17/06/2019

Comitato esecutivo Ungp. Verbale della seduta del 9 aprile 2019


Presso la sede di corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 15, 30 del giorno 9 aprile 2019 si è aperta la riunione del Comitato esecutivo dell’Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:

1) Approvazione del verbale della seduta precedente
2) Completamento organi dell’Unione (art 8 dello statuto)
3) Programma quadriennale dell’Unione
4) Predisposizione del bilancio consuntivo 2018 e preventivo 2019
5)Varie ed eventuali

Presenti Guido Bossa presidente, Orazio Raffa vicepresidente, Paolo Baggiani, Stefanella Campana, Dario De Liberato, Patrizia Disnan, Mauro Lando, Claudio Mazza, Marcantonio Morelli, Giuliano Musi, Virgilio Squilllace. Presenti anche Giuseppe Di Pietro delegato Fnsi, Ottavio Rossani presidente del Collegio dei revisori dei conti e Pierluigi Roesler Franz componente del collegio dei revisori.

2) Completamento organi dell’Unione (art 8 dello statuto)

Approvati i verbali delle sedute precedenti, il presidente Guido Bossa segnala la presenza alla riunione del collega Giuseppe Di Pietro che la Giunta esecutiva della Fnsi ha designato quale proprio rappresentante negli organismi dirigenti dell’Ungp. Dà quindi il benvenuto a Di Pietro.

Comunica poi che il vicepresidente Gianfulvio Bruschetti ha preannunciato la sua assenza dalle riunioni dell’Esecutivo e del Consiglio nazionale determinata da importanti motivi personali. Esprime quindi l’intenzione di chiedere al Consiglio nazionale dell’indomani di rinviare la designazione e nomina del vicepresidente vicario. Aggiunge di avere chiesto al segretario uscente Mauro Lando di verbalizzare la seduta in corso.

Il collega Paolo Baggiani si dice contrario al rinvio della nomina del vicepresidente vicario segnalando la differenza di voti ottenuti in sede di congresso dai due vicepresidenti. Giudica quindi innaturale che chi dei due ha avuto più voti non sia nominato vicario. Il collega Giuliano Musi sostiene che sarebbe più corretto se si votasse in presenza dei due vicepresidenti. Il presidente Bossa conferma l’intenzione di chiedere il rinvio al Consiglio nazionale sia per cortesia verso al collega assente, sia perché non esiste alcuna norma che sancisca che il vicepresidente più votato automaticamente sia nominato vicario. A tal proposito ricorda la nomina del presidente del Collegio dei revisori. Il collega Claudio Mazza conferma la rilevanza delle ragioni che hanno costretto Bruschetti a non partecipare alla riunione .

3) Programma quadriennale dell’Unione

In merito al programma di lavoro per il prossimo quadriennio il presidente Bossa esprime la necessità di aggiornare lo statuto dell’Ungp: a tal fine ipotizza l’avvio di una fase congressuale da iniziare con la raccolta di proposte di modifica di statuto. A tal proposito annuncia che proporrà una modifica all’articolo 8 con l’indicazione che il presidente vicario sia scelto “su proposta del presidente”.

Il collega Baggiani esprime contrarietà ad accrescere i poteri del presidente definendo assurda la proposta di Bossa. In tale ambito contesta come un atto di decisionismo l’organizzazione per il prossimo giugno di un congresso sul tema dell’immigrazione, argomento divisivo e ideologico, senza avere prima ottenuto l’assenso dell’Esecutivo. Il presidente Bossa replica segnalando che non di congresso si tratta, ma di un corso di aggiornamento per giornalisti. Aggiunge che nel febbraio scorso aveva per mail coinvolto sul tema tutto l’esecutivo. I tempi dettati dal regolamento dell’Ordine dei giornalisti per l’accreditamento dei corsi hanno reso necessaria un’accelerazione. Invita infine i colleghi a proporre altri argomenti per futuri corsi. A tal proposito la collega Stefanella Campana propone un corso sul tema del femminicidio.

