presenza Guido Bossa presidente, Orazio Raffa vicepresidente vicario, Mauro Lando segretario, Virgilio Squillace tesoriere, Stefanella Campana, Dario De Liberato, Patrizia Disnan, Claudio Mazza, Ottavio Rossani presidente del Collegio dei revisori. Sono intervenuti da remoto Gianfulvio Bruschetti vicepresidente e i consiglieri nazionali Romano Bartoloni, Ermanno Corsi, Tiziana Longo, Enzo Ferrini, Domenico Marcozzi, Gianni Martellozzo, Paolo Pellegrini, Pietro Ruo, Giuseppe Sgambellone, Enrico Valente.
2) Situazione politico sindacale
Approvato il verbale della seduta precedente con la sollecitazione della collega Tiziana Longo a far conoscere il verbale in tempi più rapidi, il presidente Bossa ha dato la parola al neo eletto presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli intervenuto per un saluto.
Nel suo intervento Bartoli ha sottolineato l’importanza del collegamento fra tutti gli enti della categoria – Ordine, Sindacato, Casagit e Inpgi-gestione separata – per garantire al meglio gli interessi di tutti in una delicata fase di transizione. “Non si tratta – ha detto – di perseguire uno sterile unanimismo, ma di promuovere la solidarietà fra tutti i colleghi, in spirito di vera collaborazione. Dobbiamo superare le divisioni che hanno caratterizzato la recente campagna elettorale e fare squadra guardando al futuro”. Il presidente Bartoli ha quindi assicurato l’impegno del Consiglio nazionale dell’Ordine per il superamento delle polemiche che hanno accompagnato l’insediamento del nuovo gruppo dirigente ed ha assicurato attenzione alle problematiche dei giornalisti pensionati.
Augurando buon lavoro al presidente Bartoli e al rinnovato Consiglio nazionale dell’Ordine il presidente Ungp Bossa ha ricordato come le colleghe e i colleghi pensionati partecipino, in quanto eletti, alla vita dell’Ordine e degli altri enti di categoria, operando sempre con spirito unitario e costruttivo, sollecitando il rilancio dell’organo di coordinamento fra gli enti, tanto più necessario per dare vigore e rappresentanza agli interessi di tutti i giornalisti nella fase di transizione che sta per aprirsi.
In merito al passaggio dell’Inpgi nell’ambito dell’Inps, così come previsto in una norma della legge finanziaria, il presidente Bartoli ne ha segnalato le criticità invitando ad affrontare il problema con approccio positivo senza difese aprioristiche, ma mettendo in primo piano i diritti dei cittadini ad essere informati.
Nel dibattito che poi è seguito il collega Pietro Ruo ha definito il passaggio nel prossimo mese di giugno dell’Inpgi all’Inps come un nuovo tassello dell’attacco ai giornalisti, alla pari delle iniziative delle procure. A tal proposito il presidente Bartoli ha aggiunto che nella norma della legge finanziaria riferita all’Inpgi non a caso non sono stati inseriti i problemi legati al carcere ai giornalisti e alle querele bavaglio.
Dal canto suo il collega Romano Bartoloni ha espresso dubbi sul pagamento delle pensioni visto che l’Inpgi non è dotata di adeguate riserve tecniche.
E’ intervenuto poi il collega Giuseppe Di Pietro, rappresentante della Fnsi negli organi dirigenti dell’Ungp. Nel prendere atto del passaggio dell’Inpgi all’Inps, ha sostenuto ò che ciò che oggi si può dire è che, se la proposta del Governo sarà approvata, le pensioni in essere e quanto maturato dai colleghi al 30 giugno 2022, non sarà toccato. Invece dal 1°luglio 2022 per chi resta al lavoro varranno le regole Inps. Restano da decidere tanti altri aspetti, tra i quali i rapporti tra l’Inps e le associazioni regionali di stampa e la Fnsi. Tutto ciò sarà oggetto di discussione nei tavoli tecnici.
Nei prossimi mesi, ha aggiunto Di Pietro, per l’Inpgi 2 bisognerà definire la governance, approvando un nuovo Statuto che ne regoli il funzionamento. Intanto, massima attenzione sulla manovra per salvaguardare le pensioni in essere e quelle maturate.
Il collega Gianni Martellozzo ha sostenuto che a fronte della situazione dell’Inpgi il passaggio all’Inps è inevitabile. Da anni, ha commentato, era possibile aprire un confronto con l’Inps , ma non è stato fatto ed ora non c’è più tempo.
Ha aggiunto che è anche necessario salvaguardare gli uffici di corrispondenza dell’Inpgi e tutelare chi vi lavora. Per quanto riguarda l’Ordine ha segnalato la presenza di una spaccatura radicale con una maggioranza molto risicata e con nessun incarico lasciato alla minoranza. Il tutto con una politicizzazione delle posizioni.
“Nella transizione dell’Inpgi all’Inps sono assenti gli editori e le grandi testate?” Questo il quesito posto dal collega Ermanno Corsi. Ha aggiunto che l’Ungp deve affrontare il problema della difesa dei pensionati assieme alla salvaguardia di quello che rimane dell’Inpgi. Ha chiesto anche che l’Ordine risolva i suoi problemi mettendo in risalto come a causa di vincoli burocratici nella fase elettorale in Campania si siano presentate molte difficoltà. C’è infine necessità di prestare attenzione alla Fnsi.
A sua volta il collega Giuseppe Sgambellone ha commentato che inevitabilmente nella transizione all’Inps emergeranno problemi pratici e burocratici indicando ad esempio i temi del mantenimento delle prestazioni Inpgi per la superinvalidità, i contributi per le case di riposo, la 14° spalmata su dodici mesi. Temi questi che, anche tramite l’Ungp, devono essere portati all’attenzione della commissione paritetica.
Il collega Ruo ha aggiunto che va comunque attesa l’approvazione della norma del passaggio dell’Inpgi all’Inps perché al momento vi è molta incertezza. Comunque il passaggio all’Inps non sarà da festeggiare, perché di certo si rivelerà penalizzante.
3. Varie ed eventuali
La collega Patrizia Disnan ha illustrato lo stato di avanzamento dell’analisi del sondaggio sul futuro della professione avviato dai pensionati: si è in attesa delle valutazioni dei colleghi a cui seguirà una fase di coordinamento con la professoressa Laura Rizzi, docente di Econometria presso l’Università di Udine.
La previsione è che in primavera il lavoro sarà pronto e stampato così da essere presentato e pubblicato. Infine ha ricordato che la Casagit ha costituito una commissione in tema di prevenzione delle malattie. Ha proposto di prendere contatto con l’ente per essere coinvolti visto l’interesse che i pensionati possono avere su tale argomento.
Il Presidente
Guido Bossa
Il Segretario
Mauro Lando