17/06/2021

Comitato esecutivo Ungp. Verbale della seduta del 17 maggio 2021


Presso la sede di Corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 15,30 del giorno 17 maggio 2021 si è aperta in videoconferenza la riunione del Comitato esecutivo dell’Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:

1) Approvazione del verbale della seduta precedente 

2) Situazione Inpgi 

3) Sondaggio Ungp su futuro della professione

4) Varie ed eventuali

Presenti da remoto Guido Bossa presidente, Orazio Raffa vicepresidente vicario, Gianfulvio Bruschetti vicepresidente, Mauro Lando segretario, Virgilio Squillace tesoriere, Paolo Baggiani, Stefanella Campana, Dario De Liberato, Patrizia Disnan Claudio Mazza. 

2) Situazione Inpgi 

La seduta è stata aperta in videoconferenza dal presidente Bossa presente nella sede romana del sindacato. Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, il presidente Bossa ha comunicato che l’auspicato incontro con la presidente dell’Inpgi Marina Macelloni non si è potuto ancora tenere per l’indisponibilità della presidente, ma sono in corso interlocuzioni per fissare una data. I problemi dell’Inpgi sono seri e complessi, ma un segno di attenzione verso la rappresentanza nazionale dei pensionati Inpgi era più che opportuno. Ha aggiunto che il giorno 30 maggio davanti a Montecitorio è prevista una manifestazione promossa dalla Fnsi anche per la difesa dell’Inpgi e in quella occasione sarà presente la presidente la presidente Macelloni alla quale rinnoverà l’invito. Infine ha aggiunto che in previsione di quella manifestazione ha preparato un documento da riprodurre su un volantino da distribuire in piazza.

Il vicepresidente vicario Orazio Raffa si è detto amareggiato per il silenzio della presidente dell’Inpgi dicendosi intenzionato di incontrarla anche per ricordarle che i giornalisti pensionati ammontano a 7500 unità, una platea quindi da non trascurare. 

Il vicepresidente Gianfulvio Bruschetti ha condiviso il rammarico per la indisponibilità della presidente Macelloni a incontrare i pensionati, resa più incomprensibile per la mancanza di risposte agli inviti ed a sollecitazioni ripetute.

Il collega Paolo Baggiani ha commentato che da mesi non si hanno notizie sulla situazione dell’Inpgi e delle pensioni a fronte del fatto che a fine giugno è previsto il commissariamento dell’istituto. A tal proposito ha proposto di inviare ai colleghi parlamentari un appello per fare chiarezza sull’Inpgi ritenendo una scorrettezza il fatto di tenere la categoria nella incertezza. La collega Patrizia Disnan ha ricordato che in occasione della manifestazione Fnsi del primo maggio la presidente Macelloni aveva sottolineato le criticità dell’Inpgi. A sua volta la collega Stefanella Campana in merito alla lettera ai giornalisti deputati ha ricordato che per loro l’Inpgi si fa carico dei contributi figurativi: anche per questo sarebbe grave se da loro non venisse un sostegno. Tema quest’ultimo ribadito anche dal vicepresidente Raffa. Il vicepresidente Bruschetti ha aggiunto che va ampliata la lista dei destinatari della lettera inserendo anche il presidente Draghi, con i ministri del lavoro e dell’economia proprio per coinvolgere i vertici governativi nella crisi dell’Inpgi.

Il tesoriere Virgilio Squillace ha ipotizzato che la riservatezza della presidente Macelloni rappresenti il segno che la situazione dell’Inpgi sia più grave di quanto è noto.

Ha espresso perplessità circa l’invio, da parte dell’Ungp, delle lettere ai parlamentari giornalisti per chiedere attenzione verso l’Inpgi. Piuttosto un simile intervento, ha aggiunto, sarebbe più utile se partisse dalla Fnsi o dall’Ordine. Ha ricordato che nel mese di dicembre era stata spedita analoga lettera, ma senza alcun riscontro significativo. Piuttosto la lettera dovrebbe avere come obiettivo l’organizzazione di un incontro tra sindacato e parlamentari. Il collega Dario De Liberato ha suggerito di far conoscere più ampliamente possibile sia silenzio dell’Inpgi, sia i nomi dei parlamentari interpellati. Il collega Baggiani ha aggiunto che la lettera dovrebbe essere spedita anche ai giornali ed alle agenzie di stampa, così anche da segnalare l’impegno dell’Ungp per i giornalisti pensionati.

