29/10/2018
Consiglio Nazionale Ungp. Verbale della seduta del 4 ottobre 2018
Nella sede della Fnsi in corso Vittorio Emanuele 349 in Roma, alle ore 10,30 del giorno 4 ottobre 2018 si è aperta la seduta del Consiglio Nazionale Ungp per esaminare il seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del verbale della seduta precedente.
2) VII Congresso – adempimenti statutari
3) Corso di aggiornamento professionale organizzato dall’Ungp
4) Varie e ed eventuali.
Erano presenti Guido Bossa, Gianfulvio Bruschetti, Mauro Lando, Neri Paoloni, Giuseppe Anzalone, Paolo Baggiani, Romano Bartoloni, Natale Conti, Ermanno Corsi, Gianluigi Corti, Enzo Ferrini, Marco Gardenghi, Giovanni Giacomini, Giorgio Greco, Giuseppe Sgambellone, Tiziana Longo, Antonio Lovascio, Domenico Marcozzi, Claudio Mazza, Marcantonio Morelli, Giuliano Musi, Orazio Raffa, Giuseppe Gulletta.
Approvato il verbale della seduta precedente, il presidente Guido Bossa ha dato la parola al dott. Tommaso Daquanno, vice direttore della Fnsi, per illustrare lo stato della corresponsione anticipata in forma ridotta della ex fissa. Il dott. Daquanno ha chiarito che al momento si sono lavorate 192 posizioni, ossia il 18,7 % di un totale di 1.029 manifestazioni di interesse alla liquidazione anticipata. Di queste 192, 175 sono state chiuse e liquidate; 5 in procinto di sottoscrizione, 10 rinunciate, 2 in fase di fissazione della sottoscrizione. Ha aggiunto che si resta in attesa del via libera del Ministero del Lavoro alla delibera approvata dal Consiglio di amministrazione dell'Inpgi che ha stanziato un ulteriore prestito di 14 milioni di Euro. Ha chiarito che la Fieg continua ad alimentare il fondo ex fissa con versamenti che ammontano a importi tra i 6 e 9 milioni l’anno. Pertanto alla scadenza prevista, verrà corrisposta la rata annuale minima di 3.000 Euro lordi.
Nel dibattito che è seguito Orazio Raffa ha chiesto assicurazioni sulla regolarità dei versamenti Fieg al Fondo, Giorgio Greco ha interrogato sui tempi di attesa del parere ministeriale, Antonio Lovascio si è detto fiducioso sul parere dei ministeri perché il problema ex fissa viene risolto all'interno della categoria, Enzo Ferrini ha chiesto rassicurazioni circa la corresponsione della rata annuale di gennaio, Giuseppe Sgambellone ha chiesto sull'eventuale riapertura dei termini per aderire al pagamento anticipato e ridotto. A tal proposito il dott. Daquanno ha chiarito che l'eventuale riapertura sarà solo al termine della fase attuale. Bossa ha ricordato che il Ministero delle Finanze ha già dato parere favorevole e ora tocca esprimersi al Ministero del Lavoro.
3) Corso di aggiornamento professionale organizzato dall’Ungp
Il presidente Bossa ha comunicato che l'emittente Radio Amatrice, con cui l’Ungp ha avviato un rapporto di sostegno, si è trasformata in emittente televisiva con il nome di TeleRadio Amatrice, potenziano i suoi impianti. Da Amatrice è arrivata una richiesta di aiuto per l'acquisizione di strumentazioni tecniche a cui è stato dato riscontro con l’impegno all’acquisto di attrezzature per 2.500 Euro.
In forza del legame con Amatrice, assieme alla Fnsi l’Ungp ha anche organizzato per il 29 ottobre un evento di formazione sul tema "L'informazione nella fase della ricostruzione: da Radio Amatrice a TeleRadio Amatrice".
2) VII Congresso – adempimenti statutari
Ricordando la scadenza quadriennale, il presidente Bossa ha comunicato che il Comitato esecutivo Ungp il giorno precedente aveva aderito alla proposta di convocare il settimo congresso dei giornalisti pensionati per i giorni 22,23,24 gennaio a Roma nella sede della Fnsi. Ha annunciato che a giorni ne darà notizia ufficiale ai gruppi regionali Ungp chiedendo ad essi l'esatto numero di iscritti alla data del 31 dicembre 2017 in modo da potere calcolare il numero dei delegati al congresso. Tutto questo anche ai fini di predisporre l'ospitalità. I nomi dei delegati dovranno comunque pervenire entro la metà di dicembre. Ha ricordato poi che le spese del congresso saranno sostenute, come prassi, dalla Fnsi, mentre il viaggio delle delegazioni sarà coperto dalle Associazioni regionali. Ha aggiunto che alle sessioni congressuali parteciperà un componente della Giunta della Fnsi.
In merito alla fase precongressuale il presidente Ungp del Lazio Romano Bartoloni ha affermato che i pensionati romani sono partecipi di Stampa Romana e che per la nomina dei delegati utilizzeranno il voto elettronico organizzato proprio da Stampa Romana. Bartoloni ha aggiunto che si è in una situazione di ambiguità per quanto riguarda i mandati della presidenza in quanto il presidente Bossa va verso la conclusione del secondo mandato, limite questo previsto dallo statuto. A suo parere l'articolo 10 dello statuto impedisce, per il parallelismo tra presidenza e Consiglio nazionale, un ulteriore mandato. Chiede infine di conoscere il parere in proposito espresso dal direttore della Fnsi Giancarlo Tartaglia.
