22/06/2021

Sondaggio Ungp sulla professione. In autunno l’indagine completa e la pubblicazione


Quasi 900 giornalisti pensionati, 884 per la precisione, hanno risposto al sondaggio Ungp sul futuro della professione. Per questo rilevante risultato, raggiunto alla scadenza della fase di raccolta dei questionati del 15 giugno, l'Ungp ringrazia tutti coloro che con il proprio contributo hanno colto le opportunità di contatto e partecipazione che offriva questa iniziativa, prima nel suo genere, e quanti ci hanno sostenuto in questo percorso. Metteremo a disposizione di questi colleghi, non appena disponibile, l'analisi dei dati, condotta dalla prof. Laura Rizzi dell'Università di Udine.

 Il materiale raccolto sarà presentato in autunno durante un incontro che si svolgerà a Roma e sarà successivamente oggetto di una pubblicazione con il sostegno della Fondazione Murialdi. Si punterà anche al coinvolgimento delle Scuole di giornalismo accreditate.

Le singole rappresentanze regionali dell'Ungp inoltre prenderanno contatto individualmente quanto prima con coloro che hanno manifestato il desiderio di prendere parte all'azione del sindacato, decisiva in questi difficili momenti di crisi.

Ma ecco qualche dato preliminare. LINK ALLE TABELLE

Le province con il maggior numero di questionari pervenuti sono: Milano (155), Roma (122), Genova (60), Torino (45), Bologna (38), Trieste (35), Udine (27), Trento (25), Firenze (24), Bolzano (18).

L'età media è di 69 anni (minima 50, massima 98).

Il genere femminile rappresenta il 20 per cento del campione: 710 rispondenti maschi e solo 174 femmine, a testimonianza di una professione che nei decenni passati era svolta prevalentemente da uomini. Nella tabella che incrocia i dati sull'età e il genere questa fotografia diventa ancora più nitida e impietosa rispetto al rapporto numerico rimasto squilibrato troppo a lungo tra giornaliste e giornalisti dentro a giornali, tv, radio. Si può anche cogliere però l'inizio della svolta con la crescita che più in là si è avuta.

Il 31 per cento, vale a dire circa uno su tre, dei rispondenti è in pensione da meno di 5 anni.

Il titolo di pensionamento è per il 43 per cento l'anzianità ma il prepensionamento viene al secondo posto con il 29 per cento, seguito dalla vecchiaia con il 24, da altre forme di pensionamento (2 per cento) e per finire dall'invalidità (1 per cento).