18/06/2021
Consiglio nazionale Ungp. Verbale della seduta del 18 maggio 2021
Nella sede della Fnsi in corso Vittorio Emanuele 349 in Roma alle ore 11 del 18 maggio 2021 si è aperta in videoconferenza la seduta del Consiglio Nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della seduta precedente
2) Situazione Inpgi
3) Sondaggio Ungp sul futuro della professione
4) Varie ed eventuali
Erano connessi Guido Bossa presidente, Orazio Raffa vicepresidente vicario, Gianfulvio Bruschetti vicepresidente, Mauro Lando segretario, Virgilio Squillace tesoriere, Paolo Baggiani, Stefanella Campana, Ermanno Corsi, Dario De Liberato,
Patrizia Disnan, Enzo Ferrini, Tiziana Longo, Antonio Lovascio, Domenico Marcozzi, Giuseppe Sgambellone, Enrico Valente; Giuseppe Di Pietro rappresentante Fnsi.
2) Situazione Inpgi
La seduta è stata aperta in videoconferenza dal presidente Guido Bossa presente nella sede romana del sindacato. Dopo l’approvazione, con una modifica, del verbale della seduta precedente, il presidente Bossa ha comunicato che non è stato finora possibile avere la presenza della presidente dell’Inpgi Marina Macelloni, come a suo tempo richiesto. L’interlocuzione con la presidente Macellloni è in corso pe la definizione di una data. Il vicepresidente vicario Orazio Raffa ne ha stigmatizzato il comportamento auspicando che lo stesso segretario della Fnsi Lorusso faccia sentire in proposito la sua voce. La collega Tiziana Longo ha definito incomprensibile il comportamento di Macelloni, mentre il tesoriere Virgilio Squillace ha sì sottolineato la gravità della situazione dell’Inpgi, ma non per questo la presidente poteva esimersi dall’incontro con i pensionati.
Il presidente Bossa ha segnalato che il giorno 20 maggio è prevista una manifestazione promossa a Roma dalla Fnsi davanti a Montecitorio presenti tutti i rappresentanti della categoria. In quella occasione incontrerà la presidente Macelloni e le chiederà ancora un incontro con l’Ungp. Ha aggiunto che nel corso della manifestazione diffonderà un comunicato – volantino dell’Ungp sui temi sindacali della categoria. Il comunicato, ha ricordato, è stato discusso ampiamente nella seduta dell’Esecutivo.
Il collega Paolo Baggiani ha successivamente illustrato la sua proposta di inviare ai parlamentari giornalisti, ma anche alla presidenza del Consiglio, ai ministri, ai capigruppo, ai giornali e agenzie di stampa una lettera firmata Ungp per esprimere le preoccupazioni dei pensionati in merito alla situazione dell’Inpgi, chiedendo pertanto sostegno al risanamento dell’Inpgi. L’obiettivo è di dare il massimo risalto alle preoccupazioni dei giornalisti pensionati in merito all’istituto previdenziale.
La collega Longo ha espresso adesione alla proposta Baggiani anche per dimostrare l’impegno e le preoccupazioni dei pensionati. Va bene, ha aggiunto, coinvolgere Governo e Parlamento, ma anche il segretario della Fnsi Lorusso dovrebbe partecipare alle riunioni dell’Ungp portando anche notizie sulla ex fissa.
Apprezzamento alla proposta di Baggiani è venuto anche dal collega Ermanno Corsi; scrivere ai giornalisti parlamentari ed al mondo politico per salvaguardare l’Inpgi, ha aggiunto, non è solo una iniziativa a favore della categoria, ma è anche un atto con valore democratico. Ha aggiunto che anche l’Ordine e la Fnsi dovrebbero rivolgersi al Presidente della Repubblica esprimendo le proprie preoccupazioni in merito all’ente previdenziale
Il collega Antonio Lovascio ha affermato che è il momento di far sentire la voce di tutta la categoria, perché il traguardo di giugno, quando l’Inpgi sarà commissariata, ormai incombe. La Fnsi, ha ricordato, deve difendere il lavoro, ma anche l’Inpgi e i pensionati devono farsi sentire, non per polemizzare con gli enti di categoria, ma per un rapporto dialettico corretto al fine di essere rispettati. Anche per questo, ha aggiunto il collega Baggiani è urgente decidere l’invio della lettera dell’Ungp al presidente Draghi, ministri e capigruppo sottolineando che la crisi dell’Inpgi investe anche la libertà di informazione.
A sua volta il vicepresidente Gianfulvio Bruschetti ha confermato l’opportunità di inviare ai vertici politici la lettera elaborata da Baggiani e firmata Ungp, ma è necessario coinvolgere anche Fnsi, Inpgi. Casagit così da sottolineare come il sindacato dei pensionati sia attivo e partecipi alla vita della categoria. Il collega Enzo Ferrini ha chiesto che ci si impegni ad interessare anche i giovani giornalisti.
