17/12/2021

Consiglio Nazionale Ungp. Verbale della seduta del 28 ottobre 2021


Presso la sede di Corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 10,30 del giorno 28 ottobre 2021 si è aperta, parte in presenza e parte da remoto, la riunione del Consiglio Nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:

1) Approvazione del verbale della seduta precedente 

2) Situazione Inpgi 

4) Varie ed eventuali

Hanno partecipato in presenza Guido Bossa presidente, Orazio Raffa vicepresidente vicario, Mauro Lando segretario, Virgilio Squillace tesoriere, Stefanella Campana, Patrizia Disnan, Claudio Mazza, Giuseppe Sgambellone, Romano Bartoloni, Ottavio Rossani presidente del Collegio dei revisori.

Sono intervenuti da remoto Gianfulvio Bruschetti, vicepresidente e i consiglieri nazionali Giuseppe Gulletta vicepresidente vicario dell’Inpgi, Pietro Ruo, Antonio Lovascio, Enzo Ferrini, Giorgio Greco.

Approvato il verbale della seduta precedente, il presidente Guido Bossa ha dato la parola alla presidente dell’Inpgi Marina Macelloni che ha chiesto di intervenire da remoto per illustrare la difficile situazione dell’istituto previdenziale. Ha segnalato come la commissione tecnica istituita dalla presidenza del Consiglio e composta da rappresentanti dei ministeri, dell’Inps e dell’Inpgi, abbia elaborato due ipotesi di soluzione da sottoporre al Governo,

La prima mira ad ampliare la platea dei contribuenti all’Inpgi inserendo l’intera filiera dell’informazione. Si tratta, ha detto, di una soluzione meritevole di attenzione e in grado di arrivare a 250 milioni annuali di contributi. La seconda ipotesi è il passaggio dell’Inpgi all’Inps con il mantenimento dei diritti acquisiti, ma con il taglio per le prestazioni future. Quest’ultima ipotesi ha al proprio interno una articolazione con, ad esempio, la corresponsione da parte dell’Inpgi delle indennità di disoccupazione e di infortunio fino al 2023 e con passaggio definitivo all’Inpgi nel 2024. Tutto questo trae origine dal fatto che l’Inpgi paga la crisi del settore dell’editoria con la perdita di lavoratori e di contributi. La presidente Macelloni ha chiarito che le due ipotesi, che non prevedono l’intervento di un commissario alla guida dell’istituto, sono state approvate all’unanimità dalla commissione quindi consegnate al Governo. Si tratta, ha aggiunto, di proposte credibili e praticabili con un tempo di sei mesi per le modifiche statutarie.

La presidente ha aggiunto che nell’elaborazione delle proposte, e non solo, si è assistito nella categoria ad un bombardamento autolesionista mirante a sfasciare tutto.

Il presidente Bossa ha ringraziato la presidente Macelloni del suo intervento convenendo che nei suoi confronti vi è stato un parziale isolamento da parte della categoria. Se ora si sarà più uniti e se la pressione del sindacato darà frutti, si potrà affrontare le scelte che il Governo dovrà fare. Anche l’Ungp dovrà pertanto farsi carico del nuovo quadro previdenziale contribuendo alla unità della categoria. 

La presidente Macelloni ha aggiunto che la scelta del Governo sarà a tempi brevi perché verrà inserita, come emendamento, nella legge di stabilità, il che comporterà qualche rischio nella fase di approvazione. Ha poi aggiunto che si è assistito ad un bombardamento sull’Inpgi da parte di molti colleghi con l’obiettivo di chiudere l’istituto e vincere le elezioni dell’Ordine. Solo a situazione stabilizzata si saprà chi veramente ha lottato per salvare l’Inpgi. Ha segnalato pure che comunque la parte dell’Inpgi riferita alla gestione separata resterà in attività.

Il presidente Bossa ha chiesto che ne sarà dei fiduciari Inpgi e degli uffici periferici nel caso di acquisizione da parte dell’Inps. La presidente Macelloni ha precisato che saranno necessari mesi perché l’Inps possa assorbire i giornalisti e le articolazioni periferiche, ma al termine tutto passerà all’ Inps.

Il collega Romano Bartoloni ha comunicato che la seduta del Consiglio dei ministri per la legge di stabilità è fissato nel pomeriggio alle ore 15. A breve quindi si saprà il destino dell’Inpgi. Ha chiesto informazioni poi sugli ipotizzati sei mesi di tempo per l’eventuale passaggio all’Inps.

Conclusa questa fase di dibattito, ringraziata, anche per la sua chiarezza, la presidente Macelloni, il presidente Bossa ha introdotto Gianfranco Giuliani, nuovo presidente di Casagit Salute accompagnato dal vicepresidente vicario Giancarlo Summo e da Gianpiero Spirito, presidente della Fondazione Casagit. 

Nel suo saluto ai nuovi dirigenti, Bossa ha sottolineato l’attenzione dei pensionati per l’attività della Casagit e per la trasformazione recentemente intervenuta che consente di garantire l’integrazione dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. Ad essa si aggiungono le prestazioni rese possibili anche a nuovi soci non giornalisti. 

Il presidente Giuliani ha ricordato che Casagit può vantare una “storia di salute” che dura da più di 45 anni. Attualmente gli iscritti sono 53 mila e l’apertura al mercato consente a tutti di poter usufruire di servizi e vantaggi esclusivi. Il presidente ha quindi illustrato le caratteristiche distintive dei piani sanitari proposti da Casagit Salute.

Giuliani ha poi fatto presente che l’ipotizzato passaggio all’Inps da parte dell’Inpgi porrà problemi inediti anche alla Casagit e ha sollecitato in proposito il rafforzamento del collegamento fra tutti gli enti della categoria e il sindacato. Il presidente Bossa ha condiviso tale necessità e ha sottolineato l’impegno dell’Unione pensionati per il rafforzamento dell’unità della categoria in una fase di passaggio ricca di incognite. Ha poi sottolineato la necessità del mantenimento delle tutele in atto.

In questa fase della riunione si è appreso che il Governo aveva approvato la legge di bilancio inserendo anche un comma che prevede il passaggio dell’Inpgi nell’Inps. 

Nel dibattito il collega Pietro Ruo ha chiesto se l’Inpgi è in grado di fare lobby per la scelta della prima ipotesi sul futuro dell’istituto, ossia l’assorbimento di tutta la filiera dell’informazione. La presidente Macelloni ha risposto chiarendo che l’azione di lobby è in corso da quattro anni, ma spesso è mancata l’unità della categoria. Con il passaggio all’Inps, ha sottolineato, cresceranno le procedure burocratiche.

Il collega Claudio Mazza ha chiesto come, dopo il passaggio all’Inps, avverrà la raccolta dei contributi della Casagit e come saranno articolate le altre prestazioni per la categoria. La presidente Macelloni ha confermato che si tratta di un problema serio e che la soluzione va trovata al più presto.

La collega Patrizia Disnan ha chiesto quali saranno in questa fase gli effetti del passaggio all’Inps per i giornalisti in attività. La presidente Macelloni ha risposto che porteranno nell’Inps i propri contributi con un allineamento di prestazioni con quelle degli altri lavoratori.

Il collega Giuseppe Sgambellone ha chiesto informazioni sul patrimonio immobiliare dell’Inpgi a cui è seguita la risposta che tutto sarà acquisito dall’Inps. Analogamente il vicepresidente Bruschetti ha chiesto le procedure che verranno adottate nella raccolta delle trattenute e il fondo di solidarietà. La risposta è stata che il tutto verrà coordinato quando sarà passato all’Inps l’assetto anagrafico degli iscritti all’Inpgi.

E’ intervenuto poi in videoconferenza il vicepresidente dell’Inpgi Beppino Gulletta che il presidente Bossa ha ringraziato per la sua vicinanza all’Ungp. Hanno poi interloquito con lui anche i colleghi Disnan, Antonio Lovascio, Enzo Ferrini, Giorgio Greco, Mazza, Sgambellone. I temi trattati sono stati il futuro della ex fissa, i tempi del passaggio all’Inps, il riordino statutario, la “spalmatura” della 14esima su 12 mensilità, la contrattazione sindacale in ambito Inps.

Infine il presidente Bossa ha dato la parola alla collega Disnan che ha illustrato lo stato dell’esame del questionario elaborato dall’università di Udine e diffuso tra i giornalisti pensionati. Le risposte sono state circa 900 segnando così il successo dell’iniziativa. Appena disponibile nella sua interezza, ha aggiunto Bossa, il materiale raccolto sarà presentato in un incontro che si svolgerà a Roma e sarà successivamente oggetto di una pubblicazione con il sostegno della Fondazione Murialdi. Si punterà anche al coinvolgimento delle scuole di giornalismo accreditate, e alla diffusione dei risultati della ricerca a cura dei Gruppi regionali dell’Ungp.

Il presidente
Guido Bossa

Il segretario
Mauro Lando