28/10/2021

Macelloni e Gulletta al CN Ungp: per l’Inpgi transizione carica di incognite ma abbiamo difeso l’autonomia e gli interessi degli iscritti


La presidente dell’Inpgi Marina Macelloni e il Vicepresidente vicario Peppino Gulletta sono intervenuti alla seduta del Consiglio nazionale dell’Ungp ed hanno illustrato le conclusioni del lavoro svolto nei mesi scorsi dalla Commissione tecnica incaricata dal Governo di approfondire le misure volte al ripristino della sostenibilità economico-finanziaria della gestione previdenziale dell’Inpgi sostitutiva dell’Assicurazione generale obbligatoria. L’obiettivo del lavoro affidato alla Commissione era di garantire nel futuro le tutele previdenziali degli iscritti all’Inpgi, attivi e pensionati. 

Qui il comunicato dell’Inpgi

Nel suo intervento Marina Macelloni ha in particolare evidenziato come nella trattativa l’Inpgi abbia ottenuto il riconoscimento della corretta gestione degli interessi degli iscritti, scongiurando il commissariamento dell’Istituto anche nella fase transitoria che si aprirà a partire dal 1° gennaio 2022. Se il Governo, a conclusione della sessione di bilancio che si sta per aprire alle Camere, opterà per il trasferimento all’Inps della Gestione principale dell’Inpgi, e se tale scelta sarà approvata dal Parlamento, una commissione mista tra i due enti dovrà nel termine di sei mesi definire i dettagli, non secondari della fase transitoria. In tale ipotesi, al 30 giugno 2021 tutti gli iscritti all’Inpgi – attivi e pensionati – passeranno all’Inps, con la garanzia delle posizioni giuridiche già maturate. Le prestazioni assicurate dall’ Inpgi per attivi e pensionati restano comunque garantite; mentre la gestione separata, l’Inpgi 2, manterrà la propria autonomia. Macelloni ha sollecitato l’impegno unitario di tutti gli iscritti per la salvaguardia degli interessi comuni di tutte le giornaliste e i giornalisti italiani nella delicata fase che si sta aprendo.

La registrazione della seduta del Consiglio Nazionale sarà a breve disponibile sul nostro canale YouTube.