Il presidente del gruppo della Lombardia Gianfulvio Bruschetti ha comunicato che, stante la complessa situazione delle iscrizioni in Lombardia, gli Iscritti Ungp risultano 232 con diritto a 5 delegati. Il presidente Ungp dell'Abruzzo Domenico Marcozzi ha auspicato che il congresso porti ad un rafforzamento dell'Ungp e che in generale i giornalisti pensionati siano più considerati, ad esempio nell’Inpgi.
Comunicato che, come tutti gli eletti al congresso di Chianciano, si presenterà dimissionario al congresso, il presidente Bossa ha ricordato che l'Esecutivo aveva chiesto un parere alla Fnsi in merito al compimento delle sue due consigliature, tenendo conto che nel corso della prima si è celebrato un congresso straordinario. E’ stato in tale sede che si è modificato lo statuto ed inserito il vincolo dei due mandati. Il parere, ha spiegato, è arrivato il giorno precedente in sede di Esecutivo a firma del direttore generale del sindacato. Dalla lettura del testo emerge che, sulla base di un esame giuridico riferito allo statuto Ungp e di un precedente di qualche anno fa in sede Fnsi, il direttore Tartaglia ritiene che non vi siano ostacoli ad un ulteriore mandato. Tartaglia ha comunque sottolineato che il vero interprete dello statuto è il Congresso.
Riservandosi un esame più approfondito il collega Bartoloni ha richiamato ancora l'articolo 10 dello statuto, ha sottolineato che il direttore Tartaglia è pur sempre un funzionario della Fnsi, per cui a suo giudizio era più opportuno che venisse espresso un parere politico da parte del presidente della Federazione nella sua funzione di garante dello statuto.
Il collega Paolo Baggiani ha sottolineato come da tempo si assista ad una polemica mediatica sul tema delle pensioni, con proposte in sede politica di tagli e modifiche. A tal fine, ha ricordato, è stato presentato in Parlamento un apposito disegno di legge. E’ necessario, ha aggiunto, che la Fnsi faccia sentire la propria voce in difesa delle pensioni. A tal fine ha presentato una mozione, allegata al presente verbale, che, messa in votazione, ha ottenuto l’approvazione unanime.
Non va scaricato sulle spalle del direttore Tartaglia, il problema dell’eventuale altro mandato del presidente Bossa, ha affermato il collega Ermanno Corsi presidente del gruppo della Campania, piuttosto va chiarito cosa vogliamo essere nel futuro visto anche il momento difficile del giornalismo. A tal proposito ha ricordato l’attacco all’Ordine, il taglio dei contributi per i piccoli giornali, il calo dell’occupazione. In merito al congresso è sbagliato, ha aggiunto, accapigliarsi in questioni statutarie, ma per altro verso è stata intempestiva la dichiarazione di Bossa a non ricandidarsi. Ha concluso affermando che vi è un forte desiderio di discontinuità in base alle idee e proposte e non in base a personalismi.
Il presidente del Collegio dei revisori Neri Paoloni ha affermato che la comunicazione del presidente Bossa a presentarsi dimissionario al congresso è stato un atto di grande onestà. Fa intravvedere comunque che, se richiesto, si ricandiderà. Per quanto riguarda il “Lodo Tartaglia” va tenuto conto che costituisce una lettura giuridica assieme all’esame di un precedente, contano però le ultime righe laddove si fa riferimento ai poteri del Congresso. Ha aggiunto che il nuovo presidente dell’Ungp dovrà essere capace di essere presente nel sistema giornalistico e di avere una particolare attenzione alle pensioni.
Il presidente Bossa ha confermato che il parere del direttore Tartaglia è serio e documentato, ma, se il problema delle due legislature verrà posto, sarà il Congresso a decidere. In merito al dibattito in corso ha affermato che un organo in scadenza non può dare indicazioni al Congresso. Ha sottolineato infine come si sia in presenza di un potere politico più ostile del passato nei confronti del mondo dell’informazione.
In conclusione il vicepresidente Inpgi Giuseppe Gulletta ha segnalato che l’istituto previdenziale è impegnato ad allargare la base contributiva investendo il settore professionale vicino alla comunicazione. Altro tema toccato ha riguardato l’attesa fiduciosa del parere dei Ministeri vigilanti circa il via libera allo stanziamento per chiudere l’attuale fase di liquidazione in forma ridotta della ex fissa.
In merito alla bocciatura da parte del Tar del Lazio dei ricorsi avverso il contributo di solidarietà, ha aggiunto che i vertici dell’Inpgi hanno espresso soddisfazione soprattutto per la conferma della legittimità delle decisioni prese. Infine, in merito all’ipotesi corrente che il pensionamento possa avvenire a “quota cento” ha affermato che l’eventuale nuova norma non sarà automaticamente recepita dall’Inpgi perchè sarà necessario tenere conto dell’andamento delle risorse.
Il presidente
Guido Bossa
Il segretario
Mauro Lando