12/12/2018
Consiglio nazionale Ungp: verbale della seduta del 29 ottobre 2018
Nella sede della Fnsi in corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 15,30 del giorno 29 ottobre 2018 si è aperta la seduta del Consiglio Nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della seduta precedente.
2) VII Congresso – adempimenti statutari.
3) Varie e ed eventuali.
Erano presenti Guido Bossa, Gianfulvio Bruschetti, Mauro Lando, Claudio Cojutti, Giuseppe Anzalone, Paolo Baggiani, Natale Conti, Ermanno Corsi, Enzo Ferrini, Marco Gardenghi, Antonio Lovascio, Domenico Marcozzi, Marcantonio Morelli, Orazio Raffa.
Approvato il verbale della seduta precedente, il presidente Guido Bossa ha commentato positivamente l'esito del corso di aggiornamento professionale tenutosi al mattino sul tema dell’informazione dopo le emergenza e promosso da Ungp e Fnsi Ha ricordato come si sia ventilata l’ipotesi di elaborare una “Carta di Amatrice” per fissare la deontologia per l’informazione nei momenti di emergenza.
2) VII Congresso – adempimenti statutari
Il presidente Bossa ha espresso l'opportunità che al Congresso nazionale si ponga in votazione una mozione rivolta alla Fnsi per individuare criteri omogenei e statutari per la distribuzione dello 0,20 per cento delle trattenute sulle pensioni. In più la mozione dovrà chiedere il superamento del Lodo Siddi per i pensionati della Lombardia.
A sua volta, in tema precongressuale il collega Ermanno Corsi ha auspicato un rinnovamento nella continuità, senza buttare a mare quello che si è fatto. Ha ricordato che si è in una fase di grandi cambiamenti nella professione con l’informazione e la comunicazione on line sempre più diffusa. Non si può impedire questa trasformazione ma resta l'importanza della carta stampata con la sua componente di riflessione. Ha ricordato le prospettive di abolizione dell’Ordine o della sua autoriforma, aggiungendo che la professione è vittima del fai da te delle notizie. Necessario, ha sottolineato, è maggior rigore nella professionalizzazione delle nuove generazioni. Ha concluso sottolineando che al momento la Fnsi è rimasta l’unica forza della categoria.
A tal proposito il presidente Bossa ha commentato che il recupero di un buon rapporto tra Fnsi e Ungp è un risultato positivo degli ultimo quattro anni.
Il presidente Ungp della Sicilia Natale Conti ha ricordato la commemorazione avvenuta a Palermo del collega Orlando Scarlata. Ha proseguito ponendo il problema dell’individuazione del numero dei delegati al congresso. Allo stato attuale, e in base alle iscrizioni, l’Ungp della Sicilia avrebbe 3 delegati, ma essendo stata fissata al 31 dicembre 2017 la data da cui conteggiare le iscrizioni ai fini del congresso i delegati saranno 2. Chiede di porre rimedio a tale incongruità fissando dei termini di conteggio a 90 o 180 giorni prima della celebrazione del congresso.
Il presidente Bossa ricorda che il termine del 31 dicembre 2017 è stato fissato dalla Fnsi per il suo congresso e quindi con validità anche per Ungp e pertanto il sindacato dei pensionati non ha potere in merito. La data tiene conto dell’articolo 7 del regolamento Fnsi in base al quale i delegati sono conteggiati in riferimento alla data del 31 dicembre dell'anno precedente a quello in cui si svolge il Congresso.
Il collega Paolo Baggiani ha rilevato che il congresso si tiene a fine gennaio 2019 per cui il 31 dicembre precedente è quello del 2018 e non del 2017.
Il collega Enzo Ferrini ha commentato che il problema sollevato è sostanziale, ma in questa fase non è possibile introdurre modifiche.
Il presidente Bossa ha rilevato che il congresso inizia con la nomina dei delegati che avviene nei mesi di novembre – dicembre 2018, per cui il riferimento è al 2017.
Il collega Orazio Raffa ha condiviso il parere che al momento non sia possibile cambiare, ma il problema dovrà essere posto alla Fnsi per i futuri congressi prendendo come data di riferimento quella dell’inizio del congresso vero e proprio.
In conclusione il collega Marco Gardenghi ha affermato che il problema dei due mandati del presidente sottoposto al “lodo Tartaglia” non va posto al congresso perché vi sono dei precedenti e perché si fa riferimento ad una decisione del congresso straordinario del giugno 2012 e quindi non è possibile un’applicazione retroattiva delle decisioni.
Il presidente Bossa ha invitato infine i gruppi regionali a comunicare al più presto il numero delle loro presenza al Congresso di fine gennaio, così da completare la prenotazione alberghiera.
Il presidente
Guido Bossa
Il segretario
Mauro Lando