09/11/2020

Consiglio nazionale Ungp. Verbale della seduta del 2 luglio 2020


Nella sede della Fnsi in corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 11 del 2 luglio 2020 si è aperta in videoconferenza la seduta del Consiglio Nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:

1. Approvazione del verbale della seduta precedente

2. Ripresa dell’attività dell’Unione pensionati

3. Approvazione bilanci consuntivo 2019 e preventivo 2020

4. Varie ed eventuali.

Erano connessi Guido Bossa presidente, Orazio Raffa vicepresidente vicario, Gianfulvio Bruschetti vicepresidente, Mauro Lando segretario, Virgilio Squillaci tesoriere, Paolo Baggiani, Stefanella Campana, Natale Conti, Ermanno Corsi, Patrizia Disnan, Giorgio Greco, Antonio Lovascio, Domenico Marcozzi, Claudio Mazza, Giuliano Musi, Sgambellone Giuseppe, Enrico Valente, Ottavio Rossani presidente revisori dei conti, Pierluigi Roesler Franz revisore dei conti. 

Il presidente Guido Bossa ha aperto il Consiglio nazionale in videoconferenza augurandosi che entro l'anno si possa convocare una riunione tradizionale. Ha ricorda che la pandemia ha portato lutti tra i giornalisti in attività e pensionati ed ha rivolto loro un pensiero. Ha aggiunto che la pandemia ha dimostrato come gli anziani siano stati un’importante componente della società partecipando anche al sostegno delle famiglie. Ruolo questo che va sottolineato e riconosciuto.

Avviati i lavori, e approvato all’unanimità il verbale della seduta precedente, Ottavio Rossani presidente del collegio dei revisori dei conti e il tesoriere Vigilio Squillaci hanno proposto che siano considerati letti i bilanci consuntivo e preventivo con le relative relazioni in considerazione del fatto che tali documenti sono conosciuti da tutti in quanto spediti via email ai componenti del Consiglio nazionale. La proposta è stata accettata.

In merito al ruolo degli anziani durante la pandemia il presidente Rossani ha espresso dubbi sull'opportunità di rivendicare riconoscimenti vista anche la gravità della situazione generale. In tale contesto il presidente Bossa ha ricordato che sul sito dell'Ungp sono presenti due interventi dei colleghi Squillace e Patrizia Disnan. Ha sollecitato a inviare contributi in proposito, al fine di approfondire l'argomento.

In merito al tema dei bilanci il collega Ermanno Corsi ha invitato ad usare diverse formulazioni nel segnalare i gruppi regionali che versano la quota all'Ungp e gli altri che non lo fanno. Ha affermato che non vanno catalogati gruppi regionali virtuosi e altri inadempienti, perchè tutti i giornalisti pensionati iscritti al sindacato pagano la quota dello 0,30 % e quindi non vi sono morosi. Piuttosto andrebbe segnalato nel bilancio a quanto ammonti nelle singole regioni la trattenuta della quota sindacale degli iscritti e quanto di essa sia attribuita alla Fnsi e quanta all'Ungp. Ha aggiunto che è necessario che i gruppi regionali avvicinino i colleghi in pensione, o in procinto di andarci, per convincerli a confermare l'iscrizione al sindacato. 

Condivisione sull'evidenziare in bilancio quanto i pensionati versano alla Fnsi è stata espressa dal vicepresidente Orazio Raffa che ha poi comunicato che il giorno precedente si era riunito il Consiglio dell’Inpgi per la nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione. Ha segnalato che nel cda è stato eletto il collega Carlo Parisi, vice segretario della Fnsi, delegato a risolvere il problema del finanziamento dell'Ungp. Parisi, ha ipotizzato Raffa, lascerà la segreteria Fnsi così che per il finanziamento sarà necessario un altro interlocutore. Anche per questo, ha aggiunto, è necessario parlare direttamente con il segretario Raffaele Lorusso chiedendogli di risolvere lui il problema del finanziamento che è legato alla ripartizione dei circa 500.000 Euro che annualmente i pensionati versano con lo 0,30 per cento. A suo parere l’Ungp ha diritto di avere un bilancio legato a quella cifra e vedersi così assegnati almeno 50.000 Euro.

A sua volta il collega Giuliano Musi ha affermato che si è di fronte ad un bilancio fotocopia rispetto agli anni precedenti ed ha chiesto più chiarezza nei rapporti con i gruppi regionali. Ha ricordato che l’ultimo congresso Ungp ha approvato una mozione per la soluzione del problema del finanziamento. Non si è però fatto nulla anche perché la Fnsi è evidentemente contraria e gli interventi del delegato Di Pietro ne sono stati la testimonianza. La situazione, ha concluso, diventa insostenibile.

Il presidente del collegio dei revisori Rossani ha espresso indignazione per il comportamento della Fnsi in merito al finanziamento. Ha aggiunto che per fare passi in avanti è necessario prendere di petto la situazione interpellando il segretario Lorusso. A suo parere l’ipotesi di avviare trattative con i gruppi regionali è una finzione per non risolvere il problema.

La collega Stefanella Campana ha ricordato l’annosità del problema del finanziamento ed ha proposto che il presidente dell’Ungp incontri il segretario Lorusso per trovare una soluzione, anche perché chi avrebbe dovuto farlo non ha raggiunto alcun risultato.

Il problema è annoso, la Fnsi temporeggia, le trattative con le associazioni regionali servono per perdere tempo: la soluzione, ha affermato il collega Paolo Baggiani, è che la quota delle trattenute dei pensionati venga versata dall’Inpgi all’ Ungp, la quale poi, acquisita la sua spettanza, verserà il resto alla Fnsi. Ha poi aggiunto che i pensionati devono essere più ampiamente rappresentati negli organismi di categoria.

Il collega Antonio Lovascio ha sostenuto che è necessario un rapido chiarimento con la segreteria della Fnsi ed ha proposto che il Consiglio nazionale approvi un documento per rafforzare il ruolo del presidente nella trattativa con il segretario Lorusso.

Il vicepresidente Gianfulvio Bruschetti ha riconosciuto come necessaria la trattativa con la segreteria della Fnsi, ma altrettanto importante, ha aggiunto, è un’azione di convincimento dei segretari delle associazioni regionali. In sostanza bisogna agire su due fronti. Ha espresso infine accordo sull’approvazione di un ordine del giorno a sostegno del presidente. Il collega Enrico Valente si è detto d’accordo con le valutazioni di Ermanno Corsi ed ha sostenuto che le associazioni regionali sono un ostacolo per il finanziamento all’Ungp: è quindi utile intervenire sulla segreteria.

Il revisore dei conti Pierluigi Roesler Franz ha definito un problema di gestione quello della ripartizione delle quote tra Fnsi e Ungp. La Fnsi, ha aggiunto, riceve 500.000 Euro dalla quota dei pensionati, è sufficiente che versi all’Ungp lo 0,01 dei 500.000 Euro per avere un finanziamento di 50.000 Euro annui. Di converso l’Ungp dovrebbe versare alla Fnsi le contribuzioni che già riceve dalle associazioni regionali. Ha poi accennato ai soci aggregati (vedove e vedovi) dicendo che non esiste una suddivisione del loro numero su base regionale. Ha concluso esprimendo preoccupazione per i 190 prepensionamenti di giornalisti autorizzati dal Governo per il 2021, il che provocherà un forte aggravio al bilancio Inpgi. Ha aggiunto che, in particolare a Roma, i colleghi in procinto di andare in pensione svolgono le pratiche direttamente presso l’Inpgi, sfuggendo così alla conferma dell’iscrizione al sindacato. L’Inpgi pertanto dovrebbe accogliere le pratiche solo attraverso i fiduciari regionali. Consenso verso le proposte di Roesler Franz ha poi espresso il collega Domenico Marcozzi che ha annunciato il suo sostegno al documento sul tema del finanziamento.

A sua volta il collega Giuseppe Sgambellone ha segnalato che il segretario della sua associazione regionale ha acconsentito a versare anche quest’anno il contributo all’Ungp con la sollecitazione però che tutte le associazioni contribuiscano. In caso contrario in futuro saranno possibili decisioni diverse. Per risolvere il problema ha aggiunto è necessaria l’interlocuzione diretta tra il segretario Lorusso e il presidente Bossa anche perché il problema si trascina da troppo tempo. Ha poi ricordato come debba rimanere forte l’attenzione anche verso la ex fissa che rischia di passare in secondo piano.

Il presidente Bossa ha ricordato che era stato lo stesso segretario Lorusso ad ipotizzare che il finanziamento dell’Ungp passasse attraverso la Fnsi sulla base della quota sindacale dello 0,30 %. Era stata poi l’opposizione delle associazioni sindacali regionali ad affossare tale soluzione. Da allora la ricerca di riaprire la trattativa era stata affidata a Parisi, ma poi tutto si è fermato anche per la pandemia.  Ora che Parisi è entrato nel consiglio di amministrazione dell’Inpgi, ha aggiunto, è arrivato il momento di tornare alla trattativa ricordando che l’Ungp dotata di un bilancio adeguato potrà anche finanziare le attività dei gruppi regionali. La soluzione, ha affermato, è nella determinazione di una percentuale della trattenuta dello 0,30 % sulla pensione.

Il collega Raffa ha confermato l’opportunità di dare mandato al presidente di incontrare il segretario Lorusso per trovare una soluzione politica al problema del finanziamento. Si è detto convinto che la maggiore difficoltà arriverà dal gruppo romano. A sua volta il collega Giorgio Greco si è detto d’accordo con la proposta di Roesler Franz ed ha espresso preoccupazione per i prepensionamenti con il conseguente aggravio per l’Inpgi. Ha concluso invitando a mantenere viva l’attenzione sul problema della ex fissa. Il tesoriere Squillace, chiariti alcuni aspetti del bilancio, ha confermato la necessità di discutere del finanziamento direttamente con il segretario Lorusso. Il collega Baggiani si è detto preoccupato per i prepensionamenti ed ha invitato il presidente a predisporre un documento da far approvare poi al Consiglio nazionale. Documento, ha affermato Bossa, che si articolerà sui temi del finanziamento, dei prepensionamenti e della ex fissa. In conclusione il collega Musi ha espresso parere positivo all’elaborazione del documento, ma ha preannunciato che nel 2021, se il problema del finanziamento non sarà risolto, non approverà il bilancio.

In conclusione il presidente Bossa ha messo ai voti il bilancio consuntivo che è stato approvato all’unanimità.

Il presidente
Guido Bossa

Il segretario
Mauro Lando