In merito all’Inpgi il presidente Bossa ha segnalato che si sta ipotizzando un rinvio del commissariamento di fine giugno, ma anche ritocchi alle pensioni che potrebbero incidere sui colleghi in attività con un anticipo del conteggio contributivo della pensione. Altra ipotesi è un prelievo per 5 anni del 1 per cento sulle pensioni, in segno di buona volontà nel contribuire al risanamento. Saranno interventi utili, ma certo non risolutivi. Il risanamento dell’Inpgi, ha aggiunto, sta nell’aumento della base contributiva anche se l’arrivo dei comunicatori nel 2023 non sarà sufficiente. 

Il collega Baggiani ha ribadito l’opportunità di inviare, a firma Ungp, la lettera ai deputati giornalisti così da evidenziare l’attività dei pensionati. Dopo avere espresso apprezzamento per la manifestazione del 20 maggio la collega Disnan ha sollevato dubbi sull’utilità di mandare la lettera ai parlamentari giornalisti, semmai deve essere indirizzata al presidente Draghi, ai ministri, ed ai capigruppo parlamentari. Il collega Baggiani ha ribadito che comunque deve apparire chiaro che l’iniziativa è dell’Ungp. Bossa ha segnalato che sull’argomento si deciderà all’indomani in sede di Consiglio nazionale. Il vicepresidente Raffa ha ricordato che comunque l’Inpgi può venire risanato solo con l’allargamento delle base contributiva.

Il presidente Bossa ha poi letto la bozza del testo in dieci punti del comunicato – volantino che intende distribuire in occasione della manifestazione del 20 maggio.

Il collega Baggiani si è detto contrario al secondo paragrafo del volantino per il riferimento alla guerra in corso in Palestina e al bombardamento dell’esercito israeliano che ha distrutto il palazzo dell’informazione a Gaza. Ha dichiarato che questa citazione è una scelta politica e che in tante zone del mondo vi sono attacchi alla libertà di stampa. La collega Campana ha proposto di aggiungere il riferimento alle minacce sull’informazione presente in molti altri stati. Suggerisce che l’Ungp si unisca alla condanna unanime contro i tentativi di silenziare la libera informazione a Gaza come in qualunque altro paese. Il collega Squillaci ha ricordato i giornalisti vittime di quei bombardamenti e quindi il riferimento a Gaza doveva restare. Bossa ha convenuto di aggiungere il tema più generale delle minacce alle libertà di stampa. Raffa ha proposto di allargare l’orizzonte delle minacce alla libertà di stampa, Disnan ha sollecitato a richiamare la situazione della libertà di stampa, Bruschetti ha chiesto di integrare con la situazione in Italia e nel mondo, Campana ha invitato ad una mediazione nel testo tenendo conto delle minacce alla libertà di stampa presenti in molti paesi. Bossa ha invitato a non dividersi in una votazione, semmai rinuncia al capoverso. Baggiani ha confermato l’opportunità di eliminare il riferimento a Gaza. Bossa ha proposto di sentire all’indomani il parere del Consiglio Nazionale. Squillace ha dichiarato di non essere d’accordo al taglio del capoverso, Raffa ha sottolineato che nella guerra israelo – palestinese l’episodio di Gaza è un fatto di cronaca recente e particolarmente drammatico, per cui non è trascurabile nel documento. 

3) Sondaggio Ungp su futuro della professione

La collega Disnan ha illustrato le ultime fasi della raccolta del questionario lanciato mesi fa tra i giornalisti pensionati. Il risultato è più che positivo perché al momento si sono raccolti 810 questionari che saranno analizzati dalla professoressa Laura Rizzi, docente di Econometria presso Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’Università di Udine. Preso atto con soddisfazione del risultato, su proposta della collega Disnan si è ritenuto di prolungare la raccolta dei questionari fino al 15 giugno.

Il presidente Bossa ha comunicato che l’indagine sarà pubblicata dalla Fondazione Murialdi e verrà presentata in autunno in un convegno nella sede della Fnsi.

Il presidente
Guido Bossa

Il segretario
Mauro Lando