02/03/2021

Comitato Esecutivo Ungp. Verbale della seduta del 18 gennaio 2021


Presso la sede di Corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 15 del giorno 18 gennaio 2021 si è aperta in videoconferenza la riunione del Comitato esecutivo dell’Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:

1) Approvazione del verbale della seduta precedente 

2) Questionario rivolto ai pensionati Inpgi

3) Inpgi, proposte dell’Ungp

4) Varie ed eventuali

Presenti da remoto Guido Bossa presidente, Orazio Raffa vicepresidente vicario, Gianfulvio Bruschetti vicepresidente, Mauro Lando segretario, Virgilio Squillace tesoriere, Giuseppe Di Pietro in rappresentanza della Fnsi, Paolo Baggiani, Stefanella Campana, Dario De Liberato, Claudio Mazza, Patrizia Disnan. 

La seduta è stata aperta in videoconferenza dal presidente Bossa presente nella sede romana del sindacato. Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente, il presidente Bossa ha segnalato gli aggiornamenti introdotti nel questionario rivolto ai pensionati Inpgi ed ha commentato che si tratta di uno strumento che potrà essere utilizzato anche in futuro per mantenere i contatti tra i pensionati. La collega Patrizia Disnan, promotrice dell’elaborazione del questionario, ha confermato gli adeguamenti portati nel testo di introduzione ed ha sottolineato come la l’iniziativa possa essere poi replicata per una sorta di democrazia diretta.

Il collega Paolo Baggiani ha sottolineato la circostanza che il questionario può essere elaborato anche in forma anonima. Ha invitato a chiedere alla Fnsi di inserire la notizia nella newsletter quotidiana. Il vicepresidente Gianfulvio Bruschetti ha chiesto che il testo introduttivo sia riportato sulla carta intestata dell’Ungp così che appaia evidente di chi sia l’iniziativa. Il collega Claudio Mazza ha sottolineato come sia necessario far risaltare la presenza del logo Ungp sia sul testo che sul questionario.

3) Inpgi, proposte dell’Ungp

Il presidente Bossa ha presentato una bozza di documento sul tema della crisi dell’Inpgi. A fronte delle difficoltà dell’istituto previdenziale, ha ricordato come il presidente del Consiglio Conte abbia espresso nella conferenza stampa di fine anno la disponibilità del Governo ad intervenire per riequilibrare il bilancio dell’Inpgi segnalando anche la necessità di allargare la base contributiva. Ha ricordato infine come nel corso degli anni l’Inpgi abbia pagato 500 milioni di Euro per gli ammortizzatori sociali ai giornalisti. A partire dal 2021 questo impegno sarà però a carico del bilancio statale.

Il vicepresidente Raffa dichiarato che il documento in esame rispecchia la realtà delle cose. La crisi dell’Inpgi, ha aggiunto, è strutturale e determinata dalla mancanza di contributi versati dai giornalisti attivi a seguito della politica degli editori sia di procedere a prepensionamenti, sia di ridurre le dimensioni delle redazioni. Ha infine sottolineato che se gli ammortizzatori dal 2021 saranno a carico del Governo, l’ingresso dei “comunicatori” nell’Inpgi resta ancora previsto nel 2023.

La collega Campana ha ricordato il peso dei prepensionamenti, ma ha aggiunto che gravano sull’Inpgi anche i contratti al ribasso per i giovani giornalisti e la mancanza dell’equo compenso.

Il tesoriere Virgilio Squillace ha messo in rilievo come nel bilancio dell’Inpgi manchino 253 milioni di contributi che le aziende editoriali non hanno pagato. Ha quindi espresso la necessità di intensificare l’azione di recupero dei crediti.

Il collega Claudio Mazza ha commentato che è necessario approfondire il tema dei crediti contributivi proprio per il peso che hanno sul bilancio.

Il collega Baggiani ha dato atto che il commissariamento dell’Inpgi è stato spostato di sei mesi, ma si è chiesto cosa potrà succedere in caso di crisi di Governo. Ha chiesto che la Fnsi si impegni di più sul tema dell’Inpgi e ha rilevato come il sistema dell’informazione non si occupi dell’Istituto. Ha concluso ribadendo che le pensioni non devono essere toccate.

Nella successiva fase di elaborazione e completamento del documento sulla crisi dell’Inpgi si è articolato con intreccio di interventi cui hanno partecipato il presidente Bossa e i colleghi Baggiani, Bruschetti, Squillace, Disnan, Mazza, Campana, Raffa. I temi hanno riguardato la difesa delle pensioni, l’erosione del potere di acquisto, la non reiterazione dei contributi di solidarietà, i rapporti con la Fnsi, i diritti acquisiti, la giustizia sociale, il risanamento del bilancio Inpgi. In conclusione il documento è stato approvato all’unanimità e pronto per esser proposto al Consiglio nazionale convocato per l’indomani.

Il presidente
Guido Bossa

Il segretario
Mauro Lando