21/01/2019

Comitato Esecutivo Ungp. Verbale della seduta dell’11 dicembre 2018


Presso la sede di corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 15, 30 del giorno 11 dicembre 2018, si è aperta la riunione del Comitato esecutivo dell’Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:

1) Approvazione del verbale della seduta precedente.
2) VII Congresso Ungp, programma dei lavori.
3) Esame preconsuntivo bilancio 2018.
4) Varie ed eventuali.

Presenti: Guido Bossa presidente, Gianfulvio Bruschetti vicepresidente vicario, Stefania Giacomini vicepresidente, Mauro Lando segretario, Paolo Baggiani, Dario De Liberato, Tiziana Longo, Claudio Mazza, Giuliano Musi, Orazio Raffa, Neri Paoloni presidente del Collegio dei revisori dei conti, Giuseppe Anzalone e Marco Gardenghi revisori dei conti.

Approvato il verbale della seduta precedente, interpellato dal collega Paolo Baggiani il presidente Guido Bossa ha comunicato di avere richiesto all’Inpgi l’ammontare del prelievo di solidarietà sulle pensioni. Ha aggiunto che, se verrà posto, il problema del doppio mandato dovrà essere affrontato subito in sede congressuale, ipotizzando anche di inserire nella documentazione per i delegati il cosiddetto “lodo Tartaglia”. In più chiederà ai capi delegazione di dar vita a consultazioni nei giorni del congresso. I lavori del congresso inizieranno alle 15 del 22 gennaio 2019 e si concluderanno nella mattinata del 24 gennaio. Ha proposto infine di convocare una riunione dell’esecutivo nel pomeriggio del 21 gennaio, alla vigilia dell’inizio del congresso, per una verifica della situazione congressuale. 

Il presidente del Collegio dei revisori dei conti Neri Paoloni ha presentato poi la proposta di Anna Maria de Majo di invitare al congresso la sorella Maria Teresa de Majo, collega novantenne che lavorò all’Ansa e fu una delle prime donne ad avere ruolo di responsabilità nelle redazioni. Dopo interventi dei colleghi Bruschetti, Paoloni, Baggiani l’esecutivo ha ritenuto di non aderire alla proposta in quanto il congresso è un incontro politico ed organizzativo e quindi lontano dal clima celebrativo con consegna di riconoscimenti. Tutto questo senza nulla togliere alla figura della collega Maria Teresa de Majo. Si è convenuto che la sede più consona per una cerimonia sia l’Ordine dei giornalisti.

Per analoghi motivi si è convenuto di non aderire alla richiesta dell’organizzazione “Amref Health Africa” di essere presente ai margini del congresso per illustrare la propria azione umanitaria.

In merito all’esame del preconsuntivo del bilancio 2018 il presidente Bossa ha segnalato la presenza di una perdita di esercizio .Ha ricordato che nel corso dell’annata vi sono state le spese straordinarie per l’iniziativa a favore di Amatrice e che, con quella dell’indomani, le riunioni del Consiglio nazionale sarebbero arrivate a quota 5, di cui solo due finanziate dalla Fnsi. In più non è stato ancora versato dall’Inpgi il contributo del 2017 e difficilmente arriverà quello del 2018.

Il presidente del Collegio dei revisori Paoloni ha segnalato che resta aperto il problema della contribuzione dei gruppi regionali in riferimento alla trattenuta dello 0,30 per cento delle pensioni.

A tal proposito il collega Giuliano Musi ha segnalato che nell’Emilia Romagna il problema è stato risolto in sintonia con il sindacato regionale. Il revisore Marco Gardenghi ha espresso la necessità di un accordo più generale tra Fnsi, Ungp regionali e Ungp nazionale. Il collega Baggiani ha espresso la necessità di ridiscutere senza subalternità verso la Fnsi la ripartizione della trattenuta tra Ungp e Finsi. Ha aggiunto che in generale vanno avviate iniziative per tutelare le pensioni in rapporto dialettico con il sindacato in un quadro anche di difficoltà di Inpgi e Casagit. Opportuna, ha aggiunto, sarebbe la presenza di pensionati come commissari d’esame presso l’Ordine. Su tutto questo ha ipotizzato un documento congressuale.

Il presidente Bossa ha replicato di non essere subalterno a nessuno tantomeno nel rapporto con la Fnsi visto che l’Ungp è parte del sindacato. Non è suo costume alzare la voce, piuttosto punta ad essere convincente. Ha aggiunto che altri chiedono l’impossibile e poi possono sentirsi frustrati. Ha ritenuto opportuno che in sede congressuale si affronti, accanto al “lodo Siddi”, anche il problema dello 0,30 tenuto conto che il finanziamento dell’Ungp è previsto nello statuto del sindacato dei pensionati.

Il collega Orazio Raffa ha ricordato che tutti i giornalisti pensionati pagano lo 0,30 per cui tutte le parti in causa hanno pari dignità. Opportuno è comunque un documento congressuale. Ha infine segnalato il bilancio positivo del quadriennio con l’avvio a soluzione del problema della ex fissa, la perequazione, il riconoscimento della presenza del presidente nella Giunta esecutiva Fnsi, l’iniziativa per l’informazione ad Amatrice.

La vicepresidente Stefania Giacomini si è detta d’accordo sull’obiettivo di uniformare le quote di trattenuta. Positivo ha giudicato il bilancio del quadriennio mettendo in rilievo l’iniziativa di Amatrice e invitando a proseguire nella direzione della solidarietà. Infine il collega Baggiani ha espresso un giudizio positivo sul riconoscimento ai fini dell’Inpgi del settore della comunicazione e del giornalismo sul web. A tal proposito il presidente Bossa ha ricordato che fu nella riunione del Consiglio nazionale del 4 ottobre che il vicepresidente dell’Inpgi Giuseppe Gulletta anticipò tale orientamento: segno questo di considerazione verso l’Ungp.

Il presidente
Guido Bossa

Il segretario
Mauro Lando