4) Predisposizione del bilancio consuntivo 2018 e preventivo 2019

Il presidente del Collegio dei revisori dei conti Ottavio Rossani legge la relazione dei revisori, allegata al presente verbale analogamente al bilancio consuntivo 2018 e preventivo 2019. Comunica così che nel 2018 si è registrato un disavanzo di 7.879 Euro pareggiato con un prelievo dal fondo di riserva. La voce di spesa più rilevante si riferisce al funzionamento degli organi dell’Unione. Mette anche in rilievo che sono sei i gruppi regionali che contribuiscono al funzionamento del sindacato. Successivamente, in assenza del tesoriere, il presidente Bossa illustra i bilanci segnalando che, vista la contrazione di alcune entrate, si dovrà contenere i costi di funzionamento degli organi. Ricorda come il recente congresso abbia raccomandato sia il superamento del cosiddetto “Lodo Siddi”, sia la regolamentazione uniforme della contribuzione da parte delle associazioni regionali.

La collega Campana chiede le ragioni per cui solo sei associazioni contribuiscono al finanziamento. Il presidente Bossa illustra in sintesi il problema e ricorda come lo statuto preveda la contribuzione delle associazioni regionali sulla base della ripartizione dello 0,30 trattenuto dalle pensioni dei colleghi iscritti al sindacato.

Il revisore dei conti Pierluigi Roesler Franz ricorda brevemente le vicende e decisioni che hanno portato alla contribuzione dell'Ungp romano. Ha pure chiesto il superamento del cosiddetto “Lodo Siddi”. Il vicepresidente Orazio Raffa sottolinea come tutti i pensionati paghino la quota sindacale dello 0,30, ma la ripartizione non è regolata. Per questo ritiene indispensabile un tavolo di discussione su tale argomento presenti Fnsi, Ungp nazionale, Ungp regionali e associazioni regionali. In tale sede si dovrà stabilire quote e modalità della ripartizione dello 0,30. In ciò ha chiesto la collaborazione del collega Di Pietro rappresentante della Fnsi.

A sua volta il collega Mazza chiarisce che in Lombardia, pur in presenza del “Lodo Siddi”, tutti i pensionati versano comunque lo 0,30. Assodato che tutti pagano, il collega Baggiani sottolinea come il problema vada individuato nei trasferimenti delle ripartizioni dello 0,30. E’ pertanto necessario da elaborare in tempi brevi, all’interno di un accordo nazionale, norme che valgano per tutti. La necessità di uniformità raggiunta attraverso un’intesa nazionale è quindi sottolineata anche dalla collega Patrizia Disnan tenuto anche conto dell’incremento dei pensionati. Ha aggiunto che forse è opportuno modificare lo statuto anche per chiarire il metodo di contribuzione.

Il collega Musi ricorda i documenti da lui presentati al fine di arrivare alla soluzione del problema del finanziamento. Documenti che non hanno portato a nulla. Sollecita quindi che si dia luogo al tavolo di discussione e annuncia che, in assenza di novità positive, l’anno prossimo non voterà il bilancio. 

Nel garantire il suo interessamento circa il finanziamento dell'Unione in un quadro solidarietà, il collega Di Pietro assicura la massima disponibilità e attenzione nei confronti delle tematiche dell'Ungp. Con responsabilità e impegno se ne farà portavoce presso la stessa Fnsi.

Il presidente del collegio dei revisori Rossani sottolinea che è necessario trovare rapidamente una regolamentazione del finanziamento all’Ungp altrimenti la sofferenza di bilancio non cesserà. Nel concludere la trattazione dell’argomento, il presidente Bossa dichiara di volersi impegnare nella soluzione del problema.

Il collega Roesler Franz indica opportuno dare mandato a Di Pietro di avviare il tavolo di discussione con le associazioni regionali. Ricorda poi le difficoltà dell'Inpgi a causa dell'incremento di tremila pensionati. Ritiene opportuno che l'Inpgi comunichi a tutti i pensionati l'entità del contributo al sindacato in ciò coinvolgendo anche le pensioni di reversibilità. A tal proposito il collega Mazza segnala che qualche anno fa l'Ungp della Lombardia aveva contattato le vedove di giornalisti, ossia le persone titolari di reversibilità, ottenendo risposte positive.

Il presidente Bossa mette in votazione il bilancio consultivo 2018 che risulta approvato con due astensioni; unanimità invece per il bilancio preventivo 2019.

