03/02/2012

Appello dei sindacati alle Istituzioni e agli imprenditori: "Salvate L'Informazione-Il Domani"
Giornalisti e poligrafici di Bologna, Modena e Reggio Emilia in cassa integrazione

Un ultimo appello alle istituzioni per ''continuare a ricercare soluzioni che possano garantire il ritorno in edicola del quotidiano sul nostro territorio'' e al tessuto imprenditoriale locale ''affinche' nuovi soggetti possano rilevare in tempi il piu' possibile brevi testata e societa' e garantiscano l'occupazione dei lavoratori''. E' quello lanciato congiuntamente in una nota dalla Slc-Cgil, dalla Rsa Slc-Cgil dall'Aser, dalla Fnsi e dal comitato di redazione de 'L'Informazione-Il Domani', la testata emiliana della quale e' stata annunciata la cessazione di attivita'


Nel comunicato viene ribadita la ''contrarieta' alla decisione del gruppo 'E'Tv' di decretare la fine di un'esperienza durata 11 anni'', in attesa ''che si concluda l'indagine della magistratura in corso sull'ipotesi di doppio contributo pubblico percepito da due delle societa' che fanno capo all'imprenditore reggiano Erminio Spallanzani''.
Nella sede della Regione Emilia-Romagna, alla presenza dell'assessore alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori - si legge nel comunicatgo - hanno con rammarico preso atto della decisione della proprietà di sospendere le pubblicazioni del quotidiano L'Informazione-Il Domani e di iniziare il processo di messa in liquidazione della società Editoriale Bologna Srl che lo edita.
"Dopo un duro e lungo confronto, saranno attivate le procedure per l'attivazione della cassa integrazione straordinaria per cessazione dell'attività per 36 giornalisti e 9 poligrafici. Pur ribadendo la nostra contrarietà alla decisione del gruppo è-Tv di decretare la fine di un'esperienza durata 11 anni e in attesa che si concluda l'indagine della magistratura in corso sull'ipotesi di doppio contributo pubblico percepito da due delle società, che fanno capo all'imprenditore reggiano Erminio Spallanzani, le organizzazioni sindacali chiedono con forza a tutte le istituzioni di continuare a ricercare soluzioni che possano garantire il ritorno in edicola del quotidiano sul nostro territorio, e fanno proprio l'appello già lanciato dai lavoratori al tessuto imprenditoriale locale affinché nuovi soggetti possano rilevare in tempi il più possibile brevi testata, società e garantiscano l'occupazione dei lavoratori".
"Inoltre - prosegue la nota dei sindacati - sottolineano l'importanza dell'accordo quadro siglato ieri dalle parti, che accompagna l'intesa sulla cigs e che impegna la proprietà a verificare tutti gli accordi siglati nel corso degli ultimi cinque anni, affinché sia possibile assicurare la ricollocazione di tutto il personale all'interno del gruppo è-Tv e prevedere percorsi di formazione per i lavoratori poligrafici durante il periodo di cassa integrazione. Le organizzazioni sindacali chiedono inoltre alla Legacoop, che questo quotidiano ha fatto nascere, una attenzione che garantisca la rioccupazione dei lavoratori all'interno delle proprie società. Anche per questo e grazie alla disponibilità e l'impegno dimostrato durante tutta la trattativa da parte dell'assessore Muzzarelli, le parti hanno convenuto di mantenere il tavolo regionale aperto per permettere incontri periodici, al fine di favorire l'ipotesi di cessione della testata per un possibile e auspicato rilancio".
Anche la provincia di Modena ha rinnovato la propria solidarieta' ai lavoratori: ''Viene chiuso un giornale che ha svolto un ruolo importante sul nostro territorio impoverendo il pluralismo dell'informazione'', commentano Emilio Sabattini e Demos Malavasi, presidenti della Provincia e del Consiglio provinciale.
Proprio nei giorni scorsi c'era stato un incontro con i rappresentanti della redazione modenese ed era stato approvato all'unanimita' un ordine del giorno per esprimere ''l'auspicio di salvare i posti di lavoro di giornalisti e poligrafici che hanno sempre dimostrato grande senso di responsabilita' accettando pesanti riduzioni sul piano economico, a partire dal contratto di solidarieta', per consentire alla testata di continuare a vivere ed essere in edicola in questi anni di travagliata gestione finanziaria''.