Giuseppe Di Pietro, collega rappresentante della Fnsi, ha assicurato che il segretario della Fnsi Lorusso si era interessato a che la presidente dell’Inpgi incontrasse l’Ungp aggiungendo che il mondo giornalistico più giovane non è interessato all’Inpgi e alla previdenza, il che indebolisce il sistema. Per questo è necessario essere vigili in previsione dell’ipotesi di commissariamento a partire dal 30 giugno. Ha aggiunto che comunque il sistema degli enti giornalistici è in trasformazione ricordando come la Casagit abbia assunto ruoli diversi con l’ingresso di nuovi assistiti, nell’Inpgi è previsto l’arrivo dei comunicatori, il che avrà un contraccolpo nei rapporti interni e all’esterno sull’ Ordine. È comunque difficile immaginare cosa succederà nella categoria durante i prossimi anni.
La collega Longo, sostenendo la diffusione della lettera elaborata da Baggiani, ha dato atto delle trasformazioni all’orizzonte, ma anche per questo è importante che i pensionati e l’Ungp promuovano azioni autonome tenendo conto anche del numero consistente dei pensionati stessi. Il tesoriere Squillace ha poi messo in rilievo come nella lettera ai parlamentari giornalisti debba emergere come l’Inpgi, se è gravata di disavanzo di 242 milioni di Euro, vanta anche un credito di 276 milioni verso aziende editoriali. In merito al commissariamento dell’Inpgi il presidente Bossa ha ipotizzato che il Governo decida per un rinvio così che nel frattempo sia l’Inpgi stesso a decidere misure drastiche sulle future pensioni, il che rende necessario la massima solidarietà da esprimere verso le nuove generazioni.
È seguito poi un intreccio di interventi (Raffa, Bruschetti, Ferrini, Longo, Corsi) che ha portato all’approvazione, con modifiche, della lettera di Baggiani. La lettera è allegata al presente verbale.
Chiuso questo argomento il collega Corsi ha invitato il presidente a verificare se sarà possibile convocare in presenza la prossima seduta del Consiglio nazionale.
Il presidente Bossa ha portato poi all’attenzione il comunicato – volantino dell’Ungp esaminato dall’ Esecutivo da diffondere nel corso della manifestazione del 30 maggio. A tal proposito ha collega Campana ha proposto un emendamento al secondo capoverso.
Il collega Baggiani ha chiesto di togliere al secondo capoverso ogni riferimento alla distruzione con atto di guerra da parte di Israele dell’edificio di Gaza riservato agli organi di informazione. Ha ricordato che aggressioni ai giornalisti sono frequenti in tante aree critiche del mondo A suo dire quindi la citazione di quanto successo a Gaza aveva una valenza politica e quindi era da togliere. A sua volta il vicepresidente Bruschetti ha ricordato come l’azione di Gaza abbia avuto una vasta eco negativa, citando a proposito l’Onu e il presidente Usa Biden.
Il collega Giuseppe Sgambellone ha espresso consenso all’emendamento Campana e alle argomentazioni di Bruschetti ritenendo che il testo in esame non abbia valenza politica, quanto piuttosto si lega alla tutela della libertà di stampa.
In merito alla citazione di Gaza il presidente Bossa ha espresso la convinzione che sia stato un atto di guerra sul quale il presidente Usa ha chiesto spiegazioni al presidente di Israele Netanyahu. Il vicepresidente Raffa ha aggiunto che quanto successo è un fatto di cronaca relativo proprio alla libertà di stampa per cui non si può soprassedere. Il collega Valente si è detto d’accordo con l’emendamento Campana, aggiungendo che comunque si tratta di un testo diffuso come volantino.
Dopo altre annotazioni dei colleghi Longo, Raffa, Baggiani, Disnan, Di Pietro il documento in dieci punti è stato messo ai voti e approvato con un voto contrario. Il documento è allegato al presente verbale.
3) Sondaggio Ungp sul futuro della professione
La collega Disnan ha espresso soddisfazione per il risultato del questionario inviato ai giornalisti pensionati. Fino a quel momento erano stati restituiti compilati 810 questionari, numero che rappresenta un buon campione rispetto ai circa 7500 pensionati. Ha proposto anche di fissare il giorno 15 giugno come termine per l’invio dei questionari compilati. Infine ha illustrato la prima fase di elaborazione a cura della professoressa Laura Rizzi, docente di Econometria presso l’Università di Udine, Tra i primi elementi significativi emersi, ha segnalato la distinzione per genere (80% di maschi, 20% di femmine), l’anzianità di pensionamento (il 2% da meno di un anno, il 28% da uno a cinque anni, il 70% da più di cinque anni), l’età media dei rispondenti (69,4 anni). Una classifica per province vede al primo posto Milano con 150 questionari pervenuti, poi Roma (111), Genova (55) Bologna e Torino (38). Il presidente Bossa ha infine comunicato che l’indagine sarà pubblicata dalla Fondazione Murialdi e verrà presentata in un convegno in autunno.
Il presidente
Guido Bossa
Il segretario
Mauro Lando