Il collega Baggiani ricorda la sua proposta di qualche anno fa di investire il fondo di riserva così da trarne qualche reddito. Il presidente del Collegio dei revisori Rossani segnala a tal proposito che la situazione finanziaria generale è tale che non vi sono investimenti redditizi, a parte quelli ad alto rischio. Il presidente Bossa ricorda che, interpellato in proposito il direttore della Fnsi, era emerso che anche la Fnsi non ha avviato alcun investimento, anzi il direttore ha sconsigliato di farne.

Tornando al tema del completamento organi statutari il presidente Bossa comunica la sua intenzione di proporre al Consiglio nazionale il collega Mauro Lando per l’incarico di segretario generale dell'Unione e il collega Virginio Squillace per l'incarico di tesoriere. Per quanto concerne l’individuazione del vicepresidente vicario, vista l'assenza motivata del vicepresidente Bruschetti, conferma l'intenzione di chiedere al Consiglio nazionale il rinvio della designazione. Aggiunge che il vicepresidente vicario non esercita deleghe e interviene solo in caso di assenza o impedimento del presidente.

Il collega Dario De Liberato esprime l'opinione che è invece opportuno completare subito il quadro delle nomine. Il collega Di Pietro osserva che lo statuto non dà indicazioni nel caso di disaccordo nella nomina del vicario, per questo in assenza di accordo si deve votare. Il collega Mazza propone un incontro tra presidente e i due vicepresidenti per trovare un accordo. Il collega Musi ritiene che sia normale che in caso di disaccordo si debba votare tenendo conto della rappresentanza e della consistenza delle Ungp locali e dell'assetto regionale. Utile comunque è l’incontro a tre.

Il vicepresidente Raffa si dice d'accordo di discutere e di trovare un accordo, però, aggiunge, il vicepresidente Bruschetti non ha mai voluto discutere. Se però ora arrivasse ne la disponibilità si discuta con verità tenendo conto dei voti ottenuti e dell'assetto geografico. Il presidente Bossa si è detto d'accordo a promuovere l'incontro a tre e, in conclusione, il collega Mazza ha chiesto di farlo al più presto. 

5) Varie ed eventuali

Il collega Baggiani ricorda come si siano aperti a Palazzo Chigi gli “Stati generali dell'informazione” e chiede che l'Ungp faccia sentire la sua voce. Il presidente Bossa dichiara che l'Ungp interviene come parte della Fnsi, la quale è molto critica sugli “Stati generali”.

Il collega Roesler Franz ricorda che l'Inpgi1 è sull'orlo del baratro a causa dell'incremento dei pensionati e delle insufficienti nuove assunzioni. Segnala che in sede governativa si sta preparando, in sintonia con l'Inpgi, un emendamento che consentirà all'istituto previdenziale di accogliere la categoria dei comunicatori e lavoratori del web. Se questo avverrà, la situazione avrà un miglioramento. Ricordata l'attesa di 850 colleghi per ricevere la ex fissa ritiene sia opportuno che l’Ungp voglia inviare ai pensionati una circolare in proposito. Ricorda infine l'iniziativa della Fondazione Murialdi di ricordare i giornalisti fucilati dai nazifascisti 75 anni fa.

Il collega Di Pietro assicura che la Fnsi è parte dell’iniziativa parlamentare di salvataggio dell’Inpgi attraverso l'emendamento per il passaggio dei comunicatori all'Inpgi. Il presidente Bossa aggiunge che presso la Fnsi è sempre aperto lo sportello della ex fissa per cui l'informazione ai colleghi è costante.

Riprendendo il tema del corso di formazione previsto il 10 giugno sul tema dell’immigrazione il presidente Bossa ricorda che l'organizzazione di corsi per giornalisti è stata un'indicazione espressa nel recente congresso. Il tema che verrà trattato è di particolare d'attualità e su di esso i colleghi si impegnano di frequente. Ricorda che l'Ordine dei giornalisti ha un iter trimestrale per accreditare i corsi, il che ha reso necessaria una rapidità organizzativa. Il collega Baggiani afferma che l'argomento dell'immigrazione, molto divisivo e ideologico, avrebbe avuto la necessità di un'approvazione preventiva dell'esecutivo evitando fatti compiuti. La collega Stefanella Campana ricorda la Carta di Roma che prescrive la prassi deontologica nel trattare i temi dell'immigrazione. Si tratta, commenta, di un tema da affrontare con attenzione sulla base di dati oggettivi e che comunque è sempre d'attualità.

Il presidente
Guido Bossa

Il segretario
Mauro Lando