14/11/2018

I pensionati della Lombardia al flash mob di Milano per la libertà di stampa


Flash mob in tutti i capoluoghi di regione in difesa della libertà di stampa dopo il becero attacco dei vertici grillini che hanno definito i giornalisti “infimi sciacalli”, “puttane” e “pennivendoli”. Quest’ultimo epiteto era caro a Benito Mussolini, dimentico del suo passato di giornalista.

A Milano, i giornalisti si sono dati appuntamento, la mattina del 13 novembre, dinanzi alla Prefettura, in via Vivaio. Striscioni e cartelli in difesa della libertà di stampa, inneggianti all’articolo 21 della Costituzione della nostra Repubblica, nata dalla Resistenza, e per rivendicare la dignità di quanti – e sono la stragrande maggioranza – lavorano con la schiena dritta e riferiscono i fatti quotidiani imparzialmente, senza filtri, senza leggere le veline di oscuri minculpop, interpretandoli e spiegandoli alla luce della propria cultura.

A Milano, hanno parlato il presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti, Paolo Perrucchini, e Anna Del Freo, segretario nazionale aggiunto della FNSI e membro del comitato esecutivo della Federazione europea dei giornalisti.

“Attaccare l’informazione – ha detto Perrucchini - è stato lo sport nazionale di ogni partito: oggi come ieri. Oggi, però, registriamo una deriva molto più preoccupante. Si cerca di discreditare sistematicamente la stampa indipendente e non filogovernativa, si cerca di condizionare l’opinione pubblica del Paese colpendo chi svolge in modo corretto la propria professione di giornalista e si avalla la diffusione del pensiero unico anche attraverso l’utilizzo di slogan e insulti inaccettabili in un Paese civile”. “Il fatto poi che gli attacchi provengano da un vice premier, cioè da un’istituzione che dovrebbe avere a cuore prima di tutto la democrazia e governare con equilibrio tutti i cittadini italiani. rende il fatto di una gravità senza precedenti”.

Anna Del Freo ha osservato che la categoria è sotto scacco un po’ in tutta Europa, ma in Italia il fenomeno è preoccupante. Siamo ai livelli di Ungheria e Polonia. Per questo la federazione europea dei giornalisti invita a vigilare e a reagire.

Alla manifestazione di Milano hanno aderito, fra gli altri, l’Ordine dei giornalisti, l’Usigrai, Articolo21, l’ANPI e il gruppo lombardo dell’Unione nazionale giornalisti pensionati rappresentato in via Vivaio dal consigliere Ino Iselli e dal segretario regionale Giuseppe Prunai.

G.P.