03/06/2019

Marina Macelloni a Bolzano: “Per l’Inpgi giornate decisive”


I temi del lavoro e della previdenza sono stati al centro a Bolzano dell'assemblea annuale del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige. Il segretario regionale Rocco Cerone ha affermato che l'unica ricetta per uscire dalla crisi dell'editoria è uno sforzo coordinato fra tutti gli enti di categoria e che il contratto di lavoro che si andrà a rinnovare dovrà avere come obiettivo primario l'inclusione.  Nel corso dell'incontro, al quale hanno preso parte anche Mauro Lando e Fulvio Gardumi (rispettivamente segretario nazionale e revisore dei conti Ungp), Roberta De Maddi del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania (Sugc) ha presentato la Carta di Napoli sui diritti e doveri dei fotografi e videogiornalisti e sul diritto d'autore molto spesso saccheggiato dai social-network.

La presenza di Marina Macelloni, presidente dell'Inpgi, è stata l'occasione per fare il punto sul futuro dell'Istituto, argomento particolarmente sensibile per tutti gli iscritti e in particolare per i pensionati. La presidente Macelloni ha ricordato che questi sono giorni decisivi per l'Inpgi con il governo che dovrebbe presentare di sua iniziativa - nell'ambito del cosiddetto Decreto Crescita - il famoso emendamento sull'allargamento della platea contributiva ai comunicatori. "Stiamo tentando di fare una cosa mai fatta - ha spiegato - vale a dire far  entrare persone che non sono iscritte all'Ordine. Serve una norma di legge per portare dentro l'Inpgi lavori simili, contigui al nostro. La figura del giornalista non è più la stessa. Bisogna riportare le entrate a livello delle uscite, per questo stiamo cercando il lavoro dove c'è.  Altrimenti l'Istituto corre dei seri rischi dopo già due bilanci in rosso. Esiste il rischio di commissariamento che può concludersi con la messa in liquidazione e il passaggio all'Inps con tutte le incertezze del caso”.

Intervenendo nel dibattito Giuseppe Sgambellone, presidente del gruppo regionale Ungp del Trentino Alto Adige, ha espresso profondo apprezzamento per gli sforzi della presidente Macelloni e dei vertici dell'istituto per l'allargamento della platea contributiva e la salvaguardia dell'autonomia dell'Inpgi. Sgambellone ha anche ricordato lo sforzo economico dei pensionati in questi anni con il contributo di solidarietà e il blocco automatico delle rivalutazioni. Una soluzione che riportasse serenità nei conti dell'Istituto permetterebbe inoltre di affrontare al meglio il problema del Fondo ex fissa alle prese con un finanziamento Inpgi da 14 milioni deliberato nel maggio 2018 e ancora privo del via libera dei ministeri vigilanti