22/03/2019

Dal direttivo del Gruppo Trentino Alto Adige un impulso all’attività dell’Ungp


Una valutazione sulla stagione dei congressi, una riflessione sul difficile momento degli enti di categoria, iniziative da intraprendere a livello locale e nazionale. Questi i temi affrontati nella riunione a Bolzano del direttivo dell'Ungp del Trentino Alto Adige. Il presidente regionale Giuseppe Sgambellone ha espresso apprezzamento per la qualità del dibattito al congresso nazionale di Roma e per il documento finale che ha portato alla rielezione del presidente Bossa. Soddisfazione anche per la riconferma di Mauro Lando nell'esecutivo e l'elezione di Fulvio Gardumi nel collegio dei revisori. In questo quadro il direttivo ha espresso l’auspicio che l’avvio dell’attività degli organismi nazionali Ungp avvenga senza scossoni.

Il direttivo ha poi preso atto dell’ottimo risultato del congresso Fnsi svoltosi a Levico Terme e organizzato dal sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige.  Unanime è stata la valutazione più che positiva delle delegazioni presenti per l'eccellente organizzazione del congresso.

Il direttivo ha espresso incoraggiamento per  gli sforzi della presidente Macelloni e dei vertici Inpgi per l'allargamento della base contributiva attraverso la creazione di un polo previdenziale per tutto il settore della comunicazione. Per quanto riguarda la Casagit è salutato con favore il percorso comune con la Fnsi alla ricerca di una soluzione condivisa per aprire la Cassa a nuove categorie professionali, come indicato nell'ordine del giorno proposto da Lando e Sgambellone e approvato dal Consiglio Nazionale dell'Ungp il 4 dicembre 2018, mantenendo la governance in capo ai giornalisti.

La battaglia per lo stop all'abuso di pensionati che si sostituiscono al lavoro tipico dei redattori sarà il tema centrale dell'impegno dei prossimi mesi, con un occhio sempre attento anche alle problematiche della ex fissa. La speranza è che si sblocchi in tempi rapidi la vicenda legata al finanziamento da 14 milioni che permetterebbe di soddisfare gli oltre 800 colleghi in lista d'attesa che hanno aderito all'opzione del pagamento ridotto.