07/02/2012

Casse previdenziali piene di rischi per gli investimenti
in titoli strutturati: ma l’Inpgi non è sotto accusa

Le Casse di previdenza di diverse categorie professionali (ma fra queste non risulta esserci l’Inpgi) sono in sofferenza per l’esposizione verso titoli strutturati. Lo sostiene uno studio di Massimiliano Marzo e Paolo Zagaglia, pubblicato sul sito “la voce.Info” diretto da Tito Boeri. Ciò è potuto accadere – dicono i due ricercatori - perché spesso le casse previdenziali non hanno le competenze finanziarie adeguate e si rivolgono a consulenti in conflitto di interesse e interessati più al rendimento che al rischio connesso ai titoli nei quali investono. Anche in Italia – concludono i due studiosi - dovrebbe crescere il ricorso a servizi  di “risk advisory”, indipendenti rispetto all’advisor per la gestione del portafoglio


La recente tempesta  sui mercati finanziari internazionali non ha colpito soltanto le grandi realtà, come le banche d’affari o i maggiori istituti di credito con operazioni multinazionali. L’onda d’urto è stata avvertita anche da realtà nazionali che non operano attivamente nei mercati, quando  è mancata una vigilanza attiva dei rischi, come ci viene ricordato dai resoconti della Commissione parlamentare di controllo sull’ attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, le cosiddette Casse di previdenza. Questi organismi di natura privata si occupano della gestione della previdenza  per specifiche categorie professionali, in alternativa all’Inps.
Il testo integrale della ricerca in Documenti.