14/09/2020

Il Ministero: le elezioni per l’Ordine si possono svolgere regolarmente. Il Presidente Verna invoca resilienza


Le elezioni per il rinnovo dei consigli dell'Ordine dei giornalisti regionali e nazionale si svolgeranno regolarmente, come previsto dalle legge istitutiva dell'Ordine. E' quanto ribadisce il Ministero della Giustizia in una nota inviata agli Ordini regionali a seguito delle richieste pervenuta al dicastero da parte di vari consigli territoriali e resa nota da questi ultimi. “Le elezioni consiliari, previste tra settembre ed ottobre 2020 - si legge tra l'altro nella nota diffusa dall’Ansa l’11 settembre scorso - dovranno svolgersi nel rispetto delle modalità e dei tempi stabiliti dal legislatore, salva, ovviamente, l'eventuale introduzione di un'apposita normativa per la fase emergenziale ancora in corso che precluda, in concreto, la possibilità di svolgere le operazioni elettorali. Allo stato attuale il numero limitato dei contagi e l'assenza di misure interdittive di tipo normativo consente di formulare un giudizio prognostico favorevole alla possibilità della regolare tenuta, sia pure con le dovute accortezze, delle operazioni elettorali''. ''Pertanto - conclude la nota del Ministero - si invitano gli organi di indirizzo ad adoperarsi in ogni modo per rendere possibili le operazioni elettorali, rispettando la cadenza temporale prevista dal legislatore e dettando le modalità ritenute più opportune al fine di garantire la piena tutela della salute dei propri iscritti e del personale impiegato per le relative incombenze''.

Alla nota del Ministero ha replicato il presidente del Cnog Carlo Verna, che sostiene fra l’altro:  “La nota del Ministero della Giustizia ieri pervenuta sulla questione delle elezioni non è la risposta alla nostra diffida, che ancora attendiamo e che riguarda anche la fondamentale partecipazione delle minoranze linguistiche. Con resilienza si uscirà anche da questa fase, caratterizzata da toni fuori luogo e inaccettabili. L’eccezionalità della situazione mette di fatto, al netto di qualche ripensamento dell’ultimora, oltre il 30 per cento dei colleghi nella condizione di non poter votare, perché non convocati nei termini dai loro Ordini regionali. Questi ultimi non possono essere considerati inadempienti, come qualcuno sostiene, in quanto semplicemente hanno posto un problema legato all’emergenza sanitaria e alla specificità del voto dei giornalisti. Il Cnog non ha alcun potere per valutare la fondatezza di quell’asserita forza maggiore, potere in capo al Ministero che ieri ha precisato di non avere invece titolo ad autorizzare rinvii”.