22/07/2021

Tempi stretti e una soluzione strutturale per l’Inpgi. Il Comitato esecutivo Ungp chiede il superamento dell’emergenza


L’Unione nazionale giornalisti pensionati segue con preoccupata attenzione l’evolversi della procedura di commissariamento dell’Inpgi, che è ormai vicina ad un punto di svolta definitivo. Il Comitato esecutivo dell’Ungp ha esaminato la questione sulla scorta del proficuo incontro del 1° luglio scorso con la Presidente Marina Macelloni e degli sviluppi immediatamente successivi: la proroga al 31 dicembre della moratoria alla procedura di commissariamento e la contestuale istituzione di una Commissione tecnica presso la Presidenza del Consiglio-Dipartimento per l’Editoria, cui è stato affidato il compito di individuare soluzioni strutturali che consentano di superare l’attuale stato di difficoltà finanziaria della gestione previdenziale in capo all’Istituto. Della Commissione fanno parte rappresentanti del Dipartimento, dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia, dell’Inps e dell’Inpgi. La Commissione dovrà concludere i suoi lavori entro i 20 ottobre.

Alla riunione del Comitato esecutivo Ungp ha partecipato il Vice Presidente Vicario dell’Inpgi Giuseppe Gulletta che ha informato il Comitato sulla tempistica, assicurando il suo impegno per il costante aggiornamento sull’evoluzione della situazione e, per quanto possibile, sui lavori della Commissione.

Il Comitato esecutivo ha ritenuto che il rinnovo per sei mesi della moratoria e la contestuale istituzione della commissione tecnica indichino che la stagione dei rinvii si sta concludendo e che i tempi di una riforma complessiva del sistema dell’editoria che comprenda anche una sistemazione definitiva della previdenza si fanno più stretti. L’Unione pensionati conferma in proposito l’obiettivo della salvaguardia dell'autonomia funzionale e finanziaria dell’Inpgi quale presupposto per l’esercizio della professione giornalistica, e ritiene che debba essere ribadita la rilevanza istituzionale dell’attività che l’Inpgi svolge quale ente sostitutivo dell’Assicurazione generale obbligatoria, garantendo all’Istituto le fonti di reddito necessarie mediante il già previsto ampliamento della platea contributiva, i cui tempi vanno anticipati, e il recupero degli oneri impropri sostenuti negli scorsi anni per ammortizzatori sociali. 

L’Ungp conferma i criteri per il superamento dell’emergenza nell’intero comparto editoriale, indicati nell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale del 19 gennaio 20021. 

Tutela dell’autonomia, ampliamento della platea contributiva, salvaguardia delle prestazioni: un documento dell’Ungp

Il Consiglio nazionale dell’Ungp ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno:

“Il Consiglio nazionale dell’Ungp, confermando il proprio impegno volto alla tutela degli interessi morali e materiali dei giornalisti pensionati, dei quali ha la rappresentanza nelle sedi sindacali, previdenziali e assistenziali, ha esaminato la situazione gestionale e patrimoniale dell’Istituto di previdenza quale risulta dai bilanci di assestamento 2020 e preventivo 2021 della Gestione principale, attualmente all’esame dei Ministeri vigilanti, e condivide la viva preoccupazione e l’allarme dell’intera categoria per un situazione di emergenza dovuta alla crisi strutturale del comparto editoriale che si è ulteriormente aggravata nel corso degli ultimi mesi in seguito all’impatto della pandemia da Covid-19 sulle aziende, con la conseguente applicazione della Cigs in deroga per 1500 giornalisti, con un  costo per l’Istituto che si aggiunge ai 500 milioni di Euro per ammortizzatori sociali di cui l’Inpgi si è fatto carico negli ultimi venti anni e che solo dal 2021 sono a carico dello Stato. A questo si aggiunge il monte di contributi previdenziali non corrisposti dalle aziende, che devono essere recuperati. Pesano anche il dilagare del precariato e la mancata definizione dell’equo compenso, che danneggiano i giovani giornalisti, con ricadute anche sui conti della previdenza.

“L’Unione pensionati ritiene che la messa in sicurezza dei conti dell’Istituto di previdenza non possa prescindere dalla salvaguardia dell’autonomia, che non solo garantisce il welfare della categoria, ma tutela la dignità e la professionalità dei giornalisti. L’obiettivo del riequilibrio finanziario va raggiunto in prospettiva rispondendo ai cambiamenti in essere nel mondo del lavoro con l’apertura a nuove categorie di professionisti che arricchiscono il mercato della comunicazione di nuove competenze. Il conseguente ampliamento della platea contributiva, già deciso in via legislativa ma da anticipare nei tempi di attuazione, è un obiettivo da conseguire con decisione, e l’impegno assunto in questo senso dal Presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno va salutato con apprezzamento, trattandosi della più autorevole conferma della correttezza del percorso già individuato dall’Inpgi per il risanamento dei propri conti. Per questi motivi l’Ungp auspica un serrato confronto fra presidenza del Consiglio, ministeri competenti, Inpgi e Sindacato per il riequilibrio dei conti dell’Istituto di previdenza.

“L’Ungp prende atto che nella relazione della Presidente al bilancio preventivo 2021, che indica un disavanzo pari a 225,3 milioni, il conseguimento della necessaria condizione di riequilibrio è affidata alla ricerca di soluzioni strutturali più che ad adeguamenti al ribasso delle prestazioni, peraltro già realizzati anche con il contributo responsabile dei pensionati, che hanno versato alle casse dell’Istituto un contributo di solidarietà non più reiterabile. L’Ungp denuncia il progressivo depauperamento dei trattamenti pensionistici e del potere d’acquisto dei titolari, e sollecita la Fnsi a coinvolgere, come avvenuto nel passato, la rappresentanza sindacale dei giornalisti pensionati nella fase di elaborazione delle misure già allo studio da parte dell’Inpgi di ulteriore riforma del proprio sistema previdenziale.”

Roma, 19 gennaio 2021