23/08/2011

POTERE E PENSIONATI
Il sindaco, il vento e le tariffe del tram

Difficile e contorto rapporto fra il neo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ed i pensionati della città, sbrigativamente liquidati come “anziani”: da lui che proprio giovinetto non è. Aveva promesso, in campagna elettorale, libero abbonamento gratuito al tram (nonché all’autobus ed alle metropolitane) per tutti i più “anziani”: poi s’è ridotto agli “over 65” ma con un reddito massimo (che più basso di così non si può) di 16 mila euro lordi l’anno


In compenso, per gli altri “anziani” ricchi il costo degli abbonamenti resta invariato, mentre per il giovani “ricchi e poveri” insieme, il biglietto aumenta da 1 euro a 1 euro e mezzo. Ma il colpo di genio è il licenziamento del “tranviere numero uno”, il presidente dell’Azienda Trasporti Milanese (azzerato col suo cda), Elio Catania, pensionato INPS a 12.276 euro  netti al mese. Più 366 mila euro (che possono arrivare a 450 mila) dall’ATM. Più 110 mila dal cda Telecom. Più 150 mila da quelli di Banca Intesa. Più altra minutaglia che non si conosce: ma con tutto l’insieme si poteva arrivare ad un bel po’ di abbonamenti gratis Avete capito la storia del “vento” che doveva cambiare? A Milano, in genere, ce n’è piuttosto poco: ma, spesso, quando arriva diventa una bufera, Adesso i cittadini  se la godranno alla grande, mentre pagheranno il biglietto rincarato del 50 per cento.