18/05/2021

Lettera aperta dell’Ungp ai parlamentari giornalisti: Salvate l’Inpgi!


Il Consiglio nazional dell’Unione nazionale giornalisti pensionati ha approvato la seguente Lettera aperta ai parlamentari giornalisti

Cari colleghi e colleghe, 

salvate l’INPGI! Il nostro ente previdenziale è in profonda crisi, e le pensioni di tutti i giornalisti, siano essi in pensione o ancora in attività, sono a rischio. La crisi generale dell’editoria che da anni ha colpito il nostro Paese ha portato alla drastica riduzione dell’occupazione con la conseguente diminuzione delle contribuzioni versate all’Ente previdenziale mentre nel contempo sono aumentate le uscite dovute ai pensionamenti e prepensionamenti. Inoltre l’evoluzione dell’informazione ha creato nuove figure professionali che sfuggono ai contratti giornalistici in atto e ai versamenti previdenziali.

Tutti noi sappiamo che l’INPGI è nato per garantire l’autonomia della professione, così come sappiamo che una informazione libera è sinonimo di democrazia. Non a caso nei Paesi nei quali l’informazione è soggetta a bavagli e censure dominano le dittature e i governi antidemocratici.

Come più volte sottolineato in documenti ufficiali del nostro sindacato, l’informazione libera rappresenta la coscienza critica di chi governa, indipendentemente dal colore e dalle posizioni politiche. L’informazione non deve avere paura di chi governa, così come chi governa non deve avere paura dell’informazione. 

Noi giornalisti pensionati vi chiediamo uno sforzo affinché con la vostra azione vengano attuati provvedimenti legislativi in grado di garantire il futuro dell’INPGI, nell’interesse non solo degli operatori dell’informazione, ma della libertà e della democrazia del nostro Paese.

In passato, l’INPGI si è fatto carico non solo degli aspetti previdenziali, ma anche di quelli assistenziali dovuti ai prepensionamenti stabiliti da leggi dello Stato, per notevoli importi che hanno gravato sui bilanci.

Oggi il bilancio dell’INPGI presenta un disavanzo di 242,2 milioni di euro, destinato ad accrescersi nel prossimo futuro. L’INPGI vanta crediti per 276 milioni di euro nei confronti di aziende editoriali con le quali è in atto un confronto giudiziario. Vorremmo che i fondi destinati all’editoria vengano erogati solo alle aziende che siano in regola con i versamenti dovuti, documentati dagli enti previdenziali, e che venga accelerato l’iter per l’inserimento nell’INPGI di nuove figure professionali, come quelle dei comunicatori, già previsto per il 2023.

Intanto si avvicina il commissariamento dell’Ente, previsto per il 30 giugno 2021. Vi chiediamo di agire subito nell’interesse di tutti gli operatori dell’informazione, in attività o pensionati, e di tutti i cittadini.