04/10/2018

Gulletta al Cn dell’Ungp: nuova linfa per l’Inpgi dalle nuove figure professionali riconosciute dall’Ordine


Nel corso del 2019 l’Inpgi intende accelerare l’allargamento della base contributiva così da tenere il bilancio sotto controllo con il relativo beneficio anche per le pensioni. Tale allargamento si rende urgente stante la lunga fase di contrazione dell’occupazione giornalistica con la conseguente diminuzione delle entrate previdenziali. 

Come avverrà l’ampliamento della base contributiva? Lo ha segnalato al Consiglio nazionale dell’Ungp riunito a Roma il 4 ottobre 2018 il collega Giuseppe Gulletta, vicepresidente vicario dell’Inpgi. Al momento, ha spiegato, l’istituto previdenziale è in attesa che l’Ordine nazionale dei giornalisti “elabori una definizione più larga possibile dell’attività giornalistica così che le nuove figure professionali possano entrare nell’istituto versandovi i contributi previdenziali”. Si tratta di professionalità legate soprattutto alla comunicazione e al mondo del web. Si è calcolato, ha aggiunto il vicepresidente vicario Gulletta, che si è di fronte ad un numero importante, circa 16 – 18 mila persone che già lavorano in quei settori in ambiente pubblico e privato. Si punta quindi a spostare da Inps ad Inpgi i contributi previdenziali che già costoro versano, il tutto senza oneri aggiuntivi per le aziende e le amministrazioni.

L’individuazione di queste figure professionali è legata alla definizione di attività giornalistica che sarà elaborata dall’Ordine. Non determinerà però l’ingresso automatico nell’Ordine di eventuali nuovi iscritti, bensì favorirà il trasferimento previdenziale da Inps all’Inpgi delle nuove professioni legate alla comunicazione. 

Sarà un’operazione complessa, ha sottolineato Gulletta, ma indispensabile stante la crisi dell’editoria con la conseguente difficoltà di tenuta del bilancio dell’Inpgi.

Vi è la convinzione che il passaggio tra gli enti previdenziali risulterà gradito perché, ha spiegato Gulletta, l’Inpgi non eroga solo prestazioni previdenziali, ma opera anche nel settore dell’ assistenza. 

Altro tema toccato dal vicepresidente vicario dell'Inpgi ha riguardato l’attesa fiduciosa del parere dei Ministeri vigilanti circa il via libera allo stanziamento del finanziamento già deliberato dal CdA per chiudere l’attuale fase di liquidazione in forma ridotta della ex fissa. 

In merito alla bocciatura da parte del Tar del Lazio dei ricorsi avverso il contributo di solidarietà, Gulletta ha aggiunto che i vertici dell’Inpgi hanno espresso soddisfazione soprattutto per la conferma della legittimità delle decisioni prese. 

Infine, in merito all’ipotesi corrente che il pensionamento possa avvenire a “quota cento” ha affermato che l’eventuale nuova norma non sarà automaticamente recepita dall’Inpgi: sarà necessario infatti tenere conto dell’andamento delle risorse.