11/12/2019
Legge di Bilancio: allarme di Inpgi e Fnsi per l’attacco alla Cassa e ai giornalisti
E’ allarme per le gravi conseguenze sui conti e le prospettive dell’Inpgi delle misure in tema di prepensionamenti inserite con emendamenti presentati dai relatori nel disegno di legge di bilancio 220 all’esame del Senato. La norma proposta prevede di facilitare l’uscita dal lavoro di oltre cento giornalisti nel prossimo anno, con oneri a carico dello Stato ma con una significativa perdita di contributi per l’Istituito di previdenza (almeno 4,5 milioni l’anno). Inoltre è previsto che a fronte delle uscite, le aziende possano assumere nuovi lavoratori anche non giornalisti ma “in possesso di competenze professionali coerenti” con i programmi disviluppo aziendali.
In una lettera indirizzata ai Ministeri vigilanti, Nunzia Catalfo e Roberto Gualtieri, al presidente della Commissione parlamentare di controllo sugli Enti, Sergio Puglia, e alla Corte dei Conti, la presidente dell’Inpgi Marina Macelloni ha denunciato quello che appare un attacco alla professione. “Ai nostri interlocutori istituzionali chiedo – scrive la Presidente Macelloni – come è possibile per l’Istituto rispettare una legge che chiede di ridurre le spese e aumentare le entrate mentre con un altro provvedimento il Governo impone allo stesso Istituto una ulteriore riduzione di iscritti e di entrate contributive senza neppure il conforto di nuove assunzioni giornalistiche”. Una simile prospettiva non può che portare un significativo ed estremamente grave peggioramento del saldo di bilancio dell’Ente dagli effetti potenzialmente devastanti sulla tenuta dei conti in funzione della sostenibilità del sistema.
Il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso, si è augurato che “in sede di esame e di discussione della legge di bilancio, i gruppi parlamentari facciano prevalere le ragioni del lavoro professionale e respingano il tentativo di indebolire l'informazione”. Lo sforzo del governo di dare segnali al settore dell'editoria è apprezzabile, ha aggiunto Lorusso, “ma dalla lettura degli emendamenti alla legge di bilancio finora presentati emerge chiaramente il tentativo di imporre un'impostazione inaccettabile, la stessa che il Movimento 5 Stelle ha portato avanti nel primo governo Conte, tesa a indebolire l'informazione professionale e a cancellare gli istituti della categoria, a cominciare dall'Inpgi”.