01/02/2022

Lutto del giornalismo altoatesino: addio a Hermann Hilpold


A cavallo fra il vecchio e il nuovo secolo Hermann Hilpold di Bolzano era diventato simpaticamente “famoso” per l’organizzazione dei soggiorni primaverili all’isola di Ischia per giornalisti. Aderivano all’iniziativa non solo colleghi altoatesini con i loro familiari ma anche professionisti e pubblicisti di altre associazione stampa da Trento alla Romana. Purtroppo il suo dinamismo è stato stroncato da una malattia che lo ha costretto al ricovero in una casa di riposo. Gli ultimi giorni al reparto geriatria dell’ospedale di Merano.  Alla fine di gennaio ha chiuso definitivamente gli occhi all’età di 88 anni Hermann Hilpold un pubblicista perfettamente bilingue che aveva iniziato a respirare l’atmosfera delle redazioni nei lontani anni ‘60 alla sede dell’agenzia giornalistica Italia sotto la guida di Enzo Pizzi un maestro storico del giornalismo locale. Erano anni drammatici e pesanti in Alto Adige per la catena di attentati terroristici.  Prima telescriventista e poi giornalista pubblicista Hermann Hilpold dava il suo prezioso aiuto in redazione proprio nella traduzioni dei giornali di lingua tedesca della vasta area da Bolzano a Innsbruck, da Vienna a Monaco di Baviera.

A quel tempo non c’erano computer e cellulari. Carta e penna biro per gli appunti, la vecchia Olivetti per battere i pezzi con la macchina per scrivere. Hermann aveva una gran passione per lo sport. Corrispondente del “Gazzettino” di Venezia, seguiva calcio e hockey su ghiaccio: reportage sulle squadre di calcio venete che affrontavano allo stadio Druso in serie C l’AC Bolzano e sintesi delle partite in notturna al palaghiaccio di via Roma: gli incontri o scontri di campanile con Cortina, Asiago ed Alleghe.  Cronaca stringata e telefonata quasi a mezzanotte all’ora di chiusura dei giornali.                         

Non è facile farsi portavoce e rappresentare una categoria variegata e per certi versi “disgregata” come quella dei pubblicisti ma Hermann Hilpold – per spirito di servizio e per il suo carattere generoso – ha rappresentato per molti anni la categoria nel direttivo dell’associazione stampa Bolzano.  Negli anni della pensione era presente quasi ogni giorno nella sede del sindacato accanto all’inesauribile segretaria Carmen Giardini. Hermann era anche un bravo tesoriere nel senso che era abilissimo nella trattativa con ristoranti o hotel per fissare i prezzi ai tradizionali pranzi organizzati per la festa del patrono San Francesco di Sales o per gli indimenticabili soggiorni ad Ischia.  Per il giornalismo altoatesino il quarto lutto nel breve spazio di un mese.  Sta lentamente scomparendo una generazione della vecchia e romantica carta stampata: a quel tempo rapporti umani innanzitutto, rapporti passati purtroppo in secondo piano con le nuove tecnologie.

Franco Sitton