13/12/2019

L’Ungp chiede un impegno di tutta la categoria per il risanamento, l’autonomia e la sostenibilità dei conti dell’Inpgi


Il Consiglio nazionale dell’Ungp, riunito a Roma il 13 dicembre 2019, in vista delle elezioni per il rinnovo degli organi dirigenti dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, ha approvato all’unanimità il seguente documento: 

“L’appuntamento con le elezioni per il rinnovo degli organi di amministrazione dell’Inpgi giunge al termine di un quadriennio che ha visto ulteriormente aggravarsi la crisi del settore editoriale, che pure resta vitale per la tutela dei principi di democrazia e solidarietà sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. Le cifre dei bilanci di assestamento 2019 e preventivo 2020 confermano un andamento negativo già registrato negli scorsi anni. Le giornaliste e i giornalisti italiani, attivi e pensionati, contrattualizzati, free lance, precari e collaboratori, hanno dato prova in questi anni di salda tenuta professionale e di adeguato impegno ideale, facendo del loro lavoro un presidio di democrazia e di custodia dei principi di convivenza civile; ma la perdita nel primo semestre del 2019 di ulteriori 400 posti di lavoro conferma che l’uscita dalla crisi richiede un radicale cambio di prospettiva e l’adozione di nuovi parametri che mettano al sicuro il nostro futuro. 

“L’Istituto di previdenza, sostenuto dal sindacato unitario dei giornalisti italiani, in sintonia con gli enti della categoria, ha realizzato un progetto di autoriforma, al quale anche i pensionati hanno dato un contributo quantificabile in 65 milioni di Euro in dieci anni, che ha evitato l’avvitamento della crisi e che sta dando qualche primo risultato positivo. E’ evidente però che tale sforzo, peraltro non reiterabile, non risulterà sufficiente se non si interverrà con riforme radicali, capaci di modificare i fattori fondamentali della crisi, ristabilendo un equilibrio virtuoso fra costi e ricavi, regolamentando il ricambio generazionale in modo da non aggravare il bilancio dell’Istituto, ampliando la base contributiva dell’Ente.

“Il progetto di risanamento dell’Inpgi, sul quale si deve impegnare la dirigenza che uscirà dalle urne, deve vedere coinvolta una pluralità di soggetti: l’intera nostra categoria in primo luogo, ma anche gli editori che nell’Inpgi non sono controparte ma partner di gestione, e poi la politica e le istituzioni, nella consapevolezza da tutti condivisa che la sostenibilità dell’Istituto non è solo garanzia del welfare dei giornalisti italiani, ma anche premessa indispensabile dell’indipendenza e dell’autonomia della professione, in un’ottica garantita dalla Costituzione italiana. 

“Le basi per il risanamento dei conti dell’Istituto sono state poste con due interventi legislativi ottenuti grazie all’impegno e alla credibilità degli organi di governo dell’Istituto. Si prospetta così il possibile rinvio dei termini per il commissariamento e l’allargamento della platea degli iscritti a figure professionali – i comunicatori libero professionisti o dipendenti di enti pubblici e privati – che svolgono attività simili alla nostra ma che attualmente fanno capo all’Inps. Si tratta ora di agire per ottenere l’accelerazione di una dinamica già in essere, con l’acquisizione di un risultato positivo in tempi brevi.

“I giornalisti pensionati ritengono che la conferma dell’autonomia dell’ente previdenziale consenta non solo di mantenere le condizioni di miglior tutela oggi garantite nonostante il perdurare della crisi, ma anche di consolidare un pilastro indispensabile per assicurare l’indipendenza della professione giornalistica. 

Chiedono pertanto ai futuri amministratori dell’Istituto di impegnarsi positivamente in tal senso.

“Assicurano altresì che non faranno mancare la loro adesione a tutte le iniziative volte al consolidamento dell’Inpgi.

“Invitano il sindacato e gli enti di categoria ad assicurare la necessaria unità di azione”.