17/12/2021

Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine, al Consiglio nazionale Ungp: fare squadra per costruire il nostro futuro


Il neoeletto Presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti Carlo Bartoli è intervenuto ai lavori della sessione del Consiglio nazionale dell’Ungp, l’ultima del 2021, convocata per esaminare le problematiche connesse all’imminente passaggio all’Inps della gestione principale dell’Inpgi relativa ai colleghi attivi e pensionati. Bartoli ha sottolineato in particolare l’importanza cruciale del collegamento fra tutti gli enti della categoria – Ordine, Sindacato, Casagit e Inpgi-gestione separata – per garantire al meglio gli interessi di tutti in una delicata fase di transizione. “Non si tratta – ha detto – di perseguire uno sterile unanimismo, ma di promuovere la solidarietà fra tutti i colleghi, in spirito di vera collaborazione. Dobbiamo superare le divisioni che hanno caratterizzato la recente campagna elettorale e fare squadra guardando al futuro”. Il Presidente Bartoli ha quindi assicurato l’impegno del Consiglio nazionale dell’Ordine per il superamento delle polemiche che hanno accompagnato l’insediamento del nuovo gruppo dirigente dell’Ordine, ed ha assicurato massima attenzione alle problematiche dei giornalisti pensionati, delle quali l’Ungp è portatrice negli enti della categoria.

Augurando buon lavoro al Presidente Bartoli al rinnovato Consiglio nazionale dell’Ordine il presidente Ungp Guido Bossa ha ricordato come le colleghe e i colleghi pensionati partecipano in quanto eletti alla vita dell’Ordine e degli altri Enti di categoria, sempre con spirito unitario e costruttivo, e sollecitano il rilancio dell’organo di coordinamento fra gli enti, tanto più necessario per dare vigore e rappresentanza agli interessi di tutti i giornalisti nella fase di transizione che sta per aprirsi.      

 Nel dibattito è intervenuto Giuseppe Di Pietro, rappresentante della Fnsi negli organi dirigenti dell’Ungp. Di Pietro ha sostenuto che nel prendere atto del passaggio dell’Inpgi all’Inps, quello che oggi si può dire è che, se la proposta del Governo contenuta nella manovra sarà approvata, le pensioni in essere e quanto maturato dagli attivi al 30 giugno 2022, non saranno toccati. Dal 1°luglio 2022, solo per chi resta al lavoro, varranno le regole Inps. Restano da decidere, invece, tanti altri aspetti, tra i quali i rapporti tra l’Inps e le Associazioni regionali di stampa e la Fnsi. Tutto ciò sarà oggetto di discussione nei tavoli tecnici.

Nei prossimi mesi, inoltre, ha ricordato Di Pietro, per l’Inpgi 2 bisognerà definire la governance, approvando un nuovo Statuto che ne regoli il funzionamento. Intanto, massima attenzione sulla manovra per salvaguardare le pensioni in essere e quelle maturate.