25/06/2019
I pensionati insieme alla Fnsi a difesa dell’informazione bene pubblico
“Non saremo noi a fare il lavoro sporco per conto del governo”. I giornalisti pensionati aderenti all’Ungp sono fermamente decisi a fare la loro parte nella difesa del bene pubblico di un’informazione libera e indipendente, oggi messa sotto attacco da chi tenta di indebolire gli istituti che la categoria si è data a tutela dell’informazione professionale. Intervenendo alla riunione del Consiglio nazionale della Fnsi convocato per l’approvazione dei bilanci, il presidente dell’Ungp Guido Bossa ha manifestato piena adesione alla relazione del segretario Raffaele Lorusso, che aveva denunciato l’intenzione del governo di costringere i giornalisti a prendere provvedimenti draconiani che la politica non intende assumere in proprio, temendo l’impopolarità.
“L’Ungp – ha detto Bossa – ha partecipato responsabilmente al varo della riforma della previdenza che pure aveva sollevato critiche fra i pensionati; ma ora respinge la pretesa di sperimentare, nella delegittimazione degli istituti del giornalismo professionale, un attacco alla libertà di tutti, attraverso il taglio generalizzato del welfare, il ricalcolo dei trattamenti pensionistici, la sterilizzazione degli ammortizzatori sociali, l’aumento dell’età pensionabile”.
La battaglia che si è aperta sul testo del “decreto crescita” per la parte riguardante l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, vede l’Unione pensionati schierata insieme al sindacato e a tuti gli organismi della categoria, con un impegno pari alla gravità della posta in gioco: “Una battaglia – ha detto Bossa – che ci vedrà protagonisti anche oggi, consapevoli dell’urgenza dei